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Discussione: A proposito di carsimi...

  1. #901
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    Sì,l'avevo sentita, quindii preti diocesani possono andare a gozzovigliare come vogliono, basta che non si sposino?
    Suppongo che siano esortati alla castità (dal momento che la sessualità fuori dal matrimonio non è vista di buon occhio), ma senza voto, se "cedono" c'è sempre il pentimento e la confessione.
    Ovviamente sarebbe meglio non dare scandalo pubblico

  2. #902
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    Nella normativa cattolica pero' il celibato implica la castita' vista l'ampia gamma di peccati mortali di tipo sessuale previsti.

  3. #903
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Nella normativa cattolica pero' il celibato implica la castita' vista l'ampia gamma di peccati mortali di tipo sessuale previsti.
    Il sesso fuori dal matrimonio o la masturbazione non mi risultano essere peccati mortali (ma magari mi sbaglio), comunque ripeto che c'è il pentimento e la confessione

  4. #904
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    Eh no, peccati mortali di fornicazione e desiderio di donna d'altri.
    Poi che i ministri soprassiedono, facendo perdere il senso del peccato, per non far scappare tutti e' un'altra storia.
    Considera che il sesso fuori dal matrimonio religioso e' pubblico concubinaggio, anche se i tempi li costringono ad abbozzare.

  5. #905
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Il sesso fuori dal matrimonio o la masturbazione non mi risultano essere peccati mortali (ma magari mi sbaglio), comunque ripeto che c'è il pentimento e la confessione
    @Breakthu.

    No, sono peccati mortali, certo c'è la confessione, il pentimento non so, lo fanno perchè provano piacere a farlo. Anche per i frati c'è il pentimento.E queste monache con chi vanno? Con i seminaristi? Dovrebbero essere organizzati anche in tal senso, noai, ma non andranno a scandagliare, glielo hai messo solo davanti, dietro, in bocca o altrove ?

  6. #906
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Eh no, peccati mortali di fornicazione e desiderio di donna d'altri.
    Poi che i ministri soprassiedono, facendo perdere il senso del peccato, per non far scappare tutti e' un'altra storia.
    Considera che il sesso fuori dal matrimonio religioso e' pubblico concubinaggio, anche se i tempi li costringono ad abbozzare.
    Non so che risponderti, secondo dottrina rigida è peccato mortale tutto quello che infrange i dieci comandamenti, quindi anche la masturbazione o il concubinaggio, per certo so che i preti non sono tenuti a fare voto di castità.

  7. #907
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    @Breakthu.

    No, sono peccati mortali, certo c'è la confessione, il pentimento non so, lo fanno perchè provano piacere a farlo. Anche per i frati c'è il pentimento.E queste monache con chi vanno? Con i seminaristi? Dovrebbero essere organizzati anche in tal senso, noai, ma non andranno a scandagliare, glielo hai messo solo davanti, dietro, in bocca o altrove ?

    Il voto è un impegno preso direttamente con la divinità, teoricamente, se uno crede veramente non prende certe iniziative alla leggera.
    Se poi è tutta una finta allora è un altro discorso.

  8. #908
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Pazza, era diventata insignificante Babilonia. Credi almeno a Plinio il Vecchio. Per favore.
    Su Pietro ti ho citato e postato le fonti storiche. Poi, certo, ognuno può accoglierle o confutarle, ma tali rimangono. E di certo non s'inventa niente.
    Quali fonti storiche?
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  9. #909
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    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Era scomparsa la civiltà babilonese, non Babilonia. Pietro vi si recò perché doveva fare apostolato in Oriente, mentre Paolo lo avrebbe fatto in Occidente. E' inutile che ti agiti: non esiste una sola testimonianza dei primi due secoli d.C. che collochi Pietro a Roma, mentre ne esistono di indirette che indicano il contrario.
    p.s. A proposito, a Babilonia ci ha soggiornato anche l'imperatore Traiano nel 116 d. C. Vedi un po' tu quanto era distrutta.
    @ Pazza.
    Che San Pietro non sia stato a Roma, si sa. Gli Apostoli erano pochi
    e non potevano andare tutti nello stesso posto. Quanto a Babilonia, non so,
    anche Ninive veniva chiamata Babilonia, questa radice pre-israelitica bab-el
    ( il dio pre-israelitico, un demone, insomma) veniva usata per caratteriz-
    zare molte città. Che civiltà babilonese fosse rimasta, non so, stazionavano
    li' Assiri e Babilonesi, certo, anche Roma decadde e nei Fori, chiamati Campo
    Vaccino, c'erano le pecore. Io penso che là, ove sogeva Babilonia, non c'era pratica-
    mente nulla, gli scavi del 1930 da parte del Pergamonmuseum di Berlino del 1930,
    salvarono la Porta di Isthar e molte altre divinità babilonesi, come il serpente sacro,
    il drago con la testa di serpente,
    ecc, ecc.Tutto è stato ricostruito nel museo. Pietro passò lì, sicuramente, trovò
    rovine, poi non sappiamo dove finì il suo viaggio.
    Ciao.

  10. #910
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    @ Pazza.
    Che San Pietro non sia stato a Roma, si sa. Gli Apostoli erano pochi
    e non potevano andare tutti nello stesso posto. Quanto a Babilonia, non so,
    anche Ninive veniva chiamata Babilonia, questa radice pre-israelitica bab-el
    ( il dio pre-israelitico, un demone, insomma) veniva usata per caratteriz-
    zare molte città. Che civiltà babilonese fosse rimasta, non so, stazionavano
    li' Assiri e Babilonesi, certo, anche Roma decadde e nei Fori, chiamati Campo
    Vaccino, c'erano le pecore. Io penso che là, ove sogeva Babilonia, non c'era pratica-
    mente nulla, gli scavi del 1930 da parte del Pergamonmuseum di Berlino del 1930,
    salvarono la Porta di Isthar e molte altre divinità babilonesi, come il serpente sacro,
    il drago con la testa di serpente,
    ecc, ecc.Tutto è stato ricostruito nel museo. Pietro passò lì, sicuramente, trovò
    rovine, poi non sappiamo dove finì il suo viaggio.
    Ciao.
    Cono confonde la caduta dell'impero babilonese con Babilonia. E' documentato che ancora nel 116 d. C. l'imperatore Traiano vi soggiornò qualche mese e quindi non poteva essere quell'ammasso di rovine d cui vaneggia il nostro amico, e che, nel I secolo a. C. (non mi ricordo l'anno e non ho voglia di cercarlo) era stata conquistata dai Parti, che poi la rioccuparono quando Traiano se ne andò. Avrebbero occupato i Parti un ammasso di rovine? La cosa più probabile è che fosse stata ricostruita nelle vicinanze dell'antica capitale (da qui i ruderi di cui parla Plinio) ma che nel I secolo dopo Cristo esistesse una città chiamata Babilonia è fuori discussione.
    Ultima modifica di Pazza_di_Acerra; 19-06-2019 alle 12:52
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  11. #911
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    --- Il sesso fuori dal matrimonio o la masturbazione non mi risultano essere peccati mortali (ma magari mi sbaglio), comunque ripeto che c'è il pentimento e la confessione -

    Questo ti potrebbe interessare.. è la dottrina della santa ekklesia riguardo la mastrurbazione (peccato gravissimo !) -

    Catechismo _ La vocazione alla castità / paragrafo 2352:


    Per masturbazione si deve intendere l'eccitazione volontaria degli organi genitali, al fine di trarne un piacere venereo. “Sia il magistero della Chiesa - nella linea di una tradizione costante - sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione è un atto intrinsecamente e gravemente disordinato”. “


    link della santa ekklesia :

    http://www.vatican.va/archive/ITA0014/_P84.HTM

  12. #912
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    I preti non fanno voto di castità, o meglio, se vogliono lo fanno se non vogliono no, l'ordinazione a sacerdote non prevede l'obbligo del voto di castità, solo l'obbligo di celibato.
    stabilito per gradi, tra il X° e l'XII° sec.;
    peraltro, è noto che la norma serviva solamente alla Chiesa per incamerare i beni del clero, tra cui figuravano molti possidenti e aristocratici, i quali così non potevano avere eredi legittimi, anche se avevano abitualmente "perpetue" ed amanti, figli, che però figuravano come bastardi, inabilitati nelle linee successorie, di alto lignaggio come in quelle contadine;

    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Quali fonti storiche?
    queste:
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Conviene scriverla con la "S" maiuscola, la Storia: Poichè non mente mai, Lilia.

    Pietro arrivò a Roma durante il regno di Claudio,
    più precisamente nel secondo anno di regno, l'anno 42 (Eusebio, HE 2,14,6, con
    il Chronicon ad loc,
    scritto quasi tre secoli dopo, da un vescovo di quella chiesa, con tutto l'interesse ad avvalorare quella tesi

    e Girolamo, De viris illustribus 1, dove egli è il «soprintendente»
    o episkopos per venticinque anni, cioè fino alla sua morte sotto Nerone) (32).
    qui invece sono quattro i secoli dopo
    Questo
    fatto è confermato dal Catalogus Liberianus, del quarto secolo, un elenco di papi
    dall'inizio della diocesi romana fino a papa Liberio (352-66), e dal Liber Pontificalis,
    pubblicato (nella forma conservata) nel sesto secolo (per la maggior parte si basa
    sul Catalogus Liberianus, ma contiene alcune informazioni indipendenti e della varianti
    nei dettagli) (33). Pietro lasciò Gerusalemme subito dopo la fuga dalla prigione nell'anno
    41 o 42.
    e qui siamo alla farsa, visto che il catalogo, sempre posteriore di secoli e redatto dagli interessati a descrivere Pietro a Roma, è pure pieno di errori materiali, con Cleto citato due volte, la seconda come Anacleto - compri due papi al prezzo di uno - oppure Clemente, ordinato vescovo - nei documenti ufficiali - sedici anni dopo la sua morte riportata nel Catalogus, che sbaglia anche sui papi più recenti;

    queste per Cono sono le fonti storiche, a fronte di nulla di contemporaneo a Pietro
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #913
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da esterno Visualizza Messaggio
    Questo ti potrebbe interessare.. è la dottrina della santa ekklesia riguardo la mastrurbazione (peccato gravissimo !) -

    Catechismo _ La vocazione alla castità / paragrafo 2352:


    Per masturbazione si deve intendere l'eccitazione volontaria degli organi genitali, al fine di trarne un piacere venereo. “Sia il magistero della Chiesa - nella linea di una tradizione costante - sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione è un atto intrinsecamente e gravemente disordinato”. “


    link della santa ekklesia :

    http://www.vatican.va/archive/ITA0014/_P84.HTM
    Grazie.
    Con l'occasione ho cercato la definizione di peccati mortali.

  14. #914
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    stabilito per gradi, tra il X° e l'XII° sec.;
    peraltro, è noto che la norma serviva solamente alla Chiesa per incamerare i beni del clero, tra cui figuravano molti possidenti e aristocratici, i quali così non potevano avere eredi legittimi, anche se avevano abitualmente "perpetue" ed amanti, figli, che però figuravano come bastardi, inabilitati nelle linee successorie, di alto lignaggio come in quelle contadine;


    queste:

    scritto quasi tre secoli dopo, da un vescovo di quella chiesa, con tutto l'interesse ad avvalorare quella tesi


    qui invece sono quattro i secoli dopo

    e qui siamo alla farsa, visto che il catalogo, sempre posteriore di secoli e redatto dagli interessati a descrivere Pietro a Roma, è pure pieno di errori materiali, con Cleto citato due volte, la seconda come Anacleto - compri due papi al prezzo di uno - oppure Clemente, ordinato vescovo - nei documenti ufficiali - sedici anni dopo la sua morte riportata nel Catalogus, che sbaglia anche sui papi più recenti;

    queste per Cono sono le fonti storiche, a fronte di nulla di contemporaneo a Pietro
    Hai dimenticato la fonte migliore:
    "Il testo che più autorevolmente ci informa del martirio di Pietro a Roma è la prima epistola di san Clemente romano ai Corinzi, datata generalmente intorno al 96 d.C. Le parole di Clemente, a loro volta, non possono andare disgiunte da un celebre passo degli «Annales» di Tacito XV, 38-45, in cui lo storico parla del famoso incendio scatenatosi a Roma nella notte fra il 18 e il 19 luglio del 64 e delle sue conseguenze" (Cono)
    La fonte più autorevole è sparita dopo la mia replica:
    Ecco il passo di Clemente che citi come "prova":
    "Ma lasciando gli esempi antichi, veniamo agli atleti vicinissimi a noi e prendiamo gli esempi validi della nostra epoca. Per invidia e per gelosia le più grandi e giuste colonne furono perseguitate e lottarono sino alla morte. Prendiamo i buoni apostoli. Pietro per l’ingiusta invidia non una o due, ma molte fatiche sopportò, e così col martirio raggiunse il posto della gloria. Per invidia e discordia Paolo mostrò il premio della pazienza. Per sette volte portando catene, esiliato, lapidato, fattosi araldo nell’oriente e nell’occidente, ebbe la nobile fama della fede.
    Dopo aver predicato la giustizia a tutto il mondo, giunto al confine dell’occidente e resa testimonianza davanti alle autorità, lasciò il mondo e raggiunse il luogo santo, divenendo il più grande modello di pazienza”.
    Mi puoi indicare in quale punto è nominata Roma?

    E' superfluo aggiungere che negli Annali Tacito non cita Pietro neanche di striscio
    Ultima modifica di Pazza_di_Acerra; 19-06-2019 alle 15:41
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  15. #915
    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio

    E' superfluo aggiungere che negli Annali Tacito non cita Pietro neanche di striscio
    Mi ero interdetto di intervento, perché (lo immaginate facilmente) sono ignorante in storia (maiuscola o minuscola, a scelta): l'ho studiata (si fa per dire) al liceo con lo stesso prof mezzo matto di filosofia e poi ho letto qualche libro. Ma qui posso fare un'osservazione, anzi due.Di carattere generale, quindi, lecite (nel senso che non sono prive di logica. Dire qualcosa premettendo di essere incompetente sarebbe pittosto contradittorio, se non idiota))
    La prima: assenza di prova non significa prova di assenza. La seconda: Tacito é uno storico di Roma, della Roma Imperiale.Non ti parla né degli scippi al Foro, né del capo-tifoso del Testaccio, né dei capi-setta religiosi che data la tolleranza politica dei romani in materia, abbondavano. Non fa cenno di alcun "papa" di nessuna delle molteplici religioni importate e tollerate. Quindi, le altre religioni non avevano alcun capoi/sciamano/papa/profeta a Roma?
    Possibile, ma poco credibile.
    E' la mia modesta opinione sulla "logica" della materia.

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