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Opinionista
In quella parte di cuore
Il suo sorriso era un atto di pace
con le brutture della vita,
un tagliente dolore che
annebbiava la mia intelligenza,
colorando il mio sangue fino a farne
inchiostro per le partiture stonate
che scandirono il ritmo dissonante
della mia esistenza.
Il sapore di quei suoi baci
non mi abbandonò per molti giorni
e riempì di fantasmi disperati le mie notti,
una ferita sulla pelle,
una bruciatura,
un marchio a fuoco
E chiudendo gli occhi
ricordavo le mie mani sul suo viso
e le punte delle sue dita
mentre sfioravano le mie labbra
in una danza scandita dal ritmo tribale
del mio cuore intorpidito.
SI! Vivrò in eterno,
in quella parte di cuore
che ti ho donato per sempre
(Giovanni Scafoglio)
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