Qui l'interpretazione è molto semplice: Gesù parla dei discepoli che Dio gli ha dato o mandato, nel senso che costoro sono arrivati a lui attraverso le sue parole e le sue opere, tutte ispirate da Dio.
Quindi, in primis, è Dio che ha spinto i discepoli a seguire Gesù, ispirando le sue parole e le sue opere.
Gesù non si prende meriti che appartengono a Dio.
Ammesso che ci sia qualcuno che cerchi di seguire (mettere in pratica) ciò che posto, allo stesso modo anch'io non potrei prendermi meriti per questi eventuali seguaci, perché sarebbe la parola di Dio ad averli convinti.
Se è vero che il comportamento di scribi e farisei contestatori al tempo di Gesù fu spregevole, tu e altri in questo forum ne state seguendo pari pari l'esempio. Spaccate un capello in 4 per cercare di mandare tutto all'aria. Vi aggirate tra le Scritture come lupi per cercare appigli di discredito.
Chi ha una fede salda non si lascia certo fuorviare dai lupi...