la ratio giuridica delle norme anti-negazioniste non opera a sé, a tutela di una verità storica, ma è connessa alla nozione di uguaglianza e pari dignità per nascita - un criterio cogente di diritto internazionale - cosa che non avviene per altri crimini storici;
cioè, la fattispecie tabù che fa scattare le ipotesi di reato connesse è l'attribuzione di una condizione irredimibile per nascita associata a determinate ideologie;
l'ideologia comunista, nonostante i crimini colossali di certi regimi, non subisce la stessa censura del nazismo perché solo in quest'ultimo figura l'elemento essenziale di una discriminazione per nascita, irredimibile; nel senso che dirsi comunista non implica quel reato; dirsi nazista, necessariamente sì;
se io scrivessi che i meridionali sono razzialmente, per determinismo biologico e culturale, propensi al crimine, potrei anche avvalermi di statistiche "convincenti", ma ricadrei nella stessa ipotesi di reato, in base alla stessa rati.