La favoletta non è dimostrata, festa o non festa.
E babbo natale e la befana?
La favoletta non è dimostrata, festa o non festa.
E babbo natale e la befana?
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Ma allora non leggi, scusa...
Non cambiano le carte in tavola: Può Dio tenderci trappole? Buttarci fra i tentacoli del Maligno? Il succo del Padre Nostro rimane invariato: Con l'aiuto di Dio non solo possiamo vincerle, le tentazioni. Ma una volta superate, esse ci fanno più forti! Più maturi, più consapevoli e più forti.
amate i vostri nemici
Ma perché fai finta di nulla? Ti sembra uguale dire "non indurci in tentazione" con l'aiuto?
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Io sostengo che i copisti, di regola, hanno fatto onestamente il loro lavoro. Gli pseudo-studiosi e gli pseudo-storici, ai quali vi appellate tu e Axe, hanno calunniato i copisti di aver fatto aggiunte e modifiche inventate ai Vangeli. Tutto ciò solo in base a supposizioni, senza prova alcuna. Voi date fiato ai calunniatori, gettando discredito sui Vangeli e sulla fede in essi.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
no, vabbè... il punto è che tu salti completamente 3 secoli di pensiero moderno e leggi i contemporanei come se ragionassero effettivamente come dei pre-moderni, solo perché si agganciano poeticamente e/o concettualmente a quella che tecnicamente possiamo intendere come una mitologia, non realmente rilevante, proprio per quelle contraddizioni;
e il processo - distruttivo della religione - è stato innescato esattamente dalla creazione paolina di una "nuova" religione, che ha avviato la reazione a catena del pluralismo; cioè, in realtà - anche se ci sono voluti secoli di adattamento culturale - quello che tu vedi come "pensiero magico", nel caso dei religiosi è un'emulazione fittizia di quello; non è che ci credano davvero, per impossibilità antropologica, essendo tutti immersi nella modernità, da secoli; ma i teologi lo dicono anche, esplicitamente;
poi, il fatto che ci siano ancora sprovveduti privi degli strumenti culturali per adattare la mitologia a forme teologiche più sofisticate è solo un dettaglio e non implica che quelli siano davvero antropologicamente dei creduloni; semplicemente, rimuovono la necessità di articolare il loro rapporto con la mitologia in modo più sofisticato;
nella sostanza, il religioso - in modo più o meno sofisticato - per habitus culturale adotta una rappresentazione mitologica, poetica e concettuale allo stesso tempo, in cui collocare il suo imperativo categorico, ma quella mitologia - con le sue contradizioni - non è davvero rilevante; e la riprova l'hai nel fatto che a partire dagli stessi testi hai coniugazioni precettizie diversissime e opposte,
Arcobaleno ti pare un fanatico esagitato, ma nel concreto della traduzione dei precetti - vai a leggere cosa dice su sessualità, famiglia, genere, ecc... - ragiona esattamente come me, probabilmente anche come te, e quasi all'opposto di Cono;
ma anche tu rimuovi il confronto col tratto assoluto - nel senso di svincolato dall'utile - dei tuoi imperativi; e in questa rimozione mostri un tratto, se possibile, ancora più ingenuo nel momento in cui affermi che le tue motivazioni affonderebbero in un "reale"; se mi dici che la sofferenza del gatto è "reale", non capisci il punto per cui a me della sofferenza potrebbe non importare una cippa: soffre, embè ? io mi diverto a farlo soffrire... perché non dovrei ?
sono i perché, tuoi, miei e quelli del credente che si equivalgono, in quanto assoluti;
ora, se è perfettamente lecito e condivisibile la critica al prospetto politico in cui i precetti morali religiosi vengono tradotti, farlo sulla base concettuale di una pretesa non credibilità dei postulati di fede è un'operazione concettualmente sciocca, per i motivi che ho elencato;
è stato fatto per secoli, ma gli ultimi tre secoli di filosofia, epistemologia, psicanalisi, hanno dimostrato che si tratta di un esercizio inutile.
c'� del lardo in Garfagnana
Caro axeUgene, io credo che l'imperativo categorico sia valido per chi non accetta ciò che gli capita casualmente; visto che non siamo padroni neanche di noi stessi, capirei meglio una riflessione su ciò che ci capita, invece di nascondere la testa su teorici comandi.
Questa è l'ora di religione.
tutto il mondo ?
Cono, esci dalla parrocchietta tua e guarda il mondo; a 4/5 della popolazione mondiale del Natale non importa nulla, e datano anche diversamente, salvo che nelle transazioni con le multinazionali, per motivi pratici;
nel tuo modo materialista e anti-cristiano di ragionare, se tra 2 secoli il mondo fosse islamizzato la verità dovrebbe essere il Corano, e non più il Vangelo;
ogni volta che scrivi 'sta cosa un vescovo da qualche parte viene assistito con un defibrillatore
c'� del lardo in Garfagnana
La madonna vergine ed altre cose che hai elencato sono dogmi derivati dalla teologia sui Vangeli effettuata dalla Chiesa, non è Dio; è mera interpretazione di Dio, credo ci sia una bella differenza, infatti è la differenza tra umano e divino. Ovviamente ciò non è rivolto a te direttamente perché non credi in Dio, ma a quelli che ci credono.
non cosa tu intenda per "essere valido";
l'imperativo categorico l'ha chiunque abbia un limite assoluto - cioè, non dettato da motivi di opportunità - al proprio comportamento; vale a dire che anche il criminale più efferato, per dare un senso alle proprie azioni in termini di affermazione di sé, immorali quanto ti pare, ha la necessità di collocarle in un sistema in cui non tutto è permesso, a prescindere dalle conseguenze delle proprie azioni; perché altrimenti l'affermazione di sé non avrebbe senso, e l'angoscia sarebbe incontenibile;
chi non abbia introiettato alcun senso del limite, non è un malvagio, ma un idiota, incapace di intendere, disconnesso.
c'� del lardo in Garfagnana
Ma io lo so che a me importa e a te no per tot motivi, ma se il gatto soffre non è uguale all'amico invisibile.
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