non è che la intendo io; è la nozione che si evince dal sistema testamentario, poi consolidata in secoli di teologia; che include la prescienza, fino alla fine dei tempi;
comunque, certamente: Dio non può essere libero di non essere più Dio, o di esserlo in modo diverso per motivi sopraggiunti, non già contemplati al momento stesso della creazione; non può esserci soluzione di continuità temporale in Dio, un prima e un dopo, un ripensamento, un'imperfezione nella creazione, un errore;
certamente, la libertà non è una nozione che si possa applicare a Dio, e qui si manifesta il limite dell'antropomorfizzazione: la libertà ha un senso solo per chi nel tempo voglia modificare uno stato, poiché ritiene questo opportuno, questo implica l'acquisizione di nuovi elementi - informazioni, sentimenti, opportunità ... - che inducono al cambiamento; ma Dio non può cambiare idea, perché sa già tutto dal primo istante, e la sua libertà ha senso solo nell'attimo della creazione, perfetta; dopo, nel tempo, non ha più senso.