"The Favourite" di Yorgos Lanthimos è un film d'epoca, 1700 e rotti, durante il regno della Regina Anna, persa nei suoi problemi esistenziali e di salute, poco interessata a esercitare il suo potere; a questo ci pensa la confidente e amante Sarah, duchessa di qualcosa. L'idillio si rompe quando arriva a corte la cugina di Sarah, Abigall, in cerca di lavoro. A quel punto la Regina perde interesse nei confronti di Sarah e lo acquista per la nuova arrivata. Grande interpretazione da parte di Olivia Colman (Coppa Volpi a Venezia e per ora il Golden Globe) come pure dalle due antagoniste, Emma Stone e Rachel Weisz. Non da meno la regia di Lanthimos, forse un uso eccessivo dell'inquadratura grandangolare, ma in definitiva l'esercizio stilistico è pienamente riuscito.
The Favourite ***
"Crazy Rich Asians" di Jon M. Chu. Una coppia di fidanzati di origine cinese torna a Singapore per il matrimonio del miglior amico di lui. E' l'occasione per far conoscere la fidanzata alla sua ricchissima famiglia. Rachel si rende subito conto che le sue origini, metà americane, non verranno accettate favorevolmente da madre e nonna, legate a radici cinesi pure.
Commedia leggera girata e interpretata con gusto che ha raccolto un notevole successo in giro per il mondo.
Crazy Rich Asians **
"Corri ragazzo corri" visto in DVD: Un cazzotto nello stomaco! Sensazione di non essere gli stessi una volta terminata la visione. Ti tocca dentro. Profondamente.
amate i vostri nemici
"Boy Erased" di Joel Edgerton. Un ragazzo della provincia americana viene convinto dai genitori (Nicole Kidman e Russel Crowe) a fare un percorso di recupero per le sue tendenze omosessuali. Probabilmente il ragazzo non è sicuro dei suoi reali gusti e la madre non è proprio convinta della scelta, però accontenta il marito pastore nella chiesa locale. Non essendo l'omosessualità una malattia e l'attività di recupero svolta da personale non specializzato (perchè non esiste naturalmente) e neppure medico, il ragazzo invece di "migliorare" peggiora e con lui i compagni della struttura. La cosa più triste del film è che una storia vera e che negli Stati Uniti ci sono moltissime strutture di questo tipo come ci indicano i titoli di coda dove si vedono anche le immagini dei reali protagonisti. Passa in secondo piano l'aspetto cinematografico della pellicola, in questo caso è più importante la denuncia che viene fatta attraverso il film.
Boy Erased **
IO SONO MIA
Ben diretto, ottimamente interpretato, con una bella fotografia: Eppure, alla fine, mi sarei aspettato qualcosa di più. Magari una più meticolosa indagine psicologica sulla figura della grande cantante. Rimasta solamente accennata.
amate i vostri nemici
"La paranza dei bambini" di Claudio Giovannesi da un libro di Saviano, nei giorni scorsi in concorso a Berlino dove ha ricevuto un ottima accoglienza, narra le vicende di un gruppo di ragazzini, 15 anni, e la loro iniziazione alla carriera di camorristi in un quartiere di Napoli. In questo caso all'inizio si tratta di piccoli spacci di droga, ma dal momento in cui i capi finiscono in prigione e i ruoli principali rimangono scoperti e i caporali senza guida, il gruppo di ragazzini capeggiato da Nicola prendono il comando della zona e incrementano in un batter d'occhio la loro attività, i soldi incassati, ma anche i problemi con gli altri clan, oltre che le loro giovani vite segnate per sempre. Grande sforzo di Giovannesi avendo affidato le parti principali a ragazzi presi dalla strada, che non solo non avevano mai fatto cinema ma che in alcuni casi non avevano mai visto un film. Bravissimo Francesco di Napoli nel ruolo del protagonista.
La paranza dei bambini **
Ho letto il libro di Saviano non appena è uscito (2016?) con mia immensa soddisfazione e ho scritto qui anche una minirecensione che però non vado a ripescare.
Tuttavia non credo andrò a vedere il film: già il napoletano mi è ostico e la violenza, soprattutto dei ragazzini, preferisco vederla mediata dalla parola scritta in italiano, non voglio che mi travolga e mi attanagli lasciandomi una immensa tristezza.
Il film è sottotitolato in italiano. Violenza ce n'è ma non in maniera eccessiva.
Ok, mi hai convinta, andrò a vederlo nei prossimi giorni.
interessa pure a me
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Ho visto un bellissimo film ieri sera, 'Contromano', di Albanese. Un attore che ho sempre apprezzato nella versione comica, ma che forse apprezzo ancora di più nella versione seria. Una storia di razzismo e di ripensamenti, di comprensione del valore della diversità. Lo consiglio proprio, fa riflettere.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
"The Destroyer" di Karin Kusama (mai sentita). Una detective insieme al partner si infila sotto mentite spoglie in una banda criminosa per tentare di sgominarla. Durante una rapina succede l'irreparabile e questo segnerà per sempre le vite dei protagonisti. Il soggetto non è male, purtroppo la regia non mi sembra sempre all'altezza; la stessa Nicole Kidman, che travestita da Virginia Wolf anni fa vinse un Oscar, non sembra totalmente a suo agio nel ruolo di poliziotta con le palle. Da ricordare i flashback e le immagini finali.
The Destroyer *
Ultima modifica di Barrett; 05-03-2019 alle 06:19
L'orizzonte degli eventi, nel pomeriggio su Iris: ll film racconta di due mondi, diversi e paralleli, che convivono nello stesso territorio: il Gran Sasso d'Italia. Il contatto tra le due realtà avviene attraverso i personaggi di Max (Mastandrea), ricercatore di fisica nucleare che lavora senza sosta nel laboratorio situato nel ventre della montagna, e del pastore Bajram (Lulzim Zeqja). Di fatto il pastore cammina sulla testa del fisico ma nessuno dei due lo sa. Dentro il laboratorio si sviluppa il mestiere più avanzato dell'umanità, sopra la montagna invece ci sono gli immigrati poveri che fanno il lavoro più antico del mondo. IL Gran sasso è, secondo il regista, l'immagine sintetica della globalizzazione.
Raccontato e descritto bene, ma lascia una certa pesantezza di fondo dentro.
amate i vostri nemici