il problema è sempre a mio avviso "razziale". gli esempi si sprecano. volendo però restare all'esempio fatto, i negri sono più portati dei bianchi mettiamo "italiani" a raccogliere pomodori sotto il sole di luglio. perché? perché provengono da paesi in cui si è naturalmente abituati a subire caldo, insetti, sforzi fisici, fame, escursioni termiche. non è che, almeno fino a un certo punto, il negro è fesso e si fa sfruttare dai datori in italia. è abituato ad avere poco e a consumare poco.
chiaro che se qualcuno, ti ripeto, qualcuno come il legislatore, legalizzasse, perché di questo si tratta, quel tipo di lavoro, allora sti benedetti neri potrebbero anche pagare le tasse ecc. ma mi viene da pensare che per quanto il lavoro che fanno non abbia niente da invidiare a quello di un ingegnere, sti benedetti negri le tasse non potrebbero neanche pagarle, per quanto poco sono retribuiti. per non dire ovviamente che non rientra nelle loro prerogative "culturali" rivendicare i propri diritti in ambito lavorativo.
poi non ho ancora capito il valore aggiunto come lo vedete, tu e axe. che cosa è? dipende dal reddito, dai consumi, dalla natura della prestazione lavorativa o cosa altro?