Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
Io ti sto parlando del Vangelo di 2000 anni fa, non del secondo avvento di Cristo.
Dopo la risurrezione, Gesù apparve sul continente americano e insegnò il Vangelo agli ebrei discendenti di quelli fuggiti da Gerusalemme su ordine di Dio attorno al 600 a.C.

Io dico che c'è almeno una terza ipotesi: gran parte del contenuto delle lettere di Paolo fu ispirato da Dio, ma alcune parti possono contenere sue opinioni personali o, comunque, ciò che aveva capito del messaggio di Gesù.

Non bisogna dimenticare che Gesù stesso disse: "Vengo presto." "Non assopitevi." "Non passerà questa generazione prima che tutto ciò sia accaduto."
Prese alla lettera queste parole portarono a credere a un ritorno molto ravvicinato. Ma Gesù non si riferiva alla generazione di uomini e donne con cui parlava, ma alla generazione adamitica. Come potevano allora pensare a una simile interpretazione?
Quindi Paolo non fu un visionario esaltato e se disse qualcosa di non corretto, fu per ignoranza della realtà.
Io propendo, invece, per una quarta ipotesi.
Nei primi 3 secoli della storia del cristianesimo c'erano almeno una decina di vangeli.
Solo 3 di questi vangeli, concordemente alle lettere di Paolo, parlano dell'imminente ritorno di Gesù in Terra, con istaurazione del Regno e il giudizio imminente (imminente ai tempi di Paolo...cioè 2000 anni fa). E sono i cosiddetti vangeli sinottici (Marco, Luca, Matteo).
Io penso che Marco, Luca, Matteo (gli autori non sono loro...sono stati attribuiti a loro un paio di secoli dopo che sono stati scritti) appartenevano alla cerchia di Paolo e abbiano scritto i loro vangeli rifacendosi alla dottrina di Paolo, mettendo in bocca a Gesù parole non sue, ma che erano nella testa degli autori.

La prova provata è il vangelo di Giovanni (scritto intorno al 100dc...circa 30 anni dopo gli altri e quando ormai Paolo era già morto da un pezzo ed erano morti anche tutti quelli che credevano al ritorno imminente di Gesù).
Nel vangelo di Giovanni, infatti, sparisce del tutto il concetto del ritorno imminente di Gesù. Il giudizio finale viene spostato in una imprecisata "fine dei tempi", e il Regno di Dio che Paolo pensava dovesse essere instaurato qui sulla Terra da Gesù-Messia, venne sopsato nel'aldilà dopo la morte.

Il vangelo di Giovanni racconta una "parola di Dio" ben diversa dagli altri 3 sinottici (che furono scritti quando ancora le idee di Paolo erano ritenute valide). E venne scritto proprio per rispondere alla delusione che nacque nel constatare che il ritorno imminente di Gesù non ci fu. Et voilà. L'autore del vangelo di Giovanni spostò il Regno (che Paolo aveva teorizzato qui sulla Terra con la seconda venuta del Messia) nell'aldilà dopo la morte. Una azione di restyling dovuta al fatto che Gesù non si era fatto vedere come, invece, Paolo aveva promesso .

Tutto questo senza considerare gli altri 6 vangeli "non canonici" che raccontano "parole di dio" ancora diverse (vedi gnosticismo).

Vabbè. C'est la vie.