Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
Il ragionamento parte da una semplice constatazione. L'acquisto della cittadinanza si basa, teoricamente, sulla identità di "sangue". Cosa voglia dire "vincolo di sangue" è un tema che desterebbe, se oggetto di pubblico dibattito, le più aspre contese. Il vincolo in parola può voler dire "identità di carattere", "identità genetica", "identità culturale", "identità di tratti somatici", ecc.
Io penso che se tutti fossero legati da una qualunque delle declinazioni del vincolo di cui parlo, allora ci sentiremmo tutti più vicini gli uni agli altri, e quindi più consapevoli di quei vincoli di appartenenza "alla stessa famiglia", "alla stessa Patria" ecc. che dovrebbero caratterizzare il nostro "essere italiani". dice: come si fa? si fa attraverso l'eugenetica, attraverso la "graduale purificazione" della "razza italica". Attraverso la "selezione delle nascite". Dare figli attraverso la procreazione assistita a coloro che abbiano acquisito meriti dinanzi all'opinione pubblica. E dire alla stessa pubblica opinione che i figli non possono farli tutti nel modo "tradizionale". insomma "catalogare le razze" e dire a ciascuno la verità sulla propria appartenenza razziale. insomma ripartire da zero...
E qual'è l'identità genetica dell'italiano? Quali geni teniamo e quali scartiamo? Da che periodo storico partiamo, dato il mescolio di genti per secoli, per analizzare ed epurare i geni per fabbricare il puro "italiota" del futuro?