Nel "Terzo libro di Nefi" (18):
E avvenne che Gesù comandò ai
suoi discepoli di portargli del
a pane e del vino.
2 E mentre erano andati a
prendere il pane e il vino, egli
comandò alla moltitudine di se-
dersi per terra.
3E quando i discepoli vennero
col pane e col vino, egli prese il
pane, lo spezzò e lo benedisse: e
lo diede ai discepoli e comandò
loro di mangiarlo.
4 E quando ebbero mangiato e
furono sazi, comandò loro di
darne alla moltitudine.
5 E quando la moltitudine ebbe
mangiato e fu sazia, egli disse ai
discepoli: Ecco, vi sarà uno ordi-
nato fra voi, e a lui darò il potere
di spezzare il pane, di benedir-
lo e di darlo al popolo della mia
chiesa, a tutti quelli che crede-
ranno e saranno battezzati nel
mio nome.
6 E dovrete sempre osservare
di fare così, proprio come l'ho
fatto io, proprio come io ho
spezzato il pane, l'ho benedetto
e ve l'ho dato.
7 E farete questo in
a ricordo del
mio corpo, che vi ho mostrato. E
ciò sarà una testimonianza al
Padre che vi ricordate sempre di
me. E se vi ricordate sempre di
me, avrete il mio Spirito che sarà
con voi.
8 E avvenne che quando disse
queste parole, egli comandò ai
suoi discepoli di prendere del
vino della coppa e di berne, e di
darne pure alla moltitudine, af-
finché potesse berne.
9 E avvenne che fecero così,
ne bevvero e furono sazi; e ne
dettero alla moltitudine ed essi
bevvero e furono sazi.
10 E quando i discepoli ebbero
fatto ciò, Gesù disse loro: Bene-
detti siete voi, per quello che
avete fatto, poiché questo è
adempiere ai miei comanda-
menti, e questo attesta al Padre
che siete disposti a fare ciò che
vi ho comandato.
11 E questo, voi lo farete sem-
pre a coloro che si pentono e
sono battezzati nel mio nome; e
lo farete in ricordo del mio san-
gue, che ho versato per voi,
affinché possiate testimoniare al
Padre che vi rammentate sem-
pre di me. E se vi rammentate
sempre di me, avrete il mio
Spirito che sarà con voi.
12 E vi do un comandamento,
che facciate queste cose. E se fa-
rete sempre queste cose, siete
benedetti poiché siete edificati
sulla mia roccia.
Io ho abolito i riti, per cui questa è una battaglia di retroguardia, però l'invenzione dell'eucarestia non è di Paolo e nemmeno degli evangelisti che l'hanno riportata. L'abolizione dei riti non comporta, ovviamente, l'oblio del sacrificio di Gesù, ma nemmeno di Mosé e degli altri autori biblici.
Qui Gesù afferma di essere lui la roccia di fondamento, non Pietro.
Sempre nel "Terzo libro di Nefi" (15):
2 E avvenne che quando Gesù
ebbe detto queste parole, si av-
vide che ve n'erano alcuni fra
loro che si meravigliavano e si
domandavano che cosa volesse
dire in merito alla legge di Mo-
sè, poiché non comprendevano
il detto che le cose antiche erano
passate e che ogni cosa era dive-
nuta nuova.
3 Ed egli disse loro: Non vi
meravigliate perché vi ho detto
che le cose antiche sono passa-
te e che ogni cosa è diventata
nuova.
4 Ecco, io vi dico che la
legge che fu data a Mosè è adempiuta.
5 Ecco, sono io che ho dato la
legge, e sono io che feci alleanza
con il mio popolo, Israele; per-
ciò la legge è adempiuta in me,
poiché sono venuto per
adempiere la legge; perciò essa è
finita.
6 Ecco, io non abolisco i pro-
feti, poiché tutti quelli che non
si sono adempiuti in me, in veri-
tà vi dico che saranno tutti
adempiuti.
7 E perché vi dissi che le cose
antiche sono passate, non aboli-
sco ciò che è stato detto in meri-
to alle cose che sono a venire.
8 Poiché ecco, l'alleanza che
ho fatto con il mio popolo non
è tutta adempiuta; ma la legge
che fu data a Mosè ha fine in
me.