Mi chiedo perch
Mi chiedo perch
non conosco come è strutturato il progetto, ed il particolare di costringere gli abitanti a non girare liberamente lo apprendo da te!
ad ogni modo i lavori vanno fatti, con il cervello ovviamente, con giudizio nel valutare le spese ecc.
Mototopo
Non mi ricordo la dicitura esatta, ma e' qualcosa del tipo "Not in My Back Yard", fate quello che vi pare ma non da me.
non ho capito il senso di questo postOriginariamente Scritto da tenex
Vuol dire che in val di susa non c'e' un vero motivo per non fare l'alta velocita' (a parte la montagna piena di... amianto? non ricordo esattamente), ma nessuno la vuole perche' e' "nel mio giardino". Spostatela da qualcun'altro, ed andra' benissimo.
non si tratta di lamentele per non avere le ferrovie, ma, pensavo fosse chiaro, per il fatto che impediscono alla popolazione di uscire dal paese
Ma non era la popolazione che per non avere la ferrovia minacciava di occupare i cantieri? Da quanto ho capito dagli articoli impediscono l'uscita dai paesi per evitare di bloccare i cantieri. ma forse ho capito male. appena sono un po' piu' lucido li rileggo con calma.
E' una situazione cos
Membro del Consiglio degli Admin
[RIGHT][I]L'ironia
è così da tempo ora se ne parla sullo scandalo TAV ds casa delle libertà...pensano tutti ai soldi...
al fatto che si costruisce una linea quano quella che c'è non viene usata e ai pericoli non ci si pensa...
sapete che chi abita nellle zone di pssaggio non avrà possibilità di usarla non avrà stazioni comode?
la ferrovia c'Originariamente Scritto da tenex
[QUOTE=lenina]
sapete che chi abita nellle zone di pssaggio non avr
si, ed è la terza volta che lo ripeti. ma rimane il fatto che siano bloccati lì.
se un intera valle ha fatto una scelta...bloccare l'intera valle agli "arrest domiciliari" è illegale, antidemocratico e anticostituzionale.
se una valle già martoriata...una valle intera non 10-20 persone rifiutano di veder le loro montagne bucate...di rischiare tumori ecc...forse vanno ascoltati non imprigionati
Beh ... viste le notizie odierne, che ne pensate di rinverdire questo 3d ?
Dopo l'audace blitz delle squadracce governative di stanotte, contro
temibilissimi terroristi che russavano nelle loro tende a -2
CONIGLIO MANNARO
"Ci sono amori che durano il tempo di uno sguardo e rivoluzioni che vivono lo spazio di un mattino, sono forse per questo meno importanti di certi compromessi scellerati che incatenano tutta una vita?"
Gianni-Emilio Simonetti
La calma
TORINO - Quando in mattinata sono scesi a valle, per andare a farsi medicare all' ospedale di Avigliana, avevano negli occhi i riflessi della paura e della rabbia. Chiara Anastasi, 23 anni, e Renzo Oliva, 21, erano a Venaus nella notte del blitz. ''Stavo dormendo nella tenda, sono stata trascinata fuori e presa a manganellate sulla testa, sul collo e sul ginocchio'', racconta la studentessa universitaria di Avigliana, che esibisce il referto rilasciato dai medici dell' ambulanza dove ha ricevuto i primi soccorsi. ''Trauma contusivo della regione occipitale'' recita il foglio. Al pronto soccorso di Avigliano hanno consigliato ai suoi familiari di non lasciarla da sola. ''Dobbiamo tenerla sveglia e controllare che sia sempre vigile'', dice la madre, Susi Patrizio, ds in consiglio comunale. Chiara, del resto, a dormire non riesce proprio. E' terrorizzata. ''Le tende erano una quindicina - ricorda la ragazza - poi sono arrivati le ruspe e hanno portato via tutto, anche il mio zaino, dove c' erano i miei documenti''. Ci pensa su e aggiunge: ''Non so dove siano finiti neppure i libri che stavo studiando per il mio prossimo esame di chimica''. La studentessa in ospedale ha sporto denuncia per lesioni personali. Con Chiara c' era Renzo, anche lui di Avigliana. Frequenta il centro sociale Takuma e, come l' amica, e' iscritto all' universita' di Torino. ''Ero dietro le barricate fatte di tronchi di legno - e' il suo ricordo - e ho visto le ruspe che avanzavano verso di noi''. E continua: ''Dentro l' abitacolo di una ruspa c' era un alto funzionario della polizia che gridava 'schiacciateli tutti'. Una scena davvero inquietante''. Il blitz ha sorpreso al presidio molti cittadini di Avigliana. ''Era il nostro turno - afferma Enrico Tavana, 25 anni, commerciante e consigliare comunale di 'Amare Avigliana' - quando ci hanno attaccato eravamo un centinaio di persone. Ci hanno spinto a manganellate dentro la baracca del presidio, ma io sono riuscito a fuggire tra le vigne''. I ricordi di Enrico sono flash: ''Il battaglione di poliziotti schierati sul prato che battono ritmicamente il passo, un amministratore di Caselette a cui viene strappata la fascia tricolore, il prete di Venaus che fa suonare le campane per chiamare a raccolta i cittadini. ''Sono arrivati di corsa tutti i pensionati della zona e sono stati caricati senza pieta''', dice il consigliere comunale, ancora scosso. Con lui a Venaus c' era anche l' assessore alle politiche sociali di Avigliana, Marina Mancini, 51 anni, insegnante. Era li' in rappresentanza dell' amministrazione comunale e indossava la fascia tricolore. ''Ci hanno picchiato tutti, indistintamente - dice mostrando i lividi - e' stata una cosa indegna, in un paese civile non dovrebbe succedere''.
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