L'uomo ha bisogno di dio, per questo sono nate le religioni. Un essere finito con il pensiero che tende all'infinito... Non ricordo chi lo scrisse. Questo intendevo: nessuno è entusiasta di morire e scomparire per sempre con la sua coscienza ed esperienza, nemmeno il robot di Blade Runner
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
In questo forum, quindi, si sostiene che gli atei, che non credono all'esistenza di Dio, gli siano più vicini dei credenti, che addirittura si annullano e finiscono martiri per compiacerlo…
Strano, allora, che Dio disprezzi gli atei…
Come potranno mai incontrarsi chi nega l'esistenza di Dio e chi disprezza gli atei? In quale mondo?
La verità è che si discute accreditando assurdità per cercare di mettere in difficoltà i credenti.
Praticamente è come dire che è più facile che vinca alla lotteria chi non compra nemmeno il biglietto che uno che ne compra 10 o anche uno solo.
E' come dire che è più facile che si laurei chi non legge mai un libro che uno che segue un corso di studi regolare.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Chi ti dice che Dio, se esiste, disprezzi gli atei ?
Se esiste, pensi che sia come una specie di Ministero, che controlla burocraticamente il tuo certificato di battesimo o il numero di messe domenicali alle quali partecipi ? Sicuramente l'Essere superiore ha dei registri in cui gli angeli fanno minuziosa annotazioni delle opere buone
No, a questo punto meglio atea È a questo che mi riferisco.
Non sei nemmeno in grado di concepire quanto possa essere grande il suo amore.
Buona giornata !
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Ma un problema è anche se abbia davvero tutto questo grande ed assoluto amore. Quando viene tirato in ballo, dio diventa ciò che uno spera.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Ma ti pare che io potrei inventarmi cose simili, senza che le abbia lette in qualche testo? Farei un grande torto a Dio.
Nel Corano:
2:212. Ai miscredenti abbiamo reso piacevole la vita terrena ed essi scherniscono i credenti. Ma coloro che saranno stati timorati saranno superiori a loro nel Giorno della Resurrezione. Allah dà a chi vuole, senza contare.
3:149. O voi che credete! Se obbedite ai miscredenti, vi faranno tornare sui vostri passi e sarete sconfitti.
3:178. I miscredenti non credano che la dilazione che accordiamo loro sia un bene per essi. Se gliela accordiamo, è solo perché aumentino i loro peccati. Avranno un castigo avvilente.
3:196. Non ti inganni la facilità con cui i miscredenti si muovono in questo paese.
3:197. Effimero, meschino godimento: il loro rifugio infine sarà l'Inferno. Che infausto giaciglio!
4:167. Sì, coloro che non credono e mettono ostacoli sulla via di Allah, si perdono lontano nella perdizione.
4:168. Sì, coloro che sono miscredenti e sono ingiusti, Allah non li perdonerà e non mostrerà loro altra via,
4:169. eccetto la via dell'Inferno dove rimarranno in perpetuo. E ciò è facile ad Allah.
8:55. Di fronte ad Allah non ci sono bestie peggiori di coloro che sono miscredenti e che non crederanno mai.
9:79. Diffamano i credenti che donano spontaneamente e scherniscono quelli che non trovano da donare altro che il loro lavoro. Li schernisca Allah. Avranno doloroso tormento!
9:80. Che tu chieda perdono per loro o che tu non lo chieda, [è la stessa cosa], anche se chiedessi settanta volte perdono per loro, Allah non li perdonerà, perché hanno negato Allah e il Suo Messaggero e Allah non guida il popolo degli empi.
27:4. Quanto a coloro che non credono nell'altra vita, facemmo [sembrar] belle le loro azioni, sì che procedessero alla cieca.
27:5. [Appartiene] a loro il peggiore dei castighi e nell'altra vita saranno i più grandi perdenti.
35:36. Coloro che invece non credono, avranno il fuoco dell'Inferno: giammai sarà decisa la loro morte e nulla sarà sottratto al castigo. Ricompenseremo così ogni ingrato.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
questo conferma che non potrai mai ragionare con un religioso , possiamo ripartire dal topic iniziale
Scritti da chi ?
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Maometto. Ma non capisco questa sorpresa. In tutte le religioni si parla di queste cose.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
Scritti da uomini...
Io comunque non sono d'accordo, ho un cervello per usarlo.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
"atei" è una parola grossa; ce ne sono pochissimi di autentici, perché è una posizione che richiede una grande preparazione filosofica, paragonabile a quella dei teologi, e che non porta a nulla, dato che è comunque un'attestazione di fede, anche se negativa;
[quote]Strano, allora, che Dio disprezzi gli atei…[//quote]
tu cadi in un tipico errore logico del credente poco dimestico alla filosofia: cioè, comprensibilmente fai l'equazione: credere = dotarsi di un codice etico, morale; quindi, non credere = assenza di quel codice, amoralità;
ora, è evidente che le cose non stiano così, ma per accorgersene bisogna aprire gli occhi, invece di battagliare a forza di slogan;
il non credente, che non creda a premi e punizioni ultraterrene deve comunque assumere vincoli etici e morali nelle sue relazioni col mondo, e assume questi vincoli per educazione famigliare e ambientale; se non ha un conforto ideologico istituzionale, una chiesa, ecc... dove assieme ad altri ripetere dei mantra morali che plachino l'angoscia, deve elaborare in proprio il suo rapporto con gli imperativi morali, i quali presentano sempre un conto;
l'osservanza di un codice morale da parte di chi sia intimamente convinto di non ricevere alcun premio ultraterreno, né di essere soggetto ad alcun giudizio, se non nella propria coscienza, non potrebbe oggettivamente costituire un minus agli occhi di un dio che non avesse indotto al sentimento della fede, come Grazia individuale;
in questo: la solitudine di cui ho scritto la puoi osservare anche tra molti credenti riformati, perché quella dottrina rarefatta offre pochissimi appigli catartici, ritualità, culti accessori, declamazioni poco sobrie; non a caso, la Riforma è anche la madrina dell'etica laica; si incontrano sui valori concreti, sugli assoluti, comunque motivati; tanto, il postulato etico del non credente è altrettanto arbitrario di quello del credente; non è che uno sia superiore all'altro per una qualità intrinseca;Come potranno mai incontrarsi chi nega l'esistenza di Dio e chi disprezza gli atei? In quale mondo?
se io dico: gli esseri umani nascono uguali - un valore non negoziabile - non affermo una verità scientifica, superiore, dato che in realtà nasciamo tutti diversi; ora, se un credente mi dice la stessa cosa, fondandola su Gesù invece che sulla sua opinione, che motivo ho di considerare il suo credere qualcosa di inferiore, una superstizione ?
ma se un credente mi dice che le donne devono essere soggette all'uomo, i negri ai bianchi, o altro di incompatibile coi miei assoluti etici... e fonda queste affermazioni su testi sacri, io passo quelle affermazioni nel tritacarne;La verità è che si discute accreditando assurdità per cercare di mettere in difficoltà i credenti.
non per un pregiudizio sulla fede in sé, ma per ostacolare la pretesa che idee che ritengo odiose possano rivendicare un'origine divina e superiore.
c'� del lardo in Garfagnana