Parlo con gli animali. Quando sono molto stressata parlo anche da sola, ma solo se non ho nessuno intorno Mi faccio coraggio: forza Barbarella, ce la puoi fare, sei forte. Cose così. Magari do voce ai miei spiriti guida, quelli morti e quelli vivi.
Oltre tutto essendo cresciuto nel dialetto anconetano, quando mi riconosco da solo mi correggo a voce alta.
Sarà una cavolata ma ora parlo l'italiano ed il dialetto quasi correttamente e li alterno secondo l'esigenza che mi si presenta nel mondo esterno, reale, anzi surreale.
Io penso, come nel film "balla coi lupi" che lo puoi non dico addomesticare ma renderlo meno diffidente col mangiare, magari mettendolo sempre nello stesso punto.
In fondo è come gli uccellini ai quali dò da mangiare nel mio giardino, per vederli devo appostarmi nascosto e restare fermo; solo che io posso anche sbagliare.....tanto non è un lupo.
Meglio di no, i lupi hanno paura e devono avere paura degli uomini. A parte la pericolosità di avvicinarli volontariamente, se si abituano a non avere paura dell'odore dell'uomo poi non eviteranno i cacciatori. Se poi per pazzia dovessi toccarne uno e non essere morso o attaccato, potrebbe essere lui stesso attaccato dal resto del branco tornando con odore umano addosso.
Edit ho rivisto la tua domanda di prima, vivo sulle montagne pistoiesi, vicino Porretta-Sambuca.
Ultima modifica di Acquerapide; 21-01-2019 alle 08:01
Parlo da sola, con i miei animali domestici e pure con le piante. E' un modo come un altro per riflettere con se stessi.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Io parlo con il mio cane, anche in presenza altrui. In dialetto stretto.
Ma altrimenti no, il colloquio con me stessa lo faccio col pensiero oppure su un diario che non scrivo regolarmente, solo quando noto che c'è qualcosa che non va.
Graaaazie Crep!
Sei
Un
Caro
Amico