Il fatto è che anche Giovanni, l'apostolo prediletto da Gesù, non ne parla nel suo Vangelo come non parla neanche dell'eucarestia, ma in compenso c'è un logos spirituale che pensa alla Gerusalemme celeste come tutti gli Ebrei devoti, senza mattoni ma con gli smeraldi della conoscenza libera senza i preconcetti come i tuoi, persino sulla verginità di Maria non in senso spirituale ma fisico, cioè non secondo lo spirito che non mente essendo verità e realtà , poiché la verità senza la realtà non vale un " fico secco", anzi è assillante perché è un'offesa al cervello del prossimo; poi in Giovanni, ripeto l'apostolo più affezionato, così si evitano certe allusioni, si parla di moltiplicazioni di pani intendendo quello che Gesù pensava quando rispose a Satana dicendo: " non di solo pane...ecc ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio", intendendo non certo un pane fisico, ma un pane intellettuale.
Gli altri Vangeli hanno subito l'influenza di Paolo e delle sue chiese dove la liturgia e la organizzazione ecclesistica aveva preso piede e doveva esere organizzata, perdendo così come dissi più volte, ma tu non lo ricordi, la limpidezza della sorgente.
Tu puoi dire di me quello che vuoi, solo io mi conosco come sono, e la tua è una specie di battaglia navale e quando fai acqua mi fai sorridere.
Ps. Di cuscini ne ho solo tre![]()