Sono abbastanza vecchio per ricordare che di "incomunicabilità" si parlava già oltre mezzo secolo fa con i film di Antonioni. Oggi è caduto in disuso il termine ma certamente non la sostanza. Anzi, è assai peggio, perché allora almeno ci si rendeva conto di questo problema, oggi la cosa è talmente normale, con i nuovi mass media, la fretta, l'ottundimento mentale, che non ci si accorge neanche del nostro esserci rinchiusi in una gabbia di vetro...
(Ora devo uscire, ma l'argomento è interessante, al di là di inutili complicazioni mentali).