io non sono un "grandissimo esperto", ma ho studiato materie sociali e giuridiche e sono almeno in grado di formarmi idee puntuali e circostanziate sulla questione; ma, se non vivessi su una nuvola di fantasia, capiresti anche tu che, come ho spiegato, l'autorità perduta non si recupera; se è stata perduta è proprio perché i soggetti di cui si tratta e il loro sistema di valori sono crollati in termini di autorevolezza, perché inefficienti, insufficienti;
ti ho chiesto: che autorità vuoi dare a padri che picchiano le loro compagne, i professori o gli arbitri delle partitelle di calcio dei figli, che parcheggiano in doppia fila, evadono il fisco in massa, ecc..? è come mettere al governo i mafiosi per risolvere il problema della mafia
ma chi dovrebbe rielaborarlo, e perché, sulla base di quali idee condivise, quale ideologia, cultura egemone ??? se questo patto non si produce spontaneamente, vuol dire che non c'è una domanda in quel senso nella società;
quell'educazione che vorresti non si impone proprio perché né la famiglia, né tanto meno la scuola, rappresentano più una garanzia di nulla, anche nel case delle persone più volenterose: tu non puoi dire ai tuoi figli:
fai così e tutto andrà bene, avrai un lavoro, un futuro sostenibile, e lo stesso capita anche al bravo professore;
di fatto, magari contro la tua volontà consapevole, rappresenti - assieme a me, beninteso, non mi escludo dalla responsabilità, anche se non ho figli - almeno due generazioni di padri che hanno caricato i ragazzi di oggi di un debito spaventoso, che non sono cifre astratte, ma significa niente servizi, investimenti, lavoro, pensione... che autorevolezza pensi di poter avere ???
se davvero la generazione dei tuoi figli esprimesse un modello di autorità, questo dovrebbe suggerire esattamente quella violenza su noi anziani, responsabili dei disastri economici, ecologici e altro; ci dovrebbero praticare un'eutanasia di massa, per tutte le opportunità che abbiamo sottratto loro;
questo non avviene proprio perché intuitivamente i genitori, dagli anni 60 in poi, hanno gradualmente sostituito un modello di famiglia basato sull'autorità e i carismi che piacciono a te, con uno basato sull'affetto, in cui i ruoli dei genitori sono cambiati; e sono cambiati proprio perché nessun genitore - a parte i molto agiati - è consapevole di non essere grado di dire ai figli: obbedisci e tutto andrà bene, otterrai questo e quello...
è la valutazione di questa circostanza che manca del tutto nelle analisi che citi, e che invece io sono abituato per formazione a considerare;
vedrai che nelle famiglie agiate, nessuno, padri e figli, si permette di criticare il prof di economia industriale o diritto commerciale della prestigiosa e costosa università privata che ha bocciato il figlio all'esame; perché se ti laurei alla Luiss o in Bocconi e sei figlio di persone socialmente inserite, ricevi in cambio opportunità concrete;
il tuo vuoto cosmico sta nel pensare di invocare la formula magica del recupero dell'autorità per restituirla nell'ambito di un modello di relazioni sociali e umane in cui non crede più nessuno, come un esercito in rotta, proprio perché i generali, capitani e sergenti si sono dimostrati inetti;
inetti come chi ti suggerisce certe idee e fantasie; questi presunti "carismi" non esistono; sono stati smentiti in modo palese dalla realtà quotidiana, ormai da quasi un secolo;
tu puoi cercare di educare i tuoi figli, maschi e femmine, all'idea dei "carismi"; ma quelli, nella loro realtà quotidiana, si troveranno di fronte a persone concrete, come quelle che scrivono qui; dove donne e uomini esprimono il loro personale carisma individuale, niente affetto legato al genere, la loro intelligenza, capacità, attitudine, merito;
i tuoi figli e figlie avranno certamente l'esperienza quotidiana della compagna più o meno studiosa e intelligente, così come del compagno più bravo, oppure dello stupidello lavativo e incapace, a cui non affideresti nemmeno un criceto; poi, da adulti si fa esperienza di tanti maschi idioti o inetti, così come di tante donne dirigenti capaci ed equilibrate, e viceversa; come pretendi che qualcuno sano di mente aderisca alla tua idea dei
carismi ?
tu puoi fare leggere alle tue figlie la Miriano di
Sposati e sii sottomessa, ma quelle vivono nel mondo reale e vedono in tv che un giorno sì e uno no - questa è una vera emergenza, altro che la perdita del
carisma maschile ! - un uomo uccide la sua compagna o ex, e chissà quante subiscono violenze che restano tra le mura domestiche; di ieri la notizia di un uomo che ha dato fuoco all'auto della sua ex, con lei dentro, naturalmente;
la tua risposta qual è ? che la colpa non è nella follia di quegli uomini, educati alla pretesa di imporsi, ma delle donne che
invadono il campo, non rispettano il loro
carisma del caxxo, e - pensa la sfrontatezza - pretendono persino di sottrarsi al dominio di quei gentiluomini e lasciarli; e, come ciliegina sulla torta suggerisci, il recupero dell'autorità proprio da parte quei soggettini
tu pensi che i tuoi figli non si accorgano che il mondo che piacerebbe a te si trova nelle teocrazie islamiche e non nelle nostre società ? pensi che possano aspirare a quei valori ? se ti va di stralusso, penseranno che sei solo un po' grullo; ma se disgraziatamente tu riuscissi ad isolarli nella tua stessa nuvoletta, quelli, una volta preso atto della realtà, ti odieranno perché si sentiranno ingannati; esattamente come quei figli che hanno odiato i padri autoritari e il modello di famiglia tradizionale, che li ha trascinati nelle disfatte, nella vergogna, nell'impreparazione alle circostanze reali;
Cono, il Bene comune è un'opinione; tu hai la tua idea, io la mia, Bumble e Follemente la loro, ecc...
nelle democrazie sono gli individui che, collettivamente, tramite gli istituti democratici di rappresentanza, sono sovrani nel determinare quello che diventa l'indirizzo generale; e il bene individuale è già limitato, dalla
legge;
la legge è già il risultato della composizione dei conflitti in base ai rapporti di forza nella società;
tu sembri vivere non in ritardo di 50 anni, ma di tre secoli; ragioni da suddito, anziché da cittadino istruito civicamente; immagini che autorità, non si sa da dove possano uscir fuori, giungano magicamente a ricreare un tuo mondo ideale, peraltro mai esistito, a cui sei il solo a credere e che non sai nemmeno indicare come esperienza reale;
quando ti chiedo di indicare in concreto quali libertà individuali vorresti limitare, di chi e di far cosa, non mi rispondi; ed è ovvio, perché dovresti dire cose che non stanno né in cielo, né in terra; ti lagni del caos educativo e proponi di restituire autorità proprio quei padri che di quel caos sono i primi responsabili; sembri schizofrenico;
nella tua concezione, dovresti essere tu a candidarti, come uomo e padre, a quel carisma di guida, e non ti rendi nemmeno conto di quanto sgangherate e frutto di inettitudine, incapacità patologica di leggere la realtà, siano le tue idee, persino valutate da un punto di vista conservatore;
contrariamente a te, io non sono materialista; per me, la solitudine non è solo o necessariamente la condizione materiale di vivere da soli - che può essere ricchissima di relazioni umane presenti o perduranti - ma anche quella che si ritrova in tante famiglie o gruppi di persone in cui quelle stesse persone vivono in un mondo loro, senza comunicare, senza stima reciproca, solo per non perdere uno status sociale o alcune garanzie di tutela materiale; chi oggi sceglie la solitudine è più spesso proprio figlio di quelle esperienze tristi e depressive, ha sperimentato l'ipocrisia e la violenza, il rancore e l'infelicità di quel modello, e perciò ne fugge a gambe levate;
la
solitudine dorata se la possono permettere solo i vip dello spettacolo di cui leggi nei giornaletti di gossip quando accompagni Cona dal parrucchiere o che vedi dalla D'Urso in tv;
i concetti sono chiarissimi, così come è chiarissimo il fatto che si tratta di fantasie di un folle, il quale immagina che arrivi chissà chi a mettere ordine, come nelle pretese delle dittature di cambiare gli aneliti delle persone, contro la loro volontà;
ti ho chiesto più volte di dire cosa faresti in concreto - che non vuol dire enunciare il paradigma dell'autorità, ma spiegare come, in concreto, con le leggi che ancora non ci sono; ma tu nicchi, e fai come Benigni e Triosi che inventano lo sciacquone ma non sanno come portare l'acqua a livello