Come mai, Yele, anche durante il rito del Matrimonio religioso, a un certo punto corre l'obbligo, per il Sacerdote, di leggere alcuni punti del codice civile dove si parla di fedeltà e responsabilità coniugale? Guarda che la Promessa che i due si scambiano ha un'enorme valenza e importanza sociale!
Articolo 143 - Diritti e doveri reciproci dei coniugi
Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà , all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.
Articolo 144 - Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia
I coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l'indirizzo concordato.
Articolo 147 - Doveri verso i figli
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità , dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.
Tali articoli vengono anche letti al termine del rito del matrimonio cattolico, con la sola differenza che a declamarli è il sacerdote officiante.
Dopo aver ricevuto dagli sposi, personalmente, uno dopo l’altro, la dichiarazione di volersi prendere rispettivamente come marito e moglie, l’Ufficiale di Stato Civile li dichiara uniti in matrimonio.
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