Io, nella mia testa ce l'ho coerente, ma la sua coerenza è talmente coerente che a prima vista, cioè senza conoscerla a fondo, sembra incoerente.
La fede c'è o non c'è, o "si,si" o "no,no", come diceva e dice ancora Gesù riferito al suo insegnamento e che gli apostoli impararono a capire: è la coerente risposta alla chiamata di Dio-Padre, o il voltafaccia come fece Giuda.
Quello che ho detto avviene nell'ambito cristiano perché Giuda rappresenta la viltà e la menzogna con l'attaccamento al denaro compreso; credimi, nel mondo ce ne sono molti in giro che venderebbero la madre per trenta denari, ma Gesù insegnava che l'amicizia batte ogni affetto, anche domestico.
La coerenza nella persona di Gesù è fondamentale, ci sono tanti modi di intendere il Vangelo ma quello che lascia il segno è uno solo.
Per me Gesù Cristo è essenziale per conoscere Dio, il Dio dell'A.T.; non continuo perché il discorso andrebbe alla lunga.
Il Dio era perfetto ma non erano perfetti gli Israeliti, e Gesù era venuto lì per portare quella perfezione.
Per la fine in croce, per me, l'aspetto politico è una gran stronzata, era un aspetto prettamente religioso fatto passare per politico, Re non era dei Giudei e neanche dei quattro gatti che lo seguivano, ma era re del regno di Dio, e dove tutti possono diventarlo perché il nuovo modo di vedere le cose allineava verso una visione concreta di Dio dato che disse che Dio apprezza ugualmente l'amore verso il prossimo.
A volte penso che se tutti ragionassimo così, magari per libera scelta, il mondo sarebbe perfetto ma a quanto pare io non vedo più neanche la tendenza alla perfezione
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...... o siamo alla vigilia![]()