Avevo sedici anni (!) e ci sono arrivato in autostop (!). Allora era possibile. Si dormiva con il sacco a pelo negli “sleep in”, dei capannoni dismessi con un minimo di organizzazione. Il mattino alle otto entrava un tipo con il cilindro e una giacca rossa e suonava la tromba. Non c’erano scuse, si arrotolava il sacco a pelo, la toeletta necessaria e poi fuori, a scoprire la città. Sosta a piazza Damm, seduti sugli scalini. Pranzo e cena a patatine fritte con la majonese e poi la sera tutti al Melkweg o al Paradiso, chissà se esistono ancora! Soprattutto al Melkweg un ambiente surreale, tre film proiettati contemporaneamente su tre pareti, ma nella stessa stanza con baldacchini ai lati. Musica impossibile da rompere i timpani, un fumo da tagliare con il coltello.
Mai entrato in un museo, mai mangiato in un ristorante...
Vabbeh, sedici anni e in giro per l’Europa in autostop, non puoi pretendere...
😅