Uhm... mi corre l'obbligo di puntualizzare :
primo.
Per natura non so accattivarmi nessuno. Se ti faccio festa vuol dire che te lo meriti, mi piaci, ho veramente stima di te.
Secondo.
Non sono tipo da corteggiare tutte le donne che incontro, anzi, sono piuttosto selettivo e, purtroppo, superbo. Questo ha abbassato notevolmente la percentuale di successo personale... ma,
non essendo malato di figa, perlomeno non al punto da calpestare la propria dignità (forse qui sta la superbia), non l'ho mai considerato un problema, anzi.... poche storie, ma durature e
soprattutto, vissute, segno che c'è dell'altro.
Questo perché :
- non sono capace di approfittarmi delle persone in nessun modo, pertanto non fingo un sentimento, non cedo agli impulsi della carne solo per portarmi a letto una persona ad ogni costo;
- trovo veramente becero fingere un sentimento per uno scopo, qualunque esso sia.
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Fatte queste premesse, vengo alla questione del corteggiamento che non è altro che un gioco, ma non per questo è finto o solo teatrale. Ci si conosce stuzzicandosi, sondando i terreno,
a mossa segue una contro mossa, sono tutti preamboli per capire se ci sono reali possibilità di successo. Poi, ogni donna è un mondo a se e vuole che le cose le vengano chieste nel modo
giusto.... e questa cosa è bellissima, perché stimola e rende il corteggiamento una forma d'arte variegata. Altrimenti sarebbe tutto scontato.
Io credo che se si agisce in piena sincerità e buona fede, si capisce subito poi, se la scintilla scocca, allora è positivo per entrambi.
Buona notte.
PS : ho accorciato il mio discorso. Ieri sera ero in una condizione molto emotiva e mi sono lasciato andare. Non che quanto abbia scritto non sia vero o non mi riguardi, semplicemente,
rileggendomi stamane, l'ho trovato poco attinente con la discussione e ripetitiva.
Buon Sabato.
Ultima modifica di bumble-bee; 30-03-2019 alle 10:07
Bambol utente of the decade
Questo è già un altro paio di maniche. E ci sta pure di giocare se già c'è qualcosa.
Però uno che tenta l'approccio, gli dico di no, e quello insiste, mette solo nervoso.
Ieri al pub c'era uno che mi aveva chiesto di uscire e a cui gentilmente avevo risposto che no, perché sono già impegnata. Cosa che comunque dovrebbe pure bastare a scoraggiare. Ieri invece l'ho salutato, passandogli accanto, e quello mi fa: "Bello il vestitino... ma ti preferirei senza". Mi sono cascate le palle, rotolando via rumorosamente. E lui si è beccato del coglione in due nanosecondi. Non è andato bene l'approccio galante di invitarmi a cena, allora tenti di fare lo splendido? No, ma non ci siamo.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
non ho scritto questo, ma che il corteggiatore, una volta inzuppato il gentilino nella tazza desiata per un po', se si era fisato su quello difficilmente trova interessante altro che non può aver visto;
mentre io sostengo l'opposto: se due si piacciono non facciano troppi rituali, siano se stessi da subito, così ci si sceglie anche per reciproco relax, ed è più facile individuare qualcuno di più compatibile;
più ci si fissa sulla conquista, meno si vede la persona, perché la decisione deve rimuovere tutti i segnali che vengono manifestati dopo l'individuazione; insomma, uno si fa il classico film;
per me è matematico: tutte le volte che mi sono fissato, l'eventuale "successo" produceva circostanze stressanti; se la cosa è avvenuta senza una mira, l'incontro è stato parecchio felice e mai deludente, anche se non è durato per sempre;
la citazione - involontaria ? - di Paul Newman a proposito di Joanne Woodward e la fedeltà - come lo capisco... - produrrà in nahui un effetto subliminale potentissimo
c'� del lardo in Garfagnana
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Che poi è abbastanza comune il fatto che inseguire ti fa ottenere l'effetto opposto. E' più facile ottenere attenzioni quando ti fai desiderare. Sembra una cosa paradossale ma è vera. Lo dicevo prima a una mia amica, che si è fissata su un collega, che con lei un po' gioca ma che poi si tira indietro. Secondo me il problema è che lei lo insegue. Se iniziasse a ignorarlo, lui correrebbe. Questo perché spesso la gente non può fare a meno di giochetti vari.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Lo penso anche io Dark
Ma il problema è che io se non ti cago, o non ti cago più
Praticamente è la fine
Uno una volta a tal proposito mi disse che è come rompere un equilibrio e ricercarlo ogni volta
Io gli chiesi se non fosse meglio partire dall’equilibrio che si era creato e andare oltre
Non capì e fece pop
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
La vedo e mi innamoro, lei mi dice che meglio di no.
Faccio trenta passi indietro, ma una sera lei mi dice "abbracciami".
E poi via sulle montagne russe...
L'amore come due ragazzini, piú quantità che qualità, disperato, affannato, proibito.
Poi di nuovo no, non possiamo, non é lecito.
E di nuovo sì, fino allo sfinimento.
No, no, non é giusto.
"Stringimi forte" e tre giorni solo nostri.
"Non riesco piú a gestirlo", torno ragionevole.
"Voglio rivederti". Santo cielo!
Non ho nessuna strategia e non riesco a dare retta alla testa, siamo di nuovo a capofitto.
Rari nantes in gurgite vasto, senza appigli, senza riferimenti, lontani dalla riva.
"Stiamo sbagliando".
"Troppo tardi".
Silenzio.
Un'eternità.
"Ci sei?"
"Sono qui".
"Al di là
di ogni concetto
di bene e di male
c'é un campo fiorito.
Ti aspetteró lí"
(Rumi)
Una scusa.
Croce e delizia.
Aut hic aut nullubi