Le h mancanti nell'uso del verbo avere.
amate i vostri nemici
Eco era un pallone gonfiato numero uno, anche questo articolo semiserio lo plagiò dall'articolo di un giornalista del New York Times adattandolo all'italiano, ma vale la lettura
semel in anno licet insanire, cotidie melius
http://www.italianalingua.it/?page=u...ene-l-italiano
Beg your pardon
Ho letto con attenzione e mi sono fatta l’esame di coscienza in base alle direttive di Eco: specie nel forum uso molti punti di sospensione, quelli esclamativi, parentesi, ma per il resto non mi pare di contravvenire alle sue regole.
Comunque molti suoi appunti sono delle sottigliezze, non vi pare?
Beh si, molte sono raccomandazioni di stile, non indicazioni di errori
Ma a quali ti riferisci in particolare?
purtroppo sono in sintonia con Cono circa le acca del verbo avere, mi fanno incazzare!
L'uso improrio ed errato del congiuntivo e/o del condizionale
il non mettere l'apostrofo dopo l'articolo un seguito da un lemma femminile (un'aranciata)
P�nta rh�i h?s potam�s
arecata � il 2� nick-name di Blasel
A queste:
1. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
2. Non generalizzare mai.
3. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”
Be’, questa però vale per Cono che in questo senso esagera.
4. I paragoni sono come le frasi fatte.
5. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
6. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.
7. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
Euri al posto di euro
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
siete tutti cosi bravi ,siete tutti cosi fighi,siete tutti cosi giusti eppure lá fuori é ancora pieno di gente di merda
C.Bukowski
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Errori più o meno marchiani se ne trovano ormai a iosa anche su libri e giornali, e quelli di battitura li distingui; purtroppo non sono i soli.
Trovo assurdo vedere ancora gli apostrofi a mo' di accento davanti alle maiuscole: i caratteri maiuscoli accentati esistono, sarebbe il caso di usarli. A proposito di accenti, grave è grave e acuto è acuto: gli indecisi che lo scrivono piatto fanno la stessa figura di chi sforna perchè, poichè e simili. Le parole che vogliono l'accento grave in italiano si contano sulle dita di una mano, non è un grande sforzo impararle a memoria.
Declinazione degli articoli: oltre all'invalso un davanti a nome femminile, sempre più spesso trovo scritto il pneumatico, i pneumatici. Ma andate a fare i stronzi da qualche altra parte.
A quanto pare non è più considerato errore scrivere qual è senza apostrofo in ogni caso. Quando ho imparato la grammatica (e l'ho imparata alle elementari, non alle medie, alle superiori, all'università o mai) scrivere qual è davanti a nome femminile era errore gravissimo, proprio come un e un'. Sono spiacente, ma non basterà un'Accademia della Crusca a convincermi del contrario. Sempre dalle elementari so come si costruiscono i plurali dei nomi che finiscono in -cia e -gia, ma a quanto pare per molti sono oggetti misteriosi, dato il florilegio di ciliege, valige e freccie.
Infine, non è più considerato errore obbiettivo con due b, ma per me resta un obbrobrio. Meglio famigliare, che almeno ricorda tempi più antichi.
uno studio scentifico dimmostra ke chi a il pisello picolo schrive melio gramaticalemente.