Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
La guerra tra i sessi in famiglia c'è solo laddove gli uomini non accettano che la donna sia libera, indipendente, lavoratrice. E laddove pretende che l'uomo si prenda cura della casa e della famiglia esattamente come fa lei. Cosa che invece in molti contesti l'uomo si rifiuta di fare. Nessuna guerra tra i sessi, solo il solito maschilismo becero di cui ancora purtroppo questa società non riesce a liberarsi del tutto, proprio perché la gente la pensa come te.
Che poi il tuo non è manco un pensiero da uomo di chiesa, perché nella mia compagnia storica, tutta gente credente, praticante e con attività in oratorio, ci sono equilibri uomo/donna perfetti. Con la l'uomo che magari la sera sta a casa a badare ai figli perché la moglie è impegnata con la politica. Ma anche viceversa ovviamente.
Uffa, mi prenderò anche questa accusa: Sono un maschilista becero. Ho sempre ribadito che la questione non è cosa può fare la Donna e cosa l'Uomo. Tutto inutile. Non si vuol capire cosa voglia dire "lavoro di squadra, complementarietà, condivisione, rispetto"
Si preferisce usare gli stereotipi sessantottini del maschio cattivo e della femmina virtuosa, emancipata e libera e buonanotte al secchio.
Sono un maschilista becero: Allora lo è sicuramente anche San Giovanni Paolo II. che osò mandare questo tipo di lettere a tutte le Donne del mondo:

A ciascuna di voi e a tutte le donne del mondo indirizzo questa lettera nel segno della condivisione e della gratitudine, mentre si avvicina la IV Conferenza Mondiale sulla Donna, che si terrà a Pechino nel prossimo mese di settembre.
La Chiesa - scrivevo nella Lettera apostolica Mulieris dignitatem - « desidera ringraziare la santissima Trinità per il "mistero della donna", e, per ogni donna, per ciò che costituisce l'eterna misura della sua dignità femminile, per le "grandi opere di Dio" che nella storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e per mezzo di lei » (n. 31).

2. Il grazie al Signore per il suo disegno sulla vocazione e la missione delle donna nel mondo, diventa anche un concreto e diretto grazie alle donne, a ciascuna donna, per ciò che essa rappresenta nella vita dell'umanità.

Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.

Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.

Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.

Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.

Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.

Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.

https://w2.vatican.va/content/john-p...995_women.html

Eh si...proprio un maschilista becero, Karol Woytila. E io uguale!