Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
Come credente ritengo che solo Dio può fare in modo che un ateo diventi credente
con questa frase testimoni la logicità della negazione - ultima, per vie derivate - del libero arbitrio, che sarebbe cosa intuitiva e ovvia, data la nozione di onnipotenza;

ma se fossi atea non saprei a chi rivolgermi per fare in modo che un credente diventi ateo.
ti basterebbe indicare il male, ancora più evidente se compiuto da "credenti", convinti di essere nel giusto; oppure, con un crocifisso al collo, ti prendo, ti rinchiudo, ti affamo, ti annullo, ti mostro un camino e ti dico che passerai da quello in forma di cenere; o ti lascio annegare, bambina, in mare; e poi ti dico: dov'è il tuo Dio, ora ?
tu, forse, potresti rispondere: nella tua coscienza !, ma sarebbe comunque una risposta debole di fronte al dittatore sanguinario che termina i suoi giorni in pace e vecchiaia, con la sua famiglia - ce ne sono stati tanti - o di fronte al male naturale che colpisce gli innocenti;

il Novecento ha mostrato la negazione di una morale divina necessaria, o un principio razionale hegeliano, semplicemente con l'azione opposta che la nega: puoi sostenere quello che vuoi, ma se ti do una bastonata in testa la mia affermazione è superiore, ho ragione io, ti risponderebbe Nietszche;

beninteso, questo non è il mio pensiero; te lo riposto solo per mostrare che la dialettica che esponi sulla trascendenza, credere, non credere, come atto razionale, di cui si può discutere, è inutile, non ha senso, non dimostra nulla.