Lally Stott, chi se lo ricorda? Penso solo io, ma ebbe un quarto d'ora di grande notorietà, fra l'altro con questo brano...
Lally Stott, chi se lo ricorda? Penso solo io, ma ebbe un quarto d'ora di grande notorietà, fra l'altro con questo brano...
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
E poi questa, carinissima!
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
E quest'altra, pure deliziosa!
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" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Questa mi ricorda i tempi delle grandi compagnie, dei pomeriggi in sala giochi, delle risate
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
I Wallace Collection non se li ricorda più nessuno, ed è un vero peccato...
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Grandi e dimenticati Wallace Collection, forse perché le iniziali danno W.C. ???
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Mi sentivo sfigato, imbranato, impedito nei rapporti con l'altro sesso...e questo fu allora il mio inno!!!
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Avevo 21 anni...Ero andato ad Aosta sulle ali di un sogno...Lei era bellissima, bellissima e anche un po' pazza. Più che altro depressa. Lavorava in un bar ristorante. L'avevo conosciuta per lettera, non avevo avuto neanche una foto. Quando arrivai non aspettato era una sera triste, pioveva. Arrivato al suo bar trovai chiuso per riposo settimanale... . Dovetti trovare posto presso un albergo. La mattina dopo entrai nel bar, lei era veramente affascinante ma...terribilmente triste, vessata da genitori terribili. In breve, non riuscii a concludere nulla. Dopo poco ripartii, ma mi sentii male in treno...crisi di panico...trovai miracolosamente una gentile signora che mi diede due pasticchette, così riuscii a fare il lungo viaggio. Ad Aosta presso il bar c'era un juke box, si sentiva sempre questa canzone...
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Gianni Morandi e Laura Efrikian...l'Italia del boom economico...la scoperta di un fatuo benessere...ed era ancora l'Italia contadina, ma in cambiamento...
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Questa credo sia la versione originale di un brano conosciutissimo all'epoca della mia fanciullezza...
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Era il 1997, estate. Anni di libertà e fuga. Le prime canne, le prime sbronze, i primi flirt estivi. E questa come colonna sonora: la sentivi dappertutto e in sala giochi facevamo a gara a metterla sul jukebox, che risuonava incessantemente.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Era il 1997, estate. Anni 29 e facevo la spola tra Siracusa e Catania, per andare al lavorare nel villaggio turistico più pazzo del mondo.... con una opel kadet 1.300S a gas, senz'aria condizionata,
vestito in giacca e cravatta... insieme alla mia ragazza (ora mia moglie) e in auto ascoltavo questo stesso gruppo musicale, che mi inebriava, facendomi dimenticare il caldo ed il sudore.
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Bambol utente of the decade