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Discussione: Picchiare anziani e bambini

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    io ho detto - leggi bene - che la "sola" volizione non è sufficiente. deve esservi alla base un riconoscimento di libertà. quanto a quest'ultima ti ricordo che essa libertà è concetto che, sebbene non presente in documenti ufficiali prima della costituzione, è però di fatto presente nei codici, soprattutto il civile, che è un regio decreto del '42. anche il precedente ordinamento aveva quindi un suo "concetto" di libertà, che non era l'odierno ma che era comunque tutelato...
    beh, certo, è un concetto romanistico, vedrai...
    ma la volizione implica da sé la libertà, poiché senza quest'ultima non può esserci volizione;

    sempre il solito concetto "valvola" che da solo non dice niente, riempiendosi di contenuto allorché il pci faceva, a modo suo opposizione, un contenuto che ovviamente di democratico non ha nulla, ma che serve a fondare un sostanziale intendimento che attribuisce alla famiglia il ruolo di cellula di "controllo" del popolo da parte dei suoi dirigenti che mi appare di "staliniana memoria".
    qui i comunisti non c'entrano nulla; la famiglia come istituto privato al riparo dal controllo statale è un'idea laico-democristiana, di quell'ala DC più vicina agli americani;

    ti assicuro che proporzionalmente stato etico hegeliano e stato etico evoliano sono equivalenti non fosse altro che per le conseguenze cui danno luogo: il nichilismo che è oggi presente come assenza di valori in europa, l'europa che non voleva persino un de gasperi, è il risultato del crepuscolo di quegli idoli, di quella linea di pensiero. un fallimento che è stato interpretato nel senso di "necessarietà di pensiero minimo, non ideologizzato, privo di fondamento ideologico, insomma la feccia del liberalismo crociano.
    senti, non puoi fare un guazzabuglio di idee bizzarre, tirare in ballo Evola, ecc...
    in Europa non c'è alcun nichilismo e De Gasperi fu uno dei tre fondatori, con Adenauer e Schuman, è un fatto; quindi viene a cadere questa tua tesi, il liberalismo è un'ideologia, ti piaccia o meno, e le scelte sono state dovute proprio al rifiuto di ideologie che avevano portato al suicidio dell'Europa;

    allora ti chiedo, dato che l'esame l'ho sostenuto, a suo tempo: che cosa è per te una istituzione? come la definisci?
    un'entità soggettiva contemplata e regolata dalla legge come funzionalmente necessaria; devi distinguere questa nozione da quella di un'entità facoltativa che possa eventualmente svolgere funzioni di carattere istituzionale, per convenzione; es.: l'ospedale pubblico è un'istituzione connessa alla funzione della Sanità; la clinica privata può, per convenzione, svolgere quella funzione istituzionale, ma non è istituzione; assolti eventuali obblighi convenzionali, nulla vieta al proprietario, per sue esclusive ed insindacabili valutazioni, di dismetterla; mentre non è possibile dismettere l'istituzione sanitaria pubblica;
    nessuno può impedire che un partito o una famiglia si sciolgano, proprio perché non sono istituzioni;

    i partiti sono istituzioni di fatto. se vuoi te la spiego...ma prima permettimi una domanda: il regime berlusconiano ha o non ha fatto leva su quella stessa pochezza che la costituzione dimostra nella sua attitudine a "preservare la politica da derive totalitarie o autoritarie quanto meno"?
    calcio a parte, non ho particolari simpatie per Berlusconi; ma il suo non era certo un "regime"; se i partiti fossero istituzioni, come ho spiegato sopra, essi non potrebbero sciogliersi per iniziativa dei loro privati associati, come avviene per tutte le associazioni; questa, per ora, è la loro natura costituzionale; mentre nessuno, fuorché l'autorità pubblica, può sciogliere, che so, un Ente-parco naturalistico o altri enti sottoposti al controllo ministeriale; capisci la differenza ?

    capisco l'acquisto di un bene mobile registrato, che è necessaria a fini fiscali. non capisco la presenza di "lacci e lacciuoli" quando è in gioco una scelta che teoricamente dovrebbe essere personale...
    il motivo è lo stesso, l'affidamento nell'esecuzione del rapporto negoziale: tu pattuisci a voce un cono fragola e pistacchio da 2 euro, e il gelataio ti deve dare quello, e non una coppetta crema e cioccolato da 3; se le transazioni negoziali non fossero regolate si avrebbe un problema di ordine pubblico, perché nessuno più potrebbe fare affidamento sulle controprestazioni altrui;

    si. sempre dopo che il crimine è commesso. non è che voglio fare minority report, però se ci sono delle istituzioni che i cittadini finanziano con le loro tasse beh, allora ste benedette istituzioni dovrebbero in qualche modo garantire quell'ordine pubblico che è chiamato ad essere baluardo della libertà civile...
    il punto è la presunzione; ti sposi e fai dei figli; la presunzione è che tu eserciti in modo corretto la patria potestà; lo stato interviene se ha notizia di abusi; ma non è pensabile - non nel nostro ordinamento - che dia le patenti di genitore; così è chiaro ?

    ma quali pesi e contrappesi...il popolo vuole essere guidato educato tutelato. e ciò perché da solo non ha capacità di decidere.
    opinione tua; ma la realtà istituzionale è che tu vai a votare per chi ti pare e scegli chi ti governa, senza nessuno che ti punta il fucile in cabina, e potendo persino votare partiti dichiaratamente eversivi;

    ma se la magistratura attaccasse un privato perché ha esercitato un suo diritto, quello all' elettorato passivo, ci sarebbe da pensare che il pds si è sciolto perché oramai aveva esaurito la funzione storica che era stata del pci, cioè l'instaurazione "sottotraccia" del comunismo. cioè di una dittatura che attribuisce il connotato di "illiberale" al proprio avversario, facendolo processare dai giudici. insomma la democrazia che è processata dagli stessi giudici che dovrebbero garantirne l'inviolabilità. vedi che non ci capiamo?
    no, tu non capisci perché guardi il dito e non la luna;
    io ti ho solo descritto un tratto della cultura politica di una parte dell'ex-elettorato comunista, che - esattamente come una maggioranza degli italiani - ha un'idea disinvolta della nozione di libertà, soprattutto quella altrui;

    no guarda. i diritti civili ci sono e in sostanza andrebbero tutelati. non è così purtroppo. ecco perché la democrazia liberale in italia non funziona. meno male che c'è il matrimonio ecclesiastico, in cui alla base c'è una certa "selezione".
    non capisco il senso di comparare istituti facoltativi a norme obbligatorie; i diritti e gli obblighi sono quelli della legge; il matrimonio cattolico è facoltativo, e non fa legge; in caso di problemi vige la legge civile, punto;

    o mi fiderei più di gente che, come gli ecclesiastici, ha un concetto del mondo che in millenni non è mutato. questo mi fa pensare che forse è quello giusto. rispetto al matrimonio come ad ogni altro aspetto socialmente rilevante.
    tu ti puoi fidare di chi ti pare, ma questo non cambia la legge;

    anche la democrazia è debolissima, per il fatto stesso che ognuno fa come cazzo gli pare. i comunisti sono una lobby, berlusconi ha creato la sua, il m5s la sua, anche se per me sarebbe passibile di denuncia alla polizia postale ecc.
    la democrazia non è affatto debolissima, sembra, perché l'assuefazione alla libertà non viene messa alla prova; ci fosse, non dico una dittatura, ma qualcosa di appena vagamente autoritario, tutte le persone che hanno meno di 80 anni in una settimana diventerebbe anarchica, da quanto è interiorizzata l'abitudine alla libertà;

    io non voglio abolire o migliorare niente. sono contento così e non mi lamento. ma sul concetto di libertà e di come questa sia di fatto in italia, la nostra italia, conculcata in nome della costituzione e della democrazia non posso essere indifferente.
    se ravvedi una limitazione e un conculcamento della libertà, prova a farlo valere e presenta esposto alla magistratura; ne hai facoltà; o puoi votare o fondare un partito che argomenta in tal senso;

    è bene non avere un fine? non farlo presente alla collettività sociale, e non perseguirlo come degno di essere cercato? io credo di no. tuttavia mi faccio lume pensando che coloro i quali coltivavano la istanza etica e finalistica abbiano a un tratto rinunciato ai loro propositi per impossibilità di realizzarli concretamente. insomma la democrazia liberale e costituzionale come male minore.
    l'individuo si dà un suo fine; la democrazia liberale nasce esattamente come "male minore", visti gli abusi del potere nell'attribuire fini; hanno cominciato i nobili inglesi, imponendo al re la Magna Charta, e si è arrivati alla rivoluzione americana, una cosa tendenzialmente ostile alla stessa idea di stato, ritenuto un male necessario da limitare al minimo, col colono armato che pensa a sé e non vuole intrusione alcuna, solo disposto a combattere come "cittadino in uniforme" nel caso in cui questa nozione di libertà sia in pericolo;

    ma a me risulta non avere fallito il "fascismo" come ideologia e come regime. piuttosto l'indole del popolo nostro, italiano, da sempre individualista e ribelle all'interno dei confini nazionali. salvo essere bacchettato e piegato alla ragione quando li varca.
    beh, se assumi la buona fede dei dirigenti fascisti, cosa c'è di più stupido e fallimentare di convincere un asino a correre il gran premio di Ascot coi purosangue ?

    ma che dici: le guerre cui l'italia ha partecipato volevano essere, stando a quello che vai affermando, quasi un modo per ingraziarsi i vicini più potenti... no. anche tu sei individualista vedi?
    non direi proprio; le classi dirigenti italiane erano massimamente provinciali ed impreparate, e questo le ha spinte ad un opportunismo miope, per scarsa capacità di comprendere il mondo: pur sapendo che il rivale storico a nord-est era "il tedesco", negli anni 80 dell'Ottocento, dopo l'occupazione francese della Tunisia, si stipulò la Triplice alleanza proprio con Austria e Germania; questa vigeva al 1915, e fu tradita nonostante le offerte austriache in cambio della neutralità, non dell'intervento; col Patto di Londra pretendemmo riconoscimenti assurdi in cambio del salto della quaglia e dell'intervento con l'Intesa; per poi lamentare la vittoria mutilata, assolutamente prevedibile, e fare la figura dei traditori;

    analogo miope opportunismo si ebbe con le imprese coloniali e il Patto d'acciaio, con l'idea - tutta ottocentesca e sciocca, abbondantemente smentita - di poter trarre profitto dagli scontri altrui, e l'ennesima figura da traditori; e questo per la scarsa cultura internazionale delle classi dirigenti e per il classismo di queste, che disprezzavano il popolo, carne da macello per i loro affari;
    lasciando un attimo da parte il discorso sull'emulazione è pur vero che la nostra italia ha fatto parte di un contesto internazionale, di un clima culturale, di un frangente storico in cui i movimenti di destra facevano presa sulla gente. anche questo conta.
    certo che conta, ma est modus in rebus; se il regime fosse stato guidato in modo meno opportunista e miope, avrebbe scelto il basso profilo franchista, evitato l'intervento, nella consapevolezza - che pure c'era: Mussolini lo voleva al 43, previi ingenti aiuti tedeschi - dell'impreparazione; un'Italia neutrale avrebbe controllato le Alpi, presidiato le coste e fatto da banca, industria e rifugio di persone e capitali, uscendo dalla guerra come il paese proporzionalmente più ricco del mondo;

    le stelle di quale bandiera? americana?
    no, dell'Unione Europea;

    sarebbe meglio che, però dall'ammirazione, se è vero che ammirazione c'è, per l'estero si traessero le dovute conclusioni non solo a livello istintuale di una inconscia percezione della propria miseria, come giustamente dici, ma anche a livello fattuale di temperamento e educazione. cioè a dire: sono tutti buoni a dire che gli altri stanno meglio. altra cosa è tentare di emularli, perché questo non mi stancherò mai di ripetere, richiede un prezzo in termini di "vite" umane che non saremmo mai disposti a pagare. ecco perché down vanno in televisione e sui giornali...
    non ho capito: vorresti sopprimere le persone down perché attribuisci a loro le carenze "nazionali" ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, certo, è un concetto romanistico, vedrai...
    ma la volizione implica da sé la libertà, poiché senza quest'ultima non può esserci volizione
    ;

    si. è un concetto che nel diritto romano trova la propria origine. tanto per dire che uno degli aspetti positivi del fascismo fu di voler in qualche modo resuscitare la tradizione imperiale.
    quanto alla volizione essa non implica la libertà ma ne deriva.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    qui i comunisti non c'entrano nulla; la famiglia come istituto privato al riparo dal controllo statale è un'idea laico-democristiana, di quell'ala DC più vicina agli americani;
    ah ho capito. allora l'hanno imparata dagli americani sta benedetta "famiglia"...axe...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    senti, non puoi fare un guazzabuglio di idee bizzarre, tirare in ballo Evola, ecc...
    in Europa non c'è alcun nichilismo e De Gasperi fu uno dei tre fondatori, con Adenauer e Schuman, è un fatto; quindi viene a cadere questa tua tesi, il liberalismo è un'ideologia, ti piaccia o meno, e le scelte sono state dovute proprio al rifiuto di ideologie che avevano portato al suicidio dell'Europa;
    ti ripeto e cerco di spiegartelo meglio: il nichilismo per come io l'intendo è "assenza di valori". quando sulle rovine di uno stato etico nasce un nuovo ordine, questo deve per forza di cose porsi come antitetico o quanto meno "alternativo" al primo, se no non riscuote il consenso necessario al proprio consolidamento. gli europei di allora attribuivano ai regimi etici la guerra e le sue devastanti conseguenze. ecco perché abbracciarono la "democrazia". non certo perché ne condividevano le caratteristiche "libertarie".


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    un'entità soggettiva contemplata e regolata dalla legge come funzionalmente necessaria; devi distinguere questa nozione da quella di un'entità facoltativa che possa eventualmente svolgere funzioni di carattere istituzionale, per convenzione; es.: l'ospedale pubblico è un'istituzione connessa alla funzione della Sanità; la clinica privata può, per convenzione, svolgere quella funzione istituzionale, ma non è istituzione; assolti eventuali obblighi convenzionali, nulla vieta al proprietario, per sue esclusive ed insindacabili valutazioni, di dismetterla; mentre non è possibile dismettere l'istituzione sanitaria pubblica;
    nessuno può impedire che un partito o una famiglia si sciolgano, proprio perché non sono istituzioni;
    questo è un tuo berciare. i partiti possono essere definiti "istituzioni primarie" perché in qualche modo rendono "sostanziate" quelle altre istituzioni che conosci tu e che conosco io. quanto alla sanità che tanto conta, anche il settore sanitario poteva essere dismesso a suo tempo con una privatizzazione, tipo usa, ma non è stato fatto per decisione parlamentare e di quella istituzione primaria che era il pci. stessa cosa scuola, forze dell'ordine ecc,.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    calcio a parte, non ho particolari simpatie per Berlusconi; ma il suo non era certo un "regime"; se i partiti fossero istituzioni, come ho spiegato sopra, essi non potrebbero sciogliersi per iniziativa dei loro privati associati, come avviene per tutte le associazioni; questa, per ora, è la loro natura costituzionale; mentre nessuno, fuorché l'autorità pubblica, può sciogliere, che so, un Ente-parco naturalistico o altri enti sottoposti al controllo ministeriale; capisci la differenza ?
    si, axe. ma cosa è l'autorità pubblica? l'autorità pubblica anche se impropriamente definita, sono gli organi costituzionali, che sono sostanziati "di fatto" da quelle stesse associazioni partitiche che tu sottovaluti e non consideri "istituzioni". mentre è palese che le stesse istituzioni non sarebbero nulla senza quelle istituzioni "di fatto" che le sostanziano: i partiti.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il motivo è lo stesso, l'affidamento nell'esecuzione del rapporto negoziale: tu pattuisci a voce un cono fragola e pistacchio da 2 euro, e il gelataio ti deve dare quello, e non una coppetta crema e cioccolato da 3; se le transazioni negoziali non fossero regolate si avrebbe un problema di ordine pubblico, perché nessuno più potrebbe fare affidamento sulle controprestazioni altrui;
    non c'è nessun problema di affidamento. il problema è che il contratto serve a conciliare almeno due soggetti che condividono interessi contrapposti, tutto qua. se il cono non ce l'ho non te lo posso vendere. ti vendo la coppetta se la vuoi ma non ti posso obbligare ecc. se tu vieni da me è perché sai che se vuoi un cono io te lo do, se no vai da un'altra parte. non si tratta di affidamento ma di libertà, come ti dicevo.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il punto è la presunzione; ti sposi e fai dei figli; la presunzione è che tu eserciti in modo corretto la patria potestà; lo stato interviene se ha notizia di abusi; ma non è pensabile - non nel nostro ordinamento - che dia le patenti di genitore; così è chiaro ?
    beh la chiesa, che pure è parte attiva nel nostro stato "laico", la pensa diversamente. la sua dottrina sociale è imperniata sul concetto di "precauzione". che si esplica quanto al matrimonio nel tentare per quanto possibile di "reprimere" le conseguenze potenzialmente negative del vincolo "prima" e non dopo la instaurazione dello stesso. lo ritengo un concetto di civiltà, che a quanto dici lo stato laico non avrebbe.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    opinione tua; ma la realtà istituzionale è che tu vai a votare per chi ti pare e scegli chi ti governa, senza nessuno che ti punta il fucile in cabina, e potendo persino votare partiti dichiaratamente eversivi;
    i partiti eversivi ci sono sempre stati. tipo pci e msi ai tempi che furono. ma anche essi partiti partecipavano alla democrazia facendo quello che sapevano, in termini di tutela dell'ordine secondo i criteri stabiliti nell'immediato dopoguerra e affermati in costituzione...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, tu non capisci perché guardi il dito e non la luna;
    io ti ho solo descritto un tratto della cultura politica di una parte dell'ex-elettorato comunista, che - esattamente come una maggioranza degli italiani - ha un'idea disinvolta della nozione di libertà, soprattutto quella altrui;
    cioè stai dicendo che la libertà dei comunisti è disinvolta? non mi risulta. mi risulta invece che il pci era "revisionista e libertario" solo per la sinistra extraparlamentare come br, prima linea ecc. che consideravano in sostanza "revisionista" una possibile alleanza con la dc, che peraltro mi pare fosse se tanto mi da tanto, più tradizionalista dello stesso pci. fai tu.



    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non capisco il senso di comparare istituti facoltativi a norme obbligatorie; i diritti e gli obblighi sono quelli della legge; il matrimonio cattolico è facoltativo, e non fa legge; in caso di problemi vige la legge civile, punto;
    si. ma questa legge è "sostanziata" da atteggiamenti congruenti? oppure rimane solo sulla carta? vedi questa è la differenza tra democrazia e dittatura. in democrazia fatta la legge trovato l'inganno. in dittatura se permetti è vero il contrario...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    tu ti puoi fidare di chi ti pare, ma questo non cambia la legge;
    la legge però va applicata e non interpretata, cosa che pur troppo succede spesso in senso deteriore...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la democrazia non è affatto debolissima, sembra, perché l'assuefazione alla libertà non viene messa alla prova; ci fosse, non dico una dittatura, ma qualcosa di appena vagamente autoritario, tutte le persone che hanno meno di 80 anni in una settimana diventerebbe anarchica, da quanto è interiorizzata l'abitudine alla libertà;
    ti ripeto che libertà non è libertinismo ma adesione totale alle regole, che servono a garantire la libertà mia come quella del mio prossimo. se ognuno fa quel cazzo che gli pare allora in nome della democrazia possono essere tollerati i comportamenti più turpi. e questa non è democrazia ma arbitrio elevato al rango di libertà quando invece libertà non è.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    se ravvedi una limitazione e un conculcamento della libertà, prova a farlo valere e presenta esposto alla magistratura; ne hai facoltà; o puoi votare o fondare un partito che argomenta in tal senso;
    no. non mi occupo di politica a conosco le conseguenze di una eventuale "attivazione" dell'autorità giurisdizionale.


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    l'individuo si dà un suo fine; la democrazia liberale nasce esattamente come "male minore", visti gli abusi del potere nell'attribuire fini; hanno cominciato i nobili inglesi, imponendo al re la Magna Charta, e si è arrivati alla rivoluzione americana, una cosa tendenzialmente ostile alla stessa idea di stato, ritenuto un male necessario da limitare al minimo, col colono armato che pensa a sé e non vuole intrusione alcuna, solo disposto a combattere come "cittadino in uniforme" nel caso in cui questa nozione di libertà sia in pericolo;
    ti ripeto. gli usa sono un popolo di disadattati. che non hanno saputo fare, nel darsi delle leggi, che prendere in mano una pistola e sparare quando si sentono "psicologicamente" minacciati nell'esercizio dei propri diritti. gli usa sono una democrazia che si fonda sulla violenza, sulla solitudine del singolo, sull'ignoranza di una costituzione che è patrimonio culturale di pochi. sulla libertà per il cittadino di mangiare un boccone della stessa mela prima che altri glielo rubino. nella concezione della realtà sociale come giungla in cui vince il più forte, ecc. non mi sembra che la "loro "democrazia" che vorrebbero persino esportare, sia poi tanto perseguibile in altre realtà come quella afghana. insomma il loro concetto di democrazia coincide, "all'interno" nel puro arbitrio. "all'esterno" nella guerra vista come affare, come arricchimento, come valvola di sfogo.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, se assumi la buona fede dei dirigenti fascisti, cosa c'è di più stupido e fallimentare di convincere un asino a correre il gran premio di Ascot coi purosangue ?
    l'asino non corre veloce ma ha altre qualità. tutto sta a capire e interpretare quelle stese qualità. ma soprattutto gli stessi difetti e farne tesoro.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non direi proprio; le classi dirigenti italiane erano massimamente provinciali ed impreparate, e questo le ha spinte ad un opportunismo miope, per scarsa capacità di comprendere il mondo: pur sapendo che il rivale storico a nord-est era "il tedesco", negli anni 80 dell'Ottocento, dopo l'occupazione francese della Tunisia, si stipulò la Triplice alleanza proprio con Austria e Germania; questa vigeva al 1915, e fu tradita nonostante le offerte austriache in cambio della neutralità, non dell'intervento; col Patto di Londra pretendemmo riconoscimenti assurdi in cambio del salto della quaglia e dell'intervento con l'Intesa; per poi lamentare la vittoria mutilata, assolutamente prevedibile, e fare la figura dei traditori;
    sai benissimo che la tradizionale alleanza con la germania è un fatto storico. motivato dalla affinità di temperamento, culturale e filosofica. pensa al medioevo e ti rendi conto. la triplice alleanza non era e non è suscettibile di una analisi marxista, ma di una analisi che tenga conto che le guerre nascono da escalation di violenza e di morte che non trovano uno sfogo individuale ma collettivo e di massa. la vittoria mutilata è essa si frutto di opportunismo politico. finimmo la grande guerra dalla parte opposta della barricata, con le risibili conseguenze a livello di pianificazione dell'ordine e delle appartenenze post belliche che sappiamo...



    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    analogo miope opportunismo si ebbe con le imprese coloniali e il Patto d'acciaio, con l'idea - tutta ottocentesca e sciocca, abbondantemente smentita - di poter trarre profitto dagli scontri altrui, e l'ennesima figura da traditori; e questo per la scarsa cultura internazionale delle classi dirigenti e per il classismo di queste, che disprezzavano il popolo, carne da macello per i loro affari;
    ancora marx. no. ti pare che se l'italia non fosse stato un partner affidabile, nazisti e giapponesi si sarebbe abbassati a consentire il patto?
    quanto ai traditori mi risulta che qualcuno sia morto per la patria e per la guerra. e non solo i repubblichini e mussolini, ma anche qualcun altro che sognava di far rientrare la nostra italia nel novero delle nazioni stalinizzate del dopoguerra. i morti non hanno ideologia. i vivi si. fino a quando sono vivi.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    certo che conta, ma est modus in rebus; se il regime fosse stato guidato in modo meno opportunista e miope, avrebbe scelto il basso profilo franchista, evitato l'intervento, nella consapevolezza - che pure c'era: Mussolini lo voleva al 43, previi ingenti aiuti tedeschi - dell'impreparazione; un'Italia neutrale avrebbe controllato le Alpi, presidiato le coste e fatto da banca, industria e rifugio di persone e capitali, uscendo dalla guerra come il paese proporzionalmente più ricco del mondo;
    non siamo la svizzera axe. e non c'entrano i soldi. c'entrano scelte politiche e politiche di potenza di una nazione come la nostra che non sapeva perché combatteva. non si può stabilire a tavolino la identità di una nazione senza considerare che il legame identitario di un popolo che guerreggia si fonda su un lutto, insomma sui propri morti. perché il fascismo italiano? perché mussolini voleva comandare. perché il nazismo? perché c'era stato un lutto non vendicato, da parte dei poveri popolani a opera dei ricchi nobili e del clero. ci vuole un motivo per combattere per vincere axe. i tedeschi ce l'avevano. gli italiani no.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, dell'Unione Europea;
    ok.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non ho capito: vorresti sopprimere le persone down perché attribuisci a loro le carenze "nazionali" ?
    sono italiano axe. non voglio uccidere nessuno. direi che c'è di peggio che i down in tv...
    Ultima modifica di sandor; 22-04-2019 alle 05:14

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