Originariamente Scritto da
xmanx
Non bisogna mai confondere la "descrizione della verità" con la "ricerca della verità".
Per quanto riguarda la "descrizione della verità" nel mio 3d sulla Mente cosmica riporto delle fonti. Ma solo per destare o risvegliare una curiosità.
Lo scopo NON è quello di dire: "Le cose stanno così, così e così e quindi dovete credere in A, B e C e fare questo, questo e questo".
Questo lo fanno i guru e le religioni.
Lo scopo delle fonti non è fornire un "credo" o una "fede".
Lo scopo è quello di destare o risvegliare una curiosità.
Perchè questo?
Perchè la ricerca spirituale (o la ricerca della verità) è un percorso personale e nessuno può fare questo viaggio per te (o per me o per chiunque).
Per tornare alla metafora della Caverna di Platone (o di Matrix) è chiaro che chi sta fuori dalla caverna cerca di descrivere la realtà che ha visto fuori....ma non perchè pretenda di convertire quelli che stanno dentro. Convertire quelli che stanno dentro non ha alcun senso.
Infatti...per chi sta dentro la Caverna di Platone, "credere" (o aver "fede") in ciò che gli viene raccontato da chi è fuori la caverna non ha alcuna importanza. Perchè sempre dentro la caverna stanno.
Credere in ciò che gli viene detto non cambia nulla. Non cambia la loro situazione. Perchè sempre dentro la caverna stanno.
E lo sa bene anche chi è fuori la caverna e "descrive la verità" a quelli che stanno dentro.
La descrive non per convertire o per fare proselitismo. Non per fare il guru. Ma la descrive per cercare di suscitare una curiosità.
Quindi...lo scopo di "descrivere la verità" (raccontare ciò che sta fuori la Caverna) è quello di destare una curiosità...per fare in modo che il tizio che sta dentro la caverna cerchi l'uscita e vada lui direttamente a vedere cosa c'è fuori la caverna.
Lo scopo di "descrivere la verità" è quello di fare in modo che chi sta dentro la caverna inizi a "cercare la verità".
Il problema è che chi sta dentro la caverna non sa di essere dentro una caverna. Non sa che c'è un "fuori" la caverna. Perchè per lui il mondo è tutto e solo quello che vede dentro la caverna (lo spazio-tempo, la nascita e la morte, il dolore e la gioia, il sesso e il desiderio, il "caso"...o il "caos", il non-senso, Gesù e la madonna che gli parlano, il budda che gli parla, le canne
e chi più ne ha più ne metta).
Questo è il messaggio dei fratelli Wachowski e delle fonti che riporto nel mio 3d.
E io le riporto nel forum per far circolare idee e per confrontarmi su questi temi.
Il punto di partenza è chiaro (ed è una verità oggettiva...o scientifica): quella che noi chiamiamo realtà è una "realtà virtuale" creata dal nostro cervello (e dai sensi). In questa "realtà virtuale" noi siamo inseriti da quando ci svegliamo a quando andiamo a dormire. Il nostro cervello ci fa stare dentro la Caverna di Platone (o dentro Matrix o dentro il "videogame" che noi chiamiamo realtà). In questa Caverna noi ci costruiamo le nostre fedi e credenze (chi è ateo, chi cristiano, chi musulmano, chi indù, chi agnostico e chi si fa semplicemente i cazzi suoi
) e ci scanniamo l'un l'altro per le nostre fedi e le nostre visioni del mondo.
Le fonti che io riporto ci dicono: "Ehi...guardate che c'è un'altra realtà (il fuori dalla caverna) al di là di quella costruita dal nostro cervello."
Ma...."Nessuno può dirti che cos'è Matrix...dovrai scoprirlo con i tuoi occhi"....e puoi scoprirlo solo se esci da Matrix (o se esci dalla caverna).
E quindi le fonti non vogliono proporre una "verità" o una fede o una credenza, ma sono solo un invito per cercare di destare in noi la curiosità di cercare il sentiero per uscire dalla caverna.
Questa è la ricerca spirituale.
Dopodichè...come ho già detto, io mi limito a riportare queste idee....a far circolare queste idee. E a confrontarmi su queste idee.
Che sono idee di persone molto avanti nel lavoro di ricerca spirituale.
Quindi non elargisco nulla perchè non c'è nulla da elargire. E non ho nulla da elargire.
C'è solo da scegliere tra la pillolina rossa e la pillolina blu. Il resto viene di conseguenza.
E ognuno fa questa scelta da solo e unicamente per sè.