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Discussione: A proposito di carsimi...

  1. #121
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Sei davvero scorretta, sai? Non me lo sarei mai aspettato da te.
    Ho premesso come PUNTO 1, l'ho scritto in grassetto, l'ho sottolineato a più riprese che la violenza fa passare automaticamente dalla ragione al torto. Oltre a far cadere tutte le pretese di credibilità verso i Figli.
    Ma evidentemente non ti è bastato. Prevale la tua aggressività e il tuo pregiudizio. Peccato.
    Hai però anche detto che i padri "sono portati come estrema razio" a usare la violenza. E' questo che non sta ne in cielo ne in terra. Non esiste alcuna estrema razio, esiste l'essere delle bestie o deelle persone.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  2. #122
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Nel Matrimonio (sia esso religioso che civile) il verbo comandare andrebbe depennato dal vocabolario. Non si tratta di comandare, Bumble. Ma di sovvenire. Si è complementari, nel Matrimonio. L'uno sopperisce e colma, con i suoi talenti, le mancanze dell'altro. E' un continuo lavoro di squadra: Capisci cosa voglio dire? Qua invece si riduce il tutto a una guerra fra i sessi, a un conflitto di genere. Ma come si fa? E' chiaro poi che i nostri giovani finiscano col trovare poco attraente una prospettiva simile...
    Il Matrimonio è una cosa grande! Benedetta da Dio. Una vera palestra di Vita! All'interno della quale si cresce e si matura come Persone.
    La guerra tra i sessi in famiglia c'è solo laddove gli uomini non accettano che la donna sia libera, indipendente, lavoratrice. E laddove pretende che l'uomo si prenda cura della casa e della famiglia esattamente come fa lei. Cosa che invece in molti contesti l'uomo si rifiuta di fare. Nessuna guerra tra i sessi, solo il solito maschilismo becero di cui ancora purtroppo questa società non riesce a liberarsi del tutto, proprio perché la gente la pensa come te.
    Che poi il tuo non è manco un pensiero da uomo di chiesa, perché nella mia compagnia storica, tutta gente credente, praticante e con attività in oratorio, ci sono equilibri uomo/donna perfetti. Con la l'uomo che magari la sera sta a casa a badare ai figli perché la moglie è impegnata con la politica. Ma anche viceversa ovviamente.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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  3. #123
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Carissima, potrei inventare una cosa del genere? La dicono molti sociologi. La sperimentiamo ogni sera anche noi nei Centri d'ascolto: Padri disorientati, confusi, che certo mai si sognerebbero di litigare con le loro mogli. Ma che di fatto avvertono come spiazzante l'iperattivismo del coniuge. Che spesso, purtroppo, ha tutti i crismi di un'invasione di campo.

    "Quelli di oggi sono mariti frivoli, ludici, costretti ad adattarsi a mogli sempre più impegnate, oppresse dalla quotidianità, che ormai rivestono il ruolo del pater familias". Allora il problema è quello di fare a meno di quella rappresentazione carismatica e onnipotente senza però liquidarne l’importanza. La mia risposta" dice Recalcati "è che resta un padre antieroe, un padre povero cristo, un padre testimone; un padre che, sebbene non sappia più dire quale è il senso ultimo della vita, sa mostrare con la sua vita che si può vivere in questo mondo dando un senso alla vita. È quello che io intendo nel mio libro come padre testimone: un uomo che con la sua vita mostra ai figli che si può resistere, che si può stare al mondo con soddisfazione".
    vedi, la risposta di Recalcati, che citi a sostegno, è esattamente l'opposto del recupero di autorità; te ne sei accorto, o no ?

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    Sei davvero scorretta, sai? Non me lo sarei mai aspettato da te.
    Ho premesso come PUNTO 1, l'ho scritto in grassetto, l'ho sottolineato a più riprese che la violenza fa passare automaticamente dalla ragione al torto. Oltre a far cadere tutte le pretese di credibilità verso i Figli.
    Ma evidentemente non ti è bastato. Prevale la tua aggressività e il tuo pregiudizio. Peccato.
    no Cono, qui sei tu che, scorrettamente, fingi di non capire il contenuto aggressivo e sessista, inammissibile, di quella postulazione dei carismi, che è, in effetti, il ripudio tout-court di due secoli e mezzo di civiltà moderna e di tutti i principi delle democrazie liberali;
    non è che una spruzzata di parole concilianti cambi la sostanza concettuale della subalternità morale della donna che quel postulato afferma;

    guarda che se tu andassi a dire una cosa del genere in mezzo alla strada a donne qualsiasi, ma anche alla maggior parte degli uomini, oramai, in modo tale da essere davvero compreso nel senso, rischieresti il linciaggio per l'odiosità dell'idea in sé; cerca di renderti un capellino conto...
    è un po' come se un aristocratico pretendesse di comandarti per via della sua nascita, comparata alla tua;

    se, per ipotesi, ci fosse un partito che pone nel suo programma l'applicazione concreta di quell'idea dei carismi, verrebbe immediatamente messo fuori legge, esattamente come un partito dichiaratamente razzista.
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  4. #124
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ci sono, i conflitti. Non li invento. Altrimenti, dimmi, di cosa stanno parlando...cosa stanno scrivendo tutte quelle illustri personalità? Di aria fritta? Di piatti tipici abruzzesi?
    Oggi Uomo e Donna, Maschio e Femmina, Mogli e Mariti non si riconoscono più fra loro. La levata di scudi contro concetti come Complementarietà, Condivisione, Rispetto, Carismi (che dovrebbero essere alla base di ogni sano rapporto di Coppia) lo testimonia alla grande.
    La testimonianza è contro il tuo sessismo, contro cazzate come i carismi e le faccende prettamente femminili, altra emerita cazzata. Non hai capito, ma non mi stupisco, che ti facevo presente che tu accusi il resto del mondo di vedere l'altro genere come nemico, come se tu fossi l'unico illuminato e dalla parte giusta, quando è proprio la tua mentalità, i concetti che esprimi che denotano una paura, un conflitto, la percezione dell'altro sesso come nemico. Carismi, ruoli, invasioni di campo cosa altro non sino se non creare divisioni, ansie e di conseguenza reazioni avverse a questo pensiero ed a chi le manifesta?
    Se non vuoi conflitti, dovresti scendere dal piedistallo dove te ne vorresti stare a unico direttore d'orchestra a pipi ritto e cominciare a pensare che forse potresti stare sbagliando e che va guardato più alla persona che al sesso e le gabbie in cui vuoi infilare tutti.
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  5. #125
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Che poi il tuo non è manco un pensiero da uomo di chiesa, perché nella mia compagnia storica, tutta gente credente, praticante e con attività in oratorio, ci sono equilibri uomo/donna perfetti. Con la l'uomo che magari la sera sta a casa a badare ai figli perché la moglie è impegnata con la politica. Ma anche viceversa ovviamente.
    mi spiace, ma qui - con tutta probabilità - ha ragione Cono:
    nella Chiesa non conta quello che fanno o pensano i credenti, perché non è quella la regola di quel club; ma conta quello che scrivono i Dottori, tra cui la dottrina dei carismi;
    se il credente cattolico della tua compagnia andasse al S. Uffizio pretendendo il diritto di contestare in via di principio la correttezza del Magistero, e alle obiezioni dei sapienti non si dicesse ravveduto, sarebbe certamente scomunicato e posto al di fuori della comunità ecclesiale;
    ovviamente, a nessuno interessa rendere il conflitto esplicito; ma la realtà della Chiesa è questa, e non quella che immagini tu, perché parliamo di un ente dogmatico e gerarchico, non di una comune di freakettoni con le chitarre e poppe di fuori, come diceva il prof. di Carlo Verdone
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #126
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Carissima, potrei inventare una cosa del genere? La dicono molti sociologi. La sperimentiamo ogni sera anche noi nei Centri d'ascolto: Padri disorientati, confusi, che certo mai si sognerebbero di litigare con le loro mogli. Ma che di fatto avvertono come spiazzante l'iperattivismo del coniuge. Che spesso, purtroppo, ha tutti i crismi di un'invasione di campo.

    /[/url]
    Continuiamo a non capirci ab ovo. Ti viene contestato proprio, e non solo da me, che esista un campo predeterminato...
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  7. #127
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Sei davvero scorretta, sai? Non me lo sarei mai aspettato da te.
    Ho premesso come PUNTO 1, l'ho scritto in grassetto, l'ho sottolineato a più riprese che la violenza fa passare automaticamente dalla ragione al torto. Oltre a far cadere tutte le pretese di credibilità verso i Figli.
    Ma evidentemente non ti è bastato. Prevale la tua aggressività e il tuo pregiudizio. Peccato.
    Lo scorretto e l'ipocrita sei tu. Hai detto sì del torto ma hai anche parlato di evidenti ragioni per cui avalli l'idea che l'uomo, se gli parte l'embolo perché la donna in un certo senso fa da contraltare, è normale, è giustificato nel provare la voglia di menare anche se poi bocci l'azione.
    È un pensiero pericoloso questo perché fomenti proprio quel pensiero e le potenziali azioni che ne possono derivare a discapito delle donne che alla,fine devono adeguarsi al detto "che la piasa, che la tasa, che la staga in casa". Non persone, non soggetti degni di educare e di vivere proprie realizzazioni ma che non si devono permettere di minare le pretese dell'uomo, la sua leadership.
    Ultima modifica di Vega; 07-03-2019 alle 09:53
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  8. #128
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    mi spiace, ma qui - con tutta probabilità - ha ragione Cono:
    nella Chiesa non conta quello che fanno o pensano i credenti, perché non è quella la regola di quel club; ma conta quello che scrivono i Dottori, tra cui la dottrina dei carismi;
    se il credente cattolico della tua compagnia andasse al S. Uffizio pretendendo il diritto di contestare in via di principio la correttezza del Magistero, e alle obiezioni dei sapienti non si dicesse ravveduto, sarebbe certamente scomunicato e posto al di fuori della comunità ecclesiale;
    ovviamente, a nessuno interessa rendere il conflitto esplicito; ma la realtà della Chiesa è questa, e non quella che immagini tu, perché parliamo di un ente dogmatico e gerarchico, non di una comune di freakettoni con le chitarre e poppe di fuori, come diceva il prof. di Carlo Verdone
    Non è quella che immagino, ma quella che vivo. La chiesa di cui parli tu per fortuna non esiste. Non nella realtà, quantomeno.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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  9. #129
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    Non è quella che immagino, ma quella che vivo. La chiesa di cui parli tu per fortuna non esiste. Non nella realtà, quantomeno.
    beh, non confondere una circostanza con la realtà; se in un paese dove si conoscono tutti il vigile abitualmente non multa chi parcheggia in sosta vietata non vuol dire che l'infrazione sia stata abrogata nel codice;
    il tuo discorso avrebbe un qualche senso coerente se si trattasse di una chiesa riformata, dove l'elaborazione individuale è strutturalmente e formalmente preminente rispetto ai consigli dei pastori;
    ma la peculiarità cattolica, essenziale, ciò che la distingue davvero nel genus da tutte le altre chiese cristiane è esattamente il vincolo di obbedienza al Magistero e alla gerarchia;
    è un po' come se in una catena di ristoranti vegani ci fossero alcuni esercizi dove si chiude un occhio e si preparano pasti con le uova e i formaggi; magari non importa una ceppa a nessuno e nessuno viene a contestare; ma non per questo l'avventore che va lì e si spara una caprese o la carbonara con le uova può dirsi vegano perché va a mangiare in un "ristorante vegano" in cui si trasgredisce la regola del veganesimo
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #130
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    beh, non confondere una circostanza con la realtà; se in un paese dove si conoscono tutti il vigile abitualmente non multa chi parcheggia in sosta vietata non vuol dire che l'infrazione sia stata abrogata nel codice;
    il tuo discorso avrebbe un qualche senso coerente se si trattasse di una chiesa riformata, dove l'elaborazione individuale è strutturalmente e formalmente preminente rispetto ai consigli dei pastori;
    ma la peculiarità cattolica, essenziale, ciò che la distingue davvero nel genus da tutte le altre chiese cristiane è esattamente il vincolo di obbedienza al Magistero e alla gerarchia;
    è un po' come se in una catena di ristoranti vegani ci fossero alcuni esercizi dove si chiude un occhio e si preparano pasti con le uova e i formaggi; magari non importa una ceppa a nessuno e nessuno viene a contestare; ma non per questo l'avventore che va lì e si spara una caprese o la carbonara con le uova può dirsi vegano perché va a mangiare in un "ristorante vegano" in cui si trasgredisce la regola del veganesimo
    Può essere così nella teoria. Nella pratica ti assicuro che non è così da nessuna parte. Con il mio volontariato frequento ambienti di chiesa un po' in ogni città d'Italia e la chiesa che conosco è quella che ti ho raccontato io. Ma pure i preti che fanno la ramanzina ai mariti che non aiutano le mogli nelle faccende domestiche. La chiesa di cui parli tu è una vecchia istituzione che nel reale non è più così da un pezzo. E per fortuna.
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  11. #131
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Può essere così nella teoria. Nella pratica ti assicuro che non è così da nessuna parte. Con il mio volontariato frequento ambienti di chiesa un po' in ogni città d'Italia e la chiesa che conosco è quella che ti ho raccontato io. Ma pure i preti che fanno la ramanzina ai mariti che non aiutano le mogli nelle faccende domestiche. La chiesa di cui parli tu è una vecchia istituzione che nel reale non è più così da un pezzo. E per fortuna.
    Dark, scusami ma la mia non pedanteria per voler avere ragione a tutti i costi; si tratta del rispetto della realtà: quando si parla di dottrine è quella che chiami "teoria" a contare, e della sua concreta applicazione, come nel caso del veganesimo; se una tua amica mangia la mozzarella e ti dice di essere vegana e che tanti suoi conoscenti vegani mangiano anche le uova, non per questo le riconosci quell'appartenenza, no ?

    la Chiesa non è un ente di assistenza sociale o un luogo di aggregazione dopolavoristica, quantunque tu possa aver pratica di questo; il suo fine precipuo ed essenziale è quello di affermare e diffondere un dogma, e cioè il "Credo" cattolico, proprio nella sua versione verticistica e obbediente;
    se tu togliessi questa prerogativa non sarebbe più la Chiesa cattolica, ma una delle tante chiese riformate, in cui l'individuo e la discrezionalità interpretativa sono legittimate de jure;

    la frequentazione del Cattolicesimo da parte di chi non condivida in via di principio il Magistero come obbedienza, con tutti i suoi precetti, ha lo stesso effetto grottesco di un ebreo tedesco che si fosse iscritto alla locale unità del partito nazista perché conosceva gli iscritti sin da bambini e il gerarca, pur sapendolo ebreo, non lo denuncia;
    cioè, si può anche capire un desiderio di socialità e condivisione, ma la rimozione della ragione sociale essenziale e inestinguibile, che nega tutte le ragioni di quell'adepto fuori-norma è paradossale;

    è vero che nella Chiesa c'è una specie di scisma silenzioso di persone che la pensano come te, ma è - appunto - uno scisma, definito tale dagli studiosi specializzati, e non un'evoluzione della Chiesa stessa;
    peraltro, molto frammentata, perché accanto a quelle frange "progressiste" e aperte - tipo redazione di Famiglia Cristiana - ce ne sono tante, e più potenti, molto più conservatrici su tutto; nella realtà concreta, non vedi mobilitazioni di massa per i migranti, ma facilmente si aggregano dalle parrocchie centinaia di migliaia di persone per i Family Day, per combattere le unioni civili, e altro del genere.
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  12. #132
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ma su quello possiamo essere pure d'accordo, Cono. Ciò che ti si contesta è che al padre competa di dettare le regole e alla madre di essere amorevole. Cosa che non sta ne in cielo ne in terra. Ma che peraltro non accade e non è manco mai accaduta in nessuna famiglia, che in casa mia sebbene mio padre fosse il classico patriarca fascista, chi mi tirava le ciabatte era mia madre.
    Uomo e Donna sono diversi! D I V E R S I !
    Sono 2 universi paralleli: Ma profondamente diversi fra loro. Hanno tendenze, propensioni, caratteristiche, carismi e talenti diversi. Di pari importanza, Dark. Di pari dignità, ma diversi. Se appare, se viene resa manifesta tale diversità, si forma nella Famiglia quell'alchimia capace di mettere in moto comportamenti virtuosi e fruttuosi. L'autorità compete all'Uomo. Ribadisco: L'autorità, non l'autoritarismo. Se in una Famiglia a dettare le regole è invece la Donna, già si forma una stortura in partenza. Sia nei Figli che nel Marito.
    Non perde niente, la Madre, se lascia che sia il Coniuge a dettarle. Visto che son frutto di un dialogo precedente.
    amate i vostri nemici

  13. #133
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Hai però anche detto che i padri "sono portati come estrema razio" a usare la violenza. E' questo che non sta ne in cielo ne in terra. Non esiste alcuna estrema razio, esiste l'essere delle bestie o deelle persone.
    In soggetti deboli, purtroppo, che difficilmente sanno padroneggiare le situazioni di conflitto, è avvertita quella nefanda e terribile soluzione. E' chiaro che va condannata. E' chiaro che riduce soltanto la persona a bestia e non risolve un bel niente. Ma subito dopo la condanna, è necessario scandagliarne le cause. Capire da cosa muova questa incredibile recrudescenza di delitti.
    amate i vostri nemici

  14. #134
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    La guerra tra i sessi in famiglia c'è solo laddove gli uomini non accettano che la donna sia libera, indipendente, lavoratrice. E laddove pretende che l'uomo si prenda cura della casa e della famiglia esattamente come fa lei. Cosa che invece in molti contesti l'uomo si rifiuta di fare. Nessuna guerra tra i sessi, solo il solito maschilismo becero di cui ancora purtroppo questa società non riesce a liberarsi del tutto, proprio perché la gente la pensa come te.
    Che poi il tuo non è manco un pensiero da uomo di chiesa, perché nella mia compagnia storica, tutta gente credente, praticante e con attività in oratorio, ci sono equilibri uomo/donna perfetti. Con la l'uomo che magari la sera sta a casa a badare ai figli perché la moglie è impegnata con la politica. Ma anche viceversa ovviamente.
    Uffa, mi prenderò anche questa accusa: Sono un maschilista becero. Ho sempre ribadito che la questione non è cosa può fare la Donna e cosa l'Uomo. Tutto inutile. Non si vuol capire cosa voglia dire "lavoro di squadra, complementarietà, condivisione, rispetto"
    Si preferisce usare gli stereotipi sessantottini del maschio cattivo e della femmina virtuosa, emancipata e libera e buonanotte al secchio.
    Sono un maschilista becero: Allora lo è sicuramente anche San Giovanni Paolo II. che osò mandare questo tipo di lettere a tutte le Donne del mondo:

    A ciascuna di voi e a tutte le donne del mondo indirizzo questa lettera nel segno della condivisione e della gratitudine, mentre si avvicina la IV Conferenza Mondiale sulla Donna, che si terrà a Pechino nel prossimo mese di settembre.
    La Chiesa - scrivevo nella Lettera apostolica Mulieris dignitatem - « desidera ringraziare la santissima Trinità per il "mistero della donna", e, per ogni donna, per ciò che costituisce l'eterna misura della sua dignità femminile, per le "grandi opere di Dio" che nella storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e per mezzo di lei » (n. 31).

    2. Il grazie al Signore per il suo disegno sulla vocazione e la missione delle donna nel mondo, diventa anche un concreto e diretto grazie alle donne, a ciascuna donna, per ciò che essa rappresenta nella vita dell'umanità.

    Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.

    Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.

    Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.

    Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.

    Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.

    Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.

    https://w2.vatican.va/content/john-p...995_women.html

    Eh si...proprio un maschilista becero, Karol Woytila. E io uguale!
    amate i vostri nemici

  15. #135
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    vedi, la risposta di Recalcati, che citi a sostegno, è esattamente l'opposto del recupero di autorità; te ne sei accorto, o no ?



    no Cono, qui sei tu che, scorrettamente, fingi di non capire il contenuto aggressivo e sessista, inammissibile, di quella postulazione dei carismi, che è, in effetti, il ripudio tout-court di due secoli e mezzo di civiltà moderna e di tutti i principi delle democrazie liberali;
    non è che una spruzzata di parole concilianti cambi la sostanza concettuale della subalternità morale della donna che quel postulato afferma;

    guarda che se tu andassi a dire una cosa del genere in mezzo alla strada a donne qualsiasi, ma anche alla maggior parte degli uomini, oramai, in modo tale da essere davvero compreso nel senso, rischieresti il linciaggio per l'odiosità dell'idea in sé; cerca di renderti un capellino conto...
    è un po' come se un aristocratico pretendesse di comandarti per via della sua nascita, comparata alla tua;

    se, per ipotesi, ci fosse un partito che pone nel suo programma l'applicazione concreta di quell'idea dei carismi, verrebbe immediatamente messo fuori legge, esattamente come un partito dichiaratamente razzista.
    Subalternità morale della Donna? Mi arrendo. Questo è troppo. Linkami anche te dove mai porterei avanti un'amenità del genere. Il sottoscritto, il Papa, la Chiesa, molti di quei pensatori laici partono sempre dal concetto base (e imprescindibile) dell'eguale Dignità fra i due generi. Ma c'è un'armonia nella Creazione, Axe. Tutto è meravigliosamente ordinato nella diversità delle Specie, dei fiori, degli alberi, degli animali, delle stagioni....
    Qua appena qualcuno osa parlare di Armonia e di Complementarietà, si alzano subito gli scudi a difesa. Ma difesa di che? Se ognuno rispetta la peculiarità dell'Altro...il talento dell'altro...il carisma..le caratteristiche dell'Altro...cosa c'è da difendere? Se annacquiamo sempre tutto nell'indistinto, nel grigio, nell'appiattimento, nel tutto uguale, nella pura e semplice rivendicazione del diritto alla parità (che nessuno contesta) poi i risultati non possono essere che quelli evidenziati dalla Realtà: Società divisa, frammentata, violenta. Nei modi e nei linguaggi.

    Recalcati: Si, esattamente. Il padre-testimone (il massimo che oggi tale figura può pretendere di essere) diventa poi inevitabilmente un padre capace di insegnare Vita. Insegnarla con quell'Autorità che ha smarrito.
    amate i vostri nemici

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