Originariamente Scritto da
xmanx
Abramo fu giustificato dalla fede, come sosteneva Paolo?
O fu giustificato dalle opere della Legge, come sosteneva Giacomo?
Due visioni teologiche contrastanti.
Cos'è che "ci giustifica" agli occhi di dio e porta, quindi, alla salvezza? La fede in Gesù (come sosteneva Paolo) o l'osservanza delle opere della Legge (come sosteneva Giacomo)?
Dice, infatti, Paolo nella lettera ai Romani:
[1]Che diremo dunque di Abramo, nostro antenato secondo la carne? [2]Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, certo ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio. [3]Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. [4]A chi lavora, il salario non viene calcolato come un dono, ma come debito; [5]a chi invece non lavora, ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. [6]Così anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere:
[13]Non infatti in virtù della legge fu data ad Abramo o alla sua discendenza la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede; [14]poiché se diventassero eredi coloro che provengono dalla legge, sarebbe resa vana la fede e nulla la promessa.
E gli ribatte Giacomo nella sua lettera:
[21]Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare? [22]Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta [23]e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio. [24]Vedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede.
Qui abbiamo due visioni teologiche diametralmente opposte che si rispecchiano pari pari nei vangeli.
Da una parte ci sono i vangeli di marco-matteo-luca (visione giudaica di Giacomo), dall'altra c'è il vangelo di Giovanni (visione Paolina-ellenistica).
Il bello - o il brutto - è che queste due differenti visioni teologiche NON vengono esposte dagli evangelisti come loro idee, ma gli autori dei vangeli mettono le loro idee in bocca a Gesù e le fanno dire a Gesù.
Così...chi legge marco-matteo-luca sente Gesù che dice: "Si salva chi segue la Legge e compie le opere della Legge".
Chi invece legge Giovanni sente Gesù che dice: "Si salva chi ha fede in me".
E poi arriva il credente di turno che dice: "Gesù ha detto entrambe le cose!"
(ignorando che marco-matteo-luca sono stati scritti tra il 70dc e l'80dc, mentre giovanni è stato scritto intorno al 100dc).
Gli esegeti armonizzano i differenti vangeli come se fossero un unico super-vangelo...e fanno finta (fanno solo finta...perchè la realtà delle cose la sanno benissimo anche se la nascondono) di non capire che i vangeli fanno dire a Gesù cose diverse e contrastanti tra loro perchè quelle sono le idee teologiche dei vari autori che hanno redatto i vangeli e che gli autori stessi hanno messo in bocca a Gesù nei rispettivi vangeli. Idee che sono maturate in tempi diversi....da autori diversi...e da teologie diverse e che gli autori hanno messo in bocca a Gesù per dare autorevolezza alle proprie idee.....in modo che i credenti di tutti i tempi dicessero quello che dicono i credenti di oggi: "Gesù ha detto così......ma ha anche detto cosà ".
E sono ancora molti quelli che sono convinti che le frasi attribuite a Gesù e messe in bocca a Gesù nei vangeli siano state effettivamente dette dal Gesù storico....