Io non la vedo come una "invasione", piuttosto la vedo come un'altra occasione per mettersi in gioco!
Anche questo è vero, può essere una nuova occasione.
no. io invece credo che ci siano delle organizzazioni criminali che instillano nei potenziali migranti il desiderio di lasciare i propri territori di origine, speculando sulla loro miseria. ho già detto che coloro che partono dal congo per raggiungere la libia non si metterebbero in viaggio di propria volontà. vengono invece plagiati dai loro stessi connazionali. senza contare che, se avessero la consapevolezza di poter morire in viaggio, probabilmente sceglierebbero di starsene a casa...
si. vengono da noi ma sta di fatto che presto ripartono per raggiungere il nord europa. mi domando se non vadano a ingrossare le fila dei terroristi in francia e germania...
stanno cmq meglio che in patria. almeno lavorano e hanno di che mangiare e dormire...
quali politiche proponi?
Rispondo per primo alla tua domanda....
se avessi delle politiche da proporre farei di mestiere il politico
Perciò mi limito ad osservare quello che decidono i politici del nostro paese e a livello generale dell'intera Europa.
Posso però dire ciò che penso e cioè che sarà impossibile bloccare l'immigrazione, si può solo tentare di controllare ma continuerà sempre ad esistere lo spostamento di popoli da una parte all'altra del mondo e soprattutto verso quei paesi che rappresentano il benessere per chi sta messo peggio.
Finchè ci saranno organizzazioni che sfruttano il commercio di esseri umani, finchè si continuerà a vendere armi ai paesi in guerra...il risultato è ciò che vediamo.
Non credo che tutti ripartono per il nord Europa, anche se quello sembra essere il loro e obiettivo, dal momento che spesso vengono bloccati e rimandati indietro alle frontiere, come non credo che tante donne e bambini rappresentino un pericolo e vadano ad ingrossare le file dei terroristi.
In realtà penso che siano pochi i potenziali terroristi in confronto al totale degli emigranti, anzi spesso come si è visto sono persone convertiti all'islam oppure nati in Europa anche se figli di immigrati. C'è da considerare comunque che il buono e il cattivo c'è ovunque, su un tot di emigranti certamente qualcuno potrebbe essere potenzialmente pericoloso ma la maggior parte non credo. Come tu dici potrebbero essere "intortati" a casa loro e sfruttati dai loro connazionali che li convincono che l'Europa rappresenta quella che all'epoca rappresentava per noi l'America, ma credo che molti veramente fuggono da una vita difficile, ne sono convinta anch'io che spesso non sanno realmente come stanno le cose e consapevoli di rischiare la morte.
Poi non tutti provengono dal Congo e se qualcuno fugge da barbarie e guerre etniche o la miseria più nera è comprensibile che sia disposto a correre anche il rischio di affogare in mare. Per la sopravvivenza propria e dei propri figli si è disposti a qualunque cosa, morire per morire, si tenta.
Come la ragazza che hai nell'avatar?
amate i vostri nemici
si. però sai meglio di me che i politici non sono altro che cittadini che esercitano, legittimamente il proprio diritto all'elettorato passivo. non è che per avere delle opinioni politiche devi sedere necessariamente in parlamento...
si. però devi considerare che, almeno in occidente ci sono altri mezzi di spostamento dei popoli, come dici tu. ad esempio gli aerei o le navi. se i migranti dalla libia scelgono i barconi un motivo ci sarà. perché non creare mezzi di trasporto migliori e meno "mortali"? ovviamente perché sugli aerei probabilmente sti benedetti profughi non sarebbero beneaccetti, ma perché?
si. però mi viene da considerare che nella gran parte dei casi gli africani non hanno bisogno di cibo, di vestimenti, di un lavoro ecc. cioè la gran parte è inadatta al lavoro, a parte quelli che vengono dall'africa settentrionale. insomma sti immigrati starebbero bene anche a casa propria. perché vengono da noi? tanto gli scafisti una volta incassato il prezzo della "corsa" se ne fregano se quelli non riescono a guadagnare le coste italiane. li lasciano in mare aperto e via...insomma il bandolo della matassa qual è? e chi lo sa?
Mettersi in gioco e' una scelta personale, non collettiva, salvo forse a seguito di un referendum qualificato sulla questione.
Il gioco comporta in ogni caso un rischio perche' puo' andar bene, ma anche male, cosa che comporta una buona motivazione propria al giocatore che deve valutare cosa gli comporta una perdita.
Le migrazioni non si stroncano, ma il nessuno non esiste come il tutti e gli eventi mostrano come fra i due limiti c'e' un'ampia possibilita' di limitazione.
Altri mezzi oltre ai barconi e l'ingresso abusivo sono molto scarsi perché li si sale con i documenti in regola e gli eventuali visti rilasciati dai consolati di partenza e questi i documenti li distruggono avendo interesse a non essere identificati, cosa che permette di raccontare le storie piu' disparate.
"In Italia i rifugiati sono raddoppiati rispetto al 2013, da 80 mila a 167 mila unità, da 1,3 a 2,8 su mille abitanti. Numeri che nonostante la crescita collocano l’Italia agli ultimi posti in Europa per incidenza dei rifugiati sulla popolazione totale. Immaginate di mettere in fila mille persone: solo tre di esse sono rifugiati."
https://www.lenius.it/quanti-sono-i-...a-e-in-europa/
L'uomo ha per natura un'ancestrale paura dello straniero, del diverso. Questo perchè non lo conosce. Ma se un Paese, invece di farci sopra le sue campagne elettorali, pensasse invece a politiche d'integrazione e accoglienza, presto saprebbe trarne enormi benefici. Proprio come fecero gli USA nei due secoli passati.
amate i vostri nemici
Basta un prodotto avvelenato perche' venga ritirata tutta la partita.
Gente senza collocazione, dedita al ciondolo, senza nulla da perdere e' un problema grosso.
Ne valgono le densita' in quanto si addensano e stazione termini, piuttosto che la centrale di Milano illustrano la situazione di degrado che producono.
pare che il pensiero diffuso, dove quella merce è abbondante, sia parecchio diverso, visto che non ritirano la partita e se la tengono stretta, pena crepare di fame; a Brescia, oltre il 20% di immigrati, il picco in Italia, gli eliminatori non sfondano, e così in effetti ovunque, tranne che nei paesini di vecchietti spaventati e fuori dalla vita attiva;
lo specchio di quanto avviene su scala più grande, tipo Polonia o Ungheria, dove non ci sono immigrati, ma ci sono i più fanatici sulla questione; salvo veder emigrare i loro giovani e trovarsi a chiedere straordinari non pagati fino a non si sa quando, e campano coi contributi netti UE che versiamo noi... facile il fanatismo coi soldi degli altri;
voglio vedere che succede quando Angelina chiuderà i rubinetti, dopo le elezioni...
c'� del lardo in Garfagnana