Citazione Originariamente Scritto da Jerda Visualizza Messaggio
Forse non sarà un "ti amo" maturo, ma chi lo dice dopo due mesi di solito è convinto, mi sei passata da una situazione dove dopo tre settimane uno dice "ti amo" e poi la lascia (così suppongo se lei piangeva) a dirsi "ti amo" dopo due mesi, magari senza poi lasciarsi. Quello lo fanno in molti. Se sono intelligenti si astengono dall'esprimerlo prematuramente, ma magari già lo sentono. L'innamoramento è strano, non siamo mai del tutto rodati a nuovi innamoramenti, si è sempre principianti.
mah...
se si andasse ad osservare la realtà storica si vedrebbe chiaramente che quella dell'amore romantico, che a noi sembra una circostanza "naturale", in realtà è una costruzione ideologica, popolare negli ultimi due secoli, perché con l'uguaglianza si è sostituita ad altre;

in fondo, è il grande fraintendimento nel quale il "popolo" emula uno stato di libertà che imputa erroneamente alle élites, osservandone i costumi - narrati e imbellettati dalla letteratura varia, da quella "alta" ai giornaletti di gossip; costumi che in realtà sono molto, e dichiaratamente, diversi: Giovanni Agnelli, ad un intervistatore: innamorato ? raramente mi accadeva a 20 anni, si figuri oggi...

con quelle formule di dichiarazione d'amore si inscena un copione che si vorrebbe per la propria vita, mancando di strumenti per orientarla ad un senso concreto, basato sulla realtà; insomma, una droga, un fumogeno che impedisce di vedere le circostanze meschine e opprimenti di una condizione esistenziale, illudendo di possedere una ricetta, uno status diverso da quello reale, inaccettabile;

quando l'uguaglianza ha posto tutti alla pari, con questa opportunità si sono messi a nudo i limiti dell'individuo, che prima aveva identità e ruolo gerarchico;
ma l'autodeterminazione deve comunque trovare un codice di ciò che è desiderabile, e la massa, non potendo desiderare generalmente altro, lo cerca nel romanticismo;
questa cosa si osserva chiaramente nella - altrimenti inspiegabile - rimozione di elementari considerazioni dell'esperienza e della valutazione razionale di circostanze, anche elementari, quando si parla di amore, coppia, ecc... con una regressione di razionalità anche da parte delle persone più smaliziate e adulte.