stabilito per gradi, tra il X° e l'XII° sec.;
peraltro, è noto che la norma serviva solamente alla Chiesa per incamerare i beni del clero, tra cui figuravano molti possidenti e aristocratici, i quali così non potevano avere eredi legittimi, anche se avevano abitualmente "perpetue" ed amanti, figli, che però figuravano come bastardi, inabilitati nelle linee successorie, di alto lignaggio come in quelle contadine;
queste:
scritto quasi tre secoli dopo, da un vescovo di quella chiesa, con tutto l'interesse ad avvalorare quella tesi![]()
qui invece sono quattro i secoli dopoe Girolamo, De viris illustribus 1, dove egli è il «soprintendente»
o episkopos per venticinque anni, cioè fino alla sua morte sotto Nerone) (32).
e qui siamo alla farsa, visto che il catalogo, sempre posteriore di secoli e redatto dagli interessati a descrivere Pietro a Roma, è pure pieno di errori materiali, con Cleto citato due volte, la seconda come Anacleto - compri due papi al prezzo di unoQuesto
fatto è confermato dal Catalogus Liberianus, del quarto secolo, un elenco di papi
dall'inizio della diocesi romana fino a papa Liberio (352-66), e dal Liber Pontificalis,
pubblicato (nella forma conservata) nel sesto secolo (per la maggior parte si basa
sul Catalogus Liberianus, ma contiene alcune informazioni indipendenti e della varianti
nei dettagli) (33). Pietro lasciò Gerusalemme subito dopo la fuga dalla prigione nell'anno
41 o 42.- oppure Clemente, ordinato vescovo - nei documenti ufficiali - sedici anni dopo la sua morte riportata nel Catalogus, che sbaglia anche sui papi più recenti;
queste per Cono sono le fonti storiche, a fronte di nulla di contemporaneo a Pietro![]()







- oppure Clemente, ordinato vescovo - nei documenti ufficiali - sedici anni dopo la sua morte riportata nel Catalogus, che sbaglia anche sui papi più recenti;
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