fai fatica perché non leggi o non rifletti e rispondi a frasi fatte;
io ho scritto che mi sta bene qualsiasi cosa tu sostenga, sulla base delle Scritture;
ma se tu indichi la Natura quale sistema che esprime autonomamente i valori, ti ritrovi a sostenere un sistema della sopraffazione, delle malattie che selezionano, dove sopravvive il più forte e non c'è quella pietà evangelica che ti piace tanto sottolineare; è Nietzsche, non Padre Kolbe;
quando invochi la naturalità, dovresti sentirti in imbarazzo, come cattolico; magari non lo sei, perché non ti curi delle idee che esponi, o semplicemente ne ignori il senso;
il Vangelo è l'opposto della natura; esorta a comportamenti che sono l'opposto di quelli naturali; se tu santifichi la natura - e non l'idea di vita evangelica, che è altra cosa - nella legge di natura stai santificando la sopraffazione come legittima, la malattia come sacra: in natura non si fanno trapianti o trasfusioni di sangue; se ti ammali, vuol dire che Dio vuole così e non devi interferire; se lo fai, non è più alla legge di natura che guardi, e a me va bene;
purché non invochi quella a norma quando ti fa comodo;
se quel TUTTO era perfetto alla creazione, vuol dire che anche il peccato che si sarebbe prodotto fa parte di quella perfezione, quindi non si capisce la necessità di riportare una perfezione in un creato degradato non si sa come;
perché nel momento in cui attribuisci all'uomo libero e alla tentazione il peccato, stai implicando un soggetto e delle circostanze contrarie al volere di Dio ma sorte da quello stesso volere, onnipotente e presciente;
cioè, ci vieni a raccontare di un dio onnipotente e presciente che crea Adamo, sapendo dal primo istante che quello avrebbe disobbedito, e gli mette tra i piedi l'alberello e il serpente; poi ti lamenti che la società è apostata...
oeh, bada: io non ti sto dicendo niente di contrario al tuo credere, o a quello di altri, di qualsiasi fede;
sto solo dicendo a chi predica qui che almeno organizzi il proprio pensiero e le proprie tesi in una forma che abbia una sua parvenza logica e un suo senso, un costrutto decoroso che almeno non faccia a pugni con una logica elementare, anche solo dei sentimenti.







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