Originariamente Scritto da
doxa
"Andò ad abitare in una città chiamata
Nazaret, perchè si adempisse il detto
dei profeti: “Sarà chiamato Nazareno".
(Matteo 2,23)
Ciao acerrana.
il nome Nazareno è talmente popolare da essere accolto senza esitazione come la denominazione topografica dove Gesù avrebbe trascorso l’infanzia, l’adolescenza e la giovinezza.
Nel testo originale “Nazoraios”, “Nazoreo” non significa “Nazareno”, in greco Nazarenos, usato da Marco e Luca. Ma entrambe le forme potrebbero rimandare all’aggettivo aramaico “nazraya”, che designava un abitante di Nazrat, cioè Nazaret.
La premessa matteana “Perché si adempisse il detto dei profeti”. Questa frase piaceva all’evangelista, la usò dieci volte per raccordare la figura di Gesù al Primo Testamento.
Da quanto ho letto sono 63 le citazioni vetero testamentarie che Matteo collega alla persona o agli atti o alle parole di Gesù per rivelare il legame tra Cristo e le Scritture ebraiche.
Nell’Antico Testamento il toponimo Nazaret non è citato. Ma i ritrovamenti archeologici in questa località affermano l'esistenza del villaggio al tempo di Jesus.
Nell’antichità era prassi giudaica connettere i testi sacri in modo libero e creativo , soprattutto per assonanza.
Quale potrebbe essere l’allusione biblica evocata attraverso termini dal suono affine alla parola “Nazaret” ? Le risposte degli studiosi sono ramificate. C’è chi pensa a un’assonanza con la parola ebraica nazîr (= separato), da cui “nazireo”: persona “consacrata” a Dio, che s’impegnava in alcuni voti descritti nel sesto capitolo del libro dei Numeri, come l’astinenza da bevande alcoliche e il non tagliarsi i capelli. In questa categoria sono collocati nella Bibbia personaggi come Giovanni Battista (Lc 1, 15), il giudice Sansone (Giudici 13), il profeta Samuele (1Samuele 1,11).
Ma Gesù beveva o no il vino, che è una bevanda alcolica ? Lo bevve in occasione dell’ultima cena ? E alle nozze di Cana ?(Gv 2, 1 – 11)
Tu dici che se Gesù era un nazireo era contiguo agli Zeloti anti romani.
Ma la scoperta effettuata a Qumran nel 1947 dei “manoscritti del Mar Morto” appartenenti ad una comunità monastica degli Esseni, fa ritenere che forse Gesù come ideologia era più vicino a questi.
Alcuni studiosi rimandano, invece, a nezer, il “germoglio” che – secondo il profeta Isaia (11,1) – spunta dal tronco arido della dinastia davidica: questo simbolo diverrà non solo l’emblema, ma quasi il nome simbolico del Messia che il Signore nel libro del profeta Zaccaria chiama «il mio servo Germoglio» (3,8; 6,12).
Altri sentono in quel Nazoreo/Nazareno il ricorrere del verbo nazar, “conservare”, che ha dato origine a un termine (nazûr), il “resto”, con cui Isaia definiva la piccola comunità dei veri fedeli che rimanevano tali anche nel tempo della prova e dei quali Cristo sarebbe il vessillo.
Per le feste torni all’osca Akeru e alla romana “Acerrae” ?