Non si possono fare le cose a prescindere…
La preghiera è un sacrificio: io non ne traggo giovamento. Faccio cose che penso possano essere utili a Dio e ai credenti, da lui previste. Perché vuoi caricare le persone di pesi che non gradiscono?
Io so di dover sopportare una vita di sofferenza per ottenere un certo risultato. Dovrei ringraziare Dio per la sofferenza? Dovrei chiedergli di farla cessare, sapendo che non è possibile prima che lui la ritenga sufficiente?
Non si può cantare e portare la croce. Tu vorresti obbligare la gente a farlo. A prescindere.
Io non sono vincolato alle leggi espresse dai capi religiosi, anzi, ho addirittura abolito i riti. Non posso abolire la preghiera, che considero un dialogo con Dio, però non obbligo nessuno a pregare e io non lo faccio, se non ringraziando quando lo ritengo opportuno e mi viene spontaneo. Nulla di forzato, quindi.
Tu senti la necessità di pregare, io no. Non siamo tutti uguali e non ci troviamo tutti nella medesima situazione.