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Discussione: Che cos'è la fede

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  1. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    di seconda mano non riguarda le traduzioni, ma le rielaborazioni dell'esperienza;
    forse ho capito. ma che differenza c'è tra uno storico che consulta i documenti e che li mette a base del suo discorso, e chi del passato cerca di farsi un'idea attraverso una rielaborazione "indipendente"? non sono entrambi cittadini con pari diritti?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    nel 45 era troppo presto per metabolizzare qualsiasi cosa, e ci sono voluti due decenni per uscire dal reducismo, almeno per quelli che hanno combattuto; cioè, loro la vivevano come un'epopea di giovinezza, onore, ecc... e cercavano giustificazioni ideologiche in un memento in cui l'altra parte ancora non aveva pienamente elaborato un giudizio;
    allora. il regime in italia c'era stato per un ventennio. i presupposti e le cause della guerra le conoscevano tutti. così come le premesse ideologiche. chiedere a evola voleva dire parlare con uno che il regime l'aveva conosciuto "dall'interno" e quindi al di là della propaganda e delle distorsioni e semplificazioni. già il fatto di rivolgersi al vecchio è a parer mio una prova del fatto che quei ragazzi, che erano abbastanza più giovani di me, avessero delle proprie convinzioni, che gli derivavano ovviamente dall'aver partecipato alla guerra, con tutte le ferite, l'orgoglio tradito e le vicissitudini che la guerra comporta...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    è un po' la differenza - visto che qui si parla di fede - tra il credente nei miracoli o negli dei pagani della natura di 2mila anni fa e quello di oggi; o il terrapiattista; dopo eventi cesura che hanno svelato un contenuto che si è chiuso in sé, è imploso perché nessuno ne rivendica la giustizia, non hai più l'innocenza del credente e devi simulare uno stato mentale, selezionare;
    allora. per restare a evola. c'è tutta una tradizione di autori esoterici, tradizionali, studiosi di religioni antiche che costituisce un settore culturale che ancora oggi trova molti sostenitori. ad esempio a livello di "vulgata" la new age, i raeliani, scientology, e a livello accademico oltre a evola, mircea eliade, rené guenon, i teologi di ogni culto, per finire con lo stato vaticano che addirittura è presente dall'alba dei tempi sul nostro territorio. come a dire che la religione non muore. che l'aspetto spirituale degli uomini in quanto esseri dotati di intelletto e coscienza è sempre presente. il fatto che l'opinione pubblica non consideri a dovere queste prospettive culturali e non le segua, non è dovuto al fatto che un' altra "verità" si imponga per evidenza. magari. le diverse verità dell'oggi sono equipollenti sulla base del fatto che lo stesso giudizio di valore "weberiano" è qualcosa di relativo, che non può essere sostenuto se non attraverso la petizione di principio per cui "ciò che è vero, lo è perché è vero". insomma la differenza non la fa la verità che si impone a tutti per autoevidenza, ma la statistica. cioè se il 99% della gente pensa che il grande fratello è il massimo perché "rende visibili", allora il circuito mediatico ci marcia, e hai un ritorno economico. evola parlava di "demonia dell'economia". e non a torto.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    in soldoni, se l'ideologia che ha causato 50 milioni di morti, i campi, l'eliminazione degli handicappati e via discorrendo, avesse avuto una sua forza morale, oltre alla circostanza di aver "imprigionato" persone che hanno combattuto da quella parte, in una certa misura inconsapevoli, avresti dovuto avere masse di martiri;
    i martiri sono quelli che durante la guerra sono morti per un'idea. ad esempio per quella nazista. il resto, cioè le nuove generazioni almeno dall'avvento della tv in poi, sono state plagiate. hanno dimenticato una idea che le avrebbe rese libere e consapevoli. la rimozione dell'identità individuale non è più facile di quella dell'identità collettiva. basta agire sui neuroni, riducendo la riflessione, lo spirito critico e la capacità di giudizio di ogni persona, riducendola a "consumatore". e non lo trovo giusto axe. si è detto: eliminiamo l'identità individuale a beneficio della "prosperità economica". pace significa adulterazione delle passioni individuali per ridurle, se va bene, a una missione religiosa, se va male, alla categoria dell'"irrazionalismo". è così che nasce la psichiatria, i malati mentali ecc.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    cioè, non collabori allo sterminio di milioni di persone nei campi e poi dici: vabbè, abbiamo scherzato, e ti fai eleggere nel parlamento dei vincitori, come Rauti o Pisanò;
    a me risulta che sia stato fini a sdoganare il fascismo in parlamento. i fascisti del msi non mi risulta avessero rappresentanti in parlamento. magari sbaglio, ma all'epoca mi risulta che la politica del msi era quella di orientare in senso non eccessivamente antistatale la gioventù fascista arrabbiata e armata. altro non so.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    o vai ad invecchiare in Argentina sotto falso nome; questo lo puoi fare se hai fatto una truffa al paese tuo e ti vuoi godere i proventi; ma se credi in un progetto radicale come quello, la tua vita finisce con quello, e devi testimoniare anche contro tutto il mondo, se lo ritieni giusto; proprio come un martire;
    anche hitler preferì morire piuttosto che cedere le armi al nemico. più di questo cosa vuoi?


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    cioè, la stessa sopravvivenza in questo caso è una confessione di malafede, accanto a quelle dei processati che si dichiaravano non colpevoli, perché avevano solo obbedito; in quel momento, avrebbero dovuto dire: era giusto fare questo e argomentare il perché, come fa, per esempio, il tirannicida:
    non c'era in verità molto da dire. se avessero detto qualcosa di ulteriore non avrebbero ottemperato alle indicazioni e alle prescrizioni della loro fede politica. in un processo che per il diritto internazionale dell'epoca era, a rigore, senza precedenti e pertanto "formalmente" illegittimo. si sapeva che sarebbero morti, almeno per la gran parte. quindi perché mettere altra carne al fuoco del nemico, per farsi ritorcere contro la verità?


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    i congiurati di luglio di fronte a Freisler non cercavano scuse, ma dicevano viva la Germania libera, prima che li appendessero al gancio;
    i loro carnefici a Norimberga, in attesa della stessa fine, non avevano la forza morale di sostenere le loro ragioni di fronte all'accusa, perché quelle ragioni erano meschine; altrimenti, morti per morti, avrebbero rivendicato come proprie le scelte;
    ti ripeto. mai cedere al nemico. neanche verbalmente. ancora oggi i poliziotti americani dicono ai detenuti sotto processo che qualsiasi cosa dicano potrà essere usata contro di loro. un motivo ci sarà...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    perciò, la nozione di seconda mano, o terza, quarta, riguarda la rielaborazione dell'esperienza da parte di persone che, volenti o nolenti, vivono e hanno vissuto una metabolizzazione generale di un dato percorso che non è più quello individuale e parziale del cittadino coinvolto originariamente, ma la sua elaborazione storica della società; la differenza tra Fabrizio Del Dongo a Waterloo, che non capisce niente di quello che succede, e uno che fa la rievocazione della battaglia, con tutte le consapevolezze;
    quindi i repubblichini che nel '45 tornavano dalla guerra non sapevano perché avevano combattuto? questo è pazzesco axe. dai...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    nel senso che, come la memoria seleziona i ricordi per rafforzare l'identità, in un senso o nell'altro, la lettura seleziona gli elementi che confermano le proprie simpatie e tesi; uno degli stratagemmi è proprio questo ragionamento: la storia si scrive sui documenti, non sulle opinioni; le interpretazioni non sono libere congetture, ma devono appoggiarsi su concatenazioni logiche ferree;
    si. questa è la mente umana. l'oggettività è un postulato, una statistica. insomma non esiste. perciò ti dicevo che è la politica a decidere che cosa è reale e cosa non lo è. così ti ripeto nasce la psichiatria. tra psicosi del dissenso sovietica e mitomania neonazista occidentale non credo corra molta differenza, almeno a livello funzionale.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    Pisanò non era uno storico; Nolte sì; non ha certo riabilitato il Nazismo, ma affermato che sia stato un movimento reattivo al bolscevismo;

    quanto a quella che chiami "percezione negativa", c'è quel piccolo dettaglio che per cui ogni famiglia europea o americana ha avuto almeno un lutto a causa di quell'esperienza, la quale voleva ripristinare gerarchie umane antecedenti all'egualitarismo delle rivoluzioni americana e francese; cioè l'emancipazione della quasi totalità degli esseri umani in Occidente; mutatis mutandis,
    beh. credo sia a causa dei morti, dei tanti lutti, che in definitiva si decise di fondare la società "ventura" su valori differenti, anzi contrari a quelli per cui si combattè la guerra.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma hai la capacità di rimuovere il sapere diffuso, se contrasta con le tue predilezioni interpretative; ma vale per altri casi;
    io leggo spesso di fan del comunismo sovietico; gente che vive libera, in Occidente; dei cretini; morirebbero di noia dopo appena un'ora di discorso obbligatorio del Piccolo padre Stalin; l'operaio italiano del 47, ignaro delle purghe staliniane poteva essere genuinamente comunista; così come il carbonaio tedesco poteva percepire il nazismo come un aggiornamento della potenza guglielmina; infatti i gerarchi si guardavano bene dal dirgli che avrebbero terminato il nipotino handicappato, o anche che lo avrebbero mandato a gasare gli ebrei, che non andavano in Madagascar;
    le generazioni di oggi non possono;
    senti. posto che la propaganda serve a volgarizzare i principi di una dottrina quando "rema a favore" e a screditarli quando "rema contro" capisci bene il motivo del XX congresso e capisci anche il motivo del processo a norimberga. e capisci anche perché in quel contesto il nazismo propagandava l'uccisione degli handicappati. la nazione era allo stremo axe. c'era la nota inflazione alle stelle, c'era il sentimento anticomunista per il quale si attribuiva la matrice "comunista" persino alle strutture statali, che toglievano soldi ai lavoratori, ecc. misure estreme per casi estremi. le nazioni cc.dd. "democratiche" non avevano fatto di meglio. insomma la politica è a volte più sporca di quanto è umanamente tollerabile...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    oppure sono degli adolescenti non cresciuti, che usano la provocazione del simbolo del male contro il mondo adulto; cioè, non hanno un'idea realmente politica, agibile, tantomeno da loro; ma trasformano il simbolo politico in un accessorio di moda, identitario e trash, trasfigurato, come il satanismo di certi gruppi rock dei 60 - tipo gli Zep con le fisime di Crowley, me ce n'erano diversi altri - o di certi gruppi di metal estremo;
    mah. io di progetti politici, a livello di "soluzioni a problemi" economici sociali e quanto altro ne avrei, come qualunque cittadino consapevole. non sono un punk, non sono un satanista, né ascolto "quel tipo di musica". non capisco la correlazione. pensi davvero che padoa schioppa avesse ragione sui "bamboccioni", cioè sugli ultra trentenni?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    quello che sto cercando di dire, senza giudizi di merito, è che un'ideologia, politica o religiosa che sia, deve essere allineata alla sensibilità mainstream, agibile, presentabile; scendi in strada e la esponi, e la gente ti dice sono d'accordo, oppure no;
    io non sto facendo propaganda politica, la politica attiva non mi interessa, non vado a votare. però ho le mie idee, che derivano dalla mia personale percezione delle appartenenze, in nome delle quali - ti dirò - ho pagato con grande sofferenza, fisica soprattutto ma anche interiore. insomma le vicissitudini "negative" che mi hanno coinvolto hanno fatto nascere dentro di me la convinzione che fosse la mia appartenenza razziale ad aver determinato la mia esclusione sociale. che questo sia una nevrosi è un modo di vederla. altro modo sarebbe pensare alle tante ingiustizie, dovute a ragioni "politiche" lato sensu, che stanno alla base ad es. della "selezione scolastica", che io non condivido affatto. se il fatto che io non abbia agganci politici, né un patrimonio di qualche milione di euro, deve per forza di cose pregiudicare la mia formazione culturale, beh allora non ci sto. allora vuol dire che c'è qualcosa che non va. se vuoi ti spiego meglio in pvt...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma se tu vai in giro a parlare di razza o di comunismo sovietico, o dici che il separato deve restare casto a vita, la gente ti guarda come un matto, perché la sensibilità diffusa ha elaborato altro, anche inconsapevolmente; non la legge come un'idea politica, ma come il desiderio di attirare l'attenzione con l'eccentricità, o con altre motivazioni improprie - cioè, non realmente dirette a perseguire quell'obiettivo - e lo studioso colloca questi usi nell'ambito della seconda o, più probabilmente, terza o quarta mano, rielaborazioni di esperienza in contesti diversi.
    axe. quello che pensa la massa ho imparato a obliterarlo. non mi interessa. se qualcuno, almeno nella "capitale" esprime la propria opinione è per rompere le palle al primo sfigato che incontra. io lo ero uno sfigato, ma non adesso. e come me tanti. se io fossi comunista ti direi che dovrebbe essere lo stato a garantire i diritti delle persone. qualunque sia la loro appartenenza sociale e il loro potere economico. se fossi nazista ti direi che la selezione va fatta in base non al reddito ma a quanto si possiede interiormente, a livello di capacità di pensiero, astrazione, memoria, capacità di accumulare sapere ecc. e ti assicuro che per quante ne ho passate avrei potuto anche rimetterci la pelle. altri non ce l'hanno fatta axe. e non è giusto. per questo, almeno a livello di intenti, magari anche non attuati, preferisco le "dittature" alla democrazia. dice: perché sputi nel piatto dove mangi, cioè perché ce l'hai con la democrazia italiana, che pure è la tua patria? e io risponderei che è perché l'occidente è un leviatano che divora i suoi figli migliori in ossequio all'omologazione collettiva. al rimbecillimento generale che giova all'umore, ai privilegi e al portafoglio di pochi...che in circostanze ottimali non sarebbero in grado neanche di "allacciarmi le stringhe".
    Ultima modifica di sandor; 10-06-2019 alle 22:00

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