Appoggiato col gomito al bancone zincato, la bottiglia del gin pronta al "vuota il bicchier che é pieno, riempi il bicchier che é vuoto: non lo lasciar mai pieno, non lo lasciar mai vuoto" (come diceva il poeta),mi godo gli ultimi momenti di pace prima del rush degli aperitivi. Il tavolino riservato, dalla tovaglia ricamata col vasetto di violette sempre fresche, é occupato e tra non molto la folla vociante avida di stuzzichini e bollicine occuperà ogni angolo disponibile...."Bar Amazzonia"? perché no? "Pentesilea 's bar"? No... troppo saccente e classicheggiante....Anche se vedrei bene Dark alla testa della dozzina di bevitrici affezionate...andiamo, và....
Il giro di prosecco é mio
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