“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Va bene, dico la mia a discussione ormai avanzata.
Condivido i distinguo di Dark Lady in questo senso; ho fatto le mie scelte di vita e proseguo su un cammino abbastanza preciso. Accettare una critica significa accettare una indicazione di chi si muove più o meno nella stessa direzione, chi mi viene a raccontare di quanto sia sbagliato il mio percorso e prova a vendermi una verità assoluta che lo riguarda, ascolto pazientemente, ringrazio e vado avanti. Accetto qualche critica sul carattere, spesso poco sociale, ma delle ore passate a festeggiare un compleanno o Natale o la riunione di famiglia, proprio ne faccio a meno e le salto a piedi pari. Mi piace portare le camicie senza collo accompagnate da una lunga sciarpa di cotone, le critiche sulle mie preferenze in qualsiasi campo, scorrono proprio sui binari della mia indifferenza senza provocare il minimo attrito.
Insomma, sto bene come sono, di adattarmi alle circostanze o alla compagnia mi importa poco. Se con una persona sto bene posso raccontargli qualsiasi cosa e stare ad ascoltare qualsiasi cosa.
Se per qualche motivo c’è un blocco, niente, non passa lo straniero!
Senza nessun rimpianto.
Siamo generazioni molto diverse. Noi siamo nell'epoca del "Goditi la vita oggi che tanto poi avrai poco da godere in futuro". E so che è un ragionamento sbagliato, ma quanto ti guardi intorno e vedi quanto sta accadendo, ti rendi conto di quanta incertezza vi sia nel futuro, e ti viene da dire: "Ma sticazzi, mi vivo il presente".
Senza dubbio la tua generazione è stata più assennata.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Condivido anch'io il tuo ragionamento.
Soprattutto perché ho raggiunto abbastanza consapevolezze da voler fare quello che piace a me e non quello che gli altri considerano meglio per me. E se le cose non vanno bene, so che sarà solo con me stessa che dovrò prendermela.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Ultima modifica di dietrologo; 28-10-2018 alle 18:34
Vero solo in parte: come dice anche Nahui (che ora ho capito meglio), parecchi qui si aprono come non farebbero in una piazza o in un circolo.
Però anche qui vale lo stesso principio del CHI, con quale autorevolezza, ti critica e COME lo fa. Voglio dire che qui incontri anche quelli che non rinunciano alle volgarità ed alle offese. Ma che vadano al diavolo!
Si fa sempre selezione... ovunque, pertanto le critiche di chi hai considerazione, acquisiscono valenza, le altre, quelle, di chi giudichi poco attendibili, non le consideri.
Infine, dovesse capitare di incontrarci, un giorno... che fate, non venite all'appuntamento perché esposte? Io parlo molto di me, pregi, difetti, storie personali.... e pur tuttavia se veniste qui in Sicilia a trovarmi, vi accoglierei a braccia aperte. Ovviamente non tutti, come nella vita reale.
Bambol utente of the decade
meglio jung di freud questo e' sicuro, cosi' come non sopporto la correzione automatica e l'autocompletamento, muoverei delle critiche a google e kurzweil ma si commentano da soli, almeno c'e' youtube che vi devo dire
Ma infatti, il diritto di critica è sancito dalla Costituzione...poi bisogna vedere quando diventa diffamazione