Qui non si tratta di libertà, la persona che ha lanciato l'accusa falsa non l'ha lanciata in virtù del fatto che poteva farlo liberamente, anzi, non era affatto libera di farlo, ha commesso il reato di diffamazione, però l'ha fatto lo stesso. Se anche ci fosse una legge che impedisse di scrivere minchiate sui social non hanno ancora inventato una tastiera che fulmini chi lo fa.
Il problema non è molto risolvibile, e certo non lo è con una svolta autoritaria, alla fine i social sono un riflesso della realtà, oscurare lo specchio è come nascondere la polvere sotto il tappeto.

Inoltre questa notizia somiglia alla storia del caso Girolimone. I social sono più veloci, ma anche senza si poteva rovinare la vita di qualcuno nello stesso modo.