Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.
di abbado e muti sapevo qualcosa, mentre di karajan no, sapevo che toscanini definiva furtwängler un dilettante di talento, forse per questo l'oggettivista karajan non lo apprezzava, un po' come il pur bravo boulez con scherchen (che io considero tra i più grandi)
prendi uno come knappertsbusch: mi rendo conto che le sue interpretazioni sono idiosincratiche (er parolone), ma con wagner caspiteronzola se ci sapeva fare, e anche con bruckner, trasformava persino gli strauss dei valzer in veri compositori, loro stessi erano consapevoli di non essere dei beethoven (uno dei due disse a bruckner qualcosa del tipo "lei sì che è un vero compositore")
questo video lo adoro
Ultima modifica di ruotolo stons; 26-12-2018 alle 19:21
Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.
Google festeggia il compleanno di Bach con un algoritmo che permette di comporre melodie e armonizzarle alla maniera di Bach, più o meno se non ho capito male
http://www.ansa.it/sito/notizie/cult...1fa5a49c0.html
Questa è la mia
https://g.co/doodle/3pbmc8
Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.
Quando mi chiedono che tipo di rock ami, rispondo il rock classico, ovvero quello 60/70 ma ormai anche gli anni 80. Persino i Pearl Jam ormai sono classici.
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
I maestri cantori di Norimberga, I: "Overture" Act III: "Prelude" ( 10:44 ) Act III: "Dance of the Apprentices" ( 16:37 )
Lohengrin, WWV 75, I: "Prelude" ( 19:00 ) III: "Prelude" ( 27:57 )
La Valchiria, WWV 86B, III: "The Ride of the Valkyries" ( 30:21 ) III: "Magic Fire Music" ( 36:20 )
Parsifal, WWV 111: "Overture" ( 39:52 ) III: "Good Friday Spell" ( 42:02 )
Rienzi, l'ultimo dei tribuni, WWV 49, I: "Overture" ( 46:00 )
Tannhäuser, WWV 70, I: "Overture" ( 51:17 )
L'Olandese volante, WWV 63, I: "Overture" ( 1:06:22 )
Tristano e Isotta, WWV 90, I: "Prelude" ( 1:16:53 )
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
La primavera
Concerto No. 1 in Mi maggiore, opera 8, RV 269.
I tre movimenti di cui consta la Primavera descrivono tre momenti della stagione: il canto degli uccelli (allegro), il riposo del pastore con il suo cane (largo) e la danza finale (allegro). Il violino solista rappresenta un pastore addormentato, le viole, il latrato del suo fedele cane, mentre i restanti violini le foglie fruscianti.
Allegro
Battuta 1. Giunt'è la Primavera
Battuta 14. CANTO DE' GL'UCCELLI - e festosettI la salutan gli Augei con lieto canto
Battuta 32. SCORRONO I FONTI - E i fonti allo spirar de' Zeffiretti - Con dolce mormorio scorrono intanto
Battuta 45. TUONI - Vengon coprendo l'aer di nero amanto - E lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti
Battuta 60. CANTO D'UCCELLI - Indi, tacendo questi, gli Augelletti - Tornan di nuovo al lor canoro incanto
Largo e pianissimo sempre
Battuta 84. IL CAPRARO CHE DORME (violino principale) / MORMORIO DI FRONDE E PIANTE (violini) / IL CANE CHE GRIDA (viola) - E quindi sul fiorito ameno prato - Al caro mormorio di fronde e piante - Dorme'l Caprar col fido can a lato
Allegro
Battuta 123. DANZA PASTORALE - Di pastoral zampogna al suon festante - Danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato - Di primavera all'apparir brillante
Sonetto
Allegro
Giunt' è la Primavera e festosetti
La Salutan gl' Augei con lieto canto,
E i fonti allo Spirar de' Zeffiretti
Con dolce mormorio Scorrono intanto:
Vengon' coprendo l'aer di nero amanto
E Lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti
Indi tacendo questi, gl' Augelletti
Tornan di nuovo al lor canoro incanto:
Largo
E quindi sul fiorito ameno prato
Al caro mormorio di fronde e piante
Dorme 'l Caprar col fido can' à lato.
Allegro
Di pastoral Zampogna al suon festante
Danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato
Di primavera all'apparir brillante.
L'estate
Concerto No. 2 in Sol minore, opera 8, RV 315.
Per i suoi toni accesi e violenti questo concerto riflette con maggiore efficacia rispetto agli altri la carica esplosiva della stagione. La tempesta viene descritta passo passo nella sua manifestazione al pastore: dapprima si avvicina da lontano nella calura estiva (allegro non molto - allegro), quindi il pastore che si spaventa per l'improvviso temporale (adagio presto) e infine la virulenza sprigionata dalla tempesta in azione (presto).
Allegro
Battuta 1. LANGUIDEZZA PER IL CALDO - Sotto dura staggion dal sole accesa - Langue l'huom, langue 'l gregge, ed arde il Pino
Battuta 31. IL CUCCO - Scioglie il cucco la voce
Battuta 58. LA TORTORELLA - e tosto intesa - Canta la tortorella
Battuta 72. IL GARDELLINO - e 'l gardellino
Battuta 78. ZEFFIRETTI DOLCI - Zeffiro dolce spira
Battuta 90. VENTI DIVERSI - mà contesa
Battuta 93. VENTO BOREA - Muove Borea improviso al suo vicino
Battuta 116. IL PIANTO DEL VILLANELLO - E piange il Pastorel, perché sospesa - Teme fiera borasca e 'l suo destino
Adagio
Battuta 175. MOSCHE E MOSCONI (violini tranne il violino principale) - Toglie alle membra lasse il suo riposo - Il timore de' Lampi e tuoni fieri - E de mosche e mosconi il stuol furioso!
Battuta 177. TUONI (tutti tranne il violino principale - Presto)
Battuta 179. MOSCHE E MOSCONI (violini tranne il violino principale)
Battuta 182. TUONI (tutti tranne il violino principale - Presto)
Battuta 184. MOSCHE E MOSCONI (violini tranne il violino principale)
Battuta 190. TUONI (tutti tranne il violino principale - Presto)
Battuta 191. MOSCHE E MOSCONI (violini tranne il violino principale)
Battuta 194. TUONI (tutti tranne il violino principale - Presto)
Battuta 195. MOSCHE E MOSCONI (violini tranne il violino principale)
Presto
Battuta 11282828282. TEMPO IMPETUOSO D'ESTATE - Ah che pur troppo i suoi timor son veri - Tuona e fulmina il ciel e grandinoso - Tronca il capo alle spiche e a' grani alteri
Sonetto
Allegro
Sotto dura stagion dal sole accesa
Langue l'huom, langue 'l gregge, ed arde 'l pino,
Scioglie il cucco la voce, e tosto intesa
Canta la tortorella e 'l gardellino.
Zeffiro dolce spira, ma contesa
Muove Borea improvviso al suo vicino;
E piange il Pastorel, perché sospesa
Teme fiera borasca, e 'l suo destino
Adagio
Toglie alle membra lasse il suo riposo
Il timore de' lampi, e tuoni fieri
E de mosche, e mosconi il stuol furioso:
Presto
Ah che pur troppo i suoi timor sono veri
Tuona e fulmina il cielo grandinoso
Tronca il capo alle spiche e a' grani alteri.
L'autunno
Concerto No. 3 in Fa maggiore, opera 8, RV 293.
Vivaldi descrive la figura del dio romano Bacco: un'iniziale panoramica della vendemmia è seguita dall'ebbrezza provocata dal vino, movimento dal titolo "I dormienti ubriachi", in un clima trasognato e sereno. L'ultimo movimento coincide con i martellanti ritmi della caccia.
Allegro
Battuta 1. BALLO E CANTO DE' VILLANELLI - Celebra il Vilanel con balli e Canti - Del felice raccolto il bel piacere
Battuta 32. L'UBRIACO - E del liquor di Bacco accesi tanti
Battuta 67. UBRIACO
Battuta 89. L'UBRIACO CHE DORME - Finiscono col sonno il lor godere
Adagio molto
Battuta 116. DORMIENTI UBRIACHI - Fa ch'ognuno tralasci e balli e canti - L'aria temperata dà piacere - È la staggion ch'invita tanti e tanti - D'un dolcissimo sonno al bel godere
Allegro
Battuta 161. LA CACCIA - I cacciator alla nov'alba à caccia - Con corni, Schioppi, e cani escono fuore
Battuta 236. LA FIERA CHE FUGGE - Fugge la belva, e seguono la traccia
Battuta 242. SCHIOPPI E CANI - Già sbigottita, e lassa al gran rumore - De' Schioppi e cani, ferita minaccia
Battuta 289. LA FIERA FUGGENDO MUORE - Languida di fuggir, mà oppressa muore
Sonetto
Allegro
Celebra il Vilanel con balli e Canti
Del felice raccolto il bel piacere
E del liquor di Bacco accesi tanti
Finiscono col Sonno il lor godere
Adagio molto
Fa' ch' ogn' uno tralasci e balli e canti
L'aria che temperata dà piacere,
E la Staggion ch' invita tanti e tanti
D' un dolcissimo sonno al bel godere.
Allegro
I cacciator alla nov'alba à caccia
Con corni, Schioppi, e cani escono fuore
Fugge la belva, e Seguono la traccia;
Già Sbigottita, e lassa al gran rumore
De' Schioppi e cani, ferita minaccia
Languida di fuggire, mà oppressa muore.
L'inverno
Concerto No. 4 in Fa minore, opera 8, RV 297.
L'Inverno viene descritto in tre momenti: l'azione spietata del vento gelido (allegro), il secondo movimento, tra i più celebri delle quattro stagioni, della pioggia che cade lenta sul terreno ghiacciato (adagio) e la serena accettazione del rigido clima invernale (allegro).
Allegro non molto
Battuta 1. Agghiacciato tremar tra nevi algenti
Battuta 12. ORRIDO VENTO - Al severo spirar d'orrido vento,
Battuta 22. CORRERE E BATTERE LI PIEDI PER IL FREDDO - Correr battendo i piedi ogni momento
Battuta 33. VENTI (tutti tranne il violino principale)
Battuta 47. E pel soverchio gel battere i denti
Largo
Battuta 64. LA PIOGGIA (tutti tranne il violino principale) - Passar al foco i dì quieti e contenti - Mentre la pioggia fuor bagna ben cento
Allegro
Battuta 82. Camminar sopra il ghiaccio
Battuta 106. CAMINAR PIANO E CON TIMORE - e a passo lento - Per timor di cader, girsene intenti
Battuta 129. CADER A TERRA - Gir forte, sdruciolar, cadere a terra
Battuta 132. CORRER FORTE - Di nuovo ir sopra 'l ghiaccio e correr forte - Sinch'il ghiaccio si rompe, e si disserra
Battuta 182. IL VENTO SIROCO (lento) - Sentir uscir dalle serrate porte
Battuta 201. IL VENTO BOREA E TUTTI LI VENTI (lento) - Siroco Borea e tutti i Venti in guerra - Quest'è 'l verno, ma tal, che gioia apporte
Sonetto
Allegro non molto
Agghiacciato tremar tra nevi algenti
Al Severo Spirar d'orrido Vento,
Correr battendo i piedi ogni momento;
E pel Soverchio gel batter i denti;
Largo
Passar al foco i dì quieti e contenti
Mentre la pioggia fuor bagna ben cento
Allegro
Caminar sopra il ghiaccio, e a passo lento
Per timore di cadere bene;
Gir forte Sdrucciolar, cader a terra
Di nuovo ir sopra 'l ghiaccio e correr forte
Sin ch'il ghiaccio si rompe, e si disserra;
Sentir uscir dalle ferrate porte
Scirocco, Borea, e tutti i venti in guerra
Quest'è 'l verno, ma tal, che gioia apporte.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".