Assolutamente d'accordo col giudice di Trieste: in un tribunale non si può pensare di essere a casa e di fare quel cavolo che si vuole e magari esprimersi allo stesso modo.
Condivido assolutamente. E' una questione di rispetto per il luogo in cui ci si trova, per la gente che ci sta attorno.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .