Originariamente Scritto da
axeUgene
guarda che i gatti non sono alieni, eh... siamo tutti, direttamente o indirettamente; tagliare la spesa pubblica, soprattutto in zone in cui questa incide per una proporzione ampia del reddito, significa deprimere un'economia fino a farla morire; magari si riprende, ma dopo due generazioni;
ora, l'alternativa è tra il farlo in modo graduale e pilotato, con la collaborazione di tutti, oppure in modo cruento, tagliando e basta, e lasciando che le cose vadano per conto loro;
quando le filiere economiche da tagliare sono molte, la cosa non riguarda solo i gatti illustri che mangiano a sbafo e colpiscono l'immaginario da vitalizi;
per fare qualche esempio, a Roma ci sono tanti avvocati quanto in tutta la Francia; e anche i commercialisti e altre categorie di intermediazione burocratica sono in numero abnorme; ora, poniamo che si faccia una riforma della giustizia con la bacchetta magica, oppure del fisco, in modo tale che i processi siano rapidi e il fisco facile; col processo civile rapido si ridurrebbero enormemente le cause, perché nessuno che ha torto speculerebbe sui tempi lunghi, e gran parte degli avvocati e famiglie perderebbe il lavoro e il reddito;
idem per i commercialisti, necessari anche all'autonomo che guadagna mille euro al mese; e così per tante altre categorie di intermediari, consulenti, revisori, controllori; aggiungi le municipalizzate e tanta economia clientelare di spesa pubblica, gli acquisti della PA, e hai un crollo del reddito per centinaia di migliaia di persone, che a sua volta si demoltiplica nell'economia degli altri, perché sono tutti soldi che quelle famiglie non incassano e non spendono nell'economia locale; o amici avvocati che hanno dovuto licenziare la segretaria, oppure abbandonare lo studio in Prati per prenderne uno un coabitazione altrove; segretaria senza stipendio, locatario senza affitto e avvocati che compensano in parte il calo di fatturato risparmiando sulle spese, ma perdendo visibilità;
e meno introiti del fisco, nazionale e locale; quindi meno servizi e/o più tasse; e, a ciclo, meno reddito disponibile da spendere... un circolo vizioso;
se domani si dimezzassero le aliquote e si semplificasse il fisco, dove hai una prevalenza di attività private avresti una crescita del reddito disponibile, compensabile con le tasse locali per mantenere il livello di servizi, ma con un effetto di volano sui consumi e l'economia; quando hai una quota di reddito eccessivamente dipendente dalla spesa pubblica, l'effetto è inverso, anche sul settore privato locale per ricaduta;
è per questo che hai il conflitto tra regioni sulle autonomie.