Mi spieghi cosa c'entra?
Il problema della violenza contro le donne è enorme, ed è un problema su cui è necessario sensibilizzare. Questo non toglie niente alla violenza contro gli uomini, di cui sicuramente si parla troppo poco, sebbene non siano mancati ne articoli ne studi sulla cosa. Ma ripeto, cosa c'entra? Qui si parla di violenza contro le donne, punto.
E' come dire che se scrivo un articolo sugli incidenti dovuti allo stato di ebbrezza sbaglio perché non cito gli incidenti dovuti all'uso del cellulare. Non funziona così. Semplicemente in quel momento è di quello che voglio parlare. In un'altra occasione, parlerò di altre casistiche di incidenti. Non è che quando scrivi qualcosa devi includere a 360 gradi ogni aspetto, puoi semplicemente soffermarti su un particolare. Questo era un monologo, dunque una sorta di spettacolo teatrale. Se io con il mio gruppo di teatro scelgo di mettere in scena uno spettacolo che parla ad esempio di malattia mentale, non è che non considero gli altri tipi di malattia perché in quel contesto non ne ho parlato. Semplicemente, ho fatto una scelta.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
no, dark. quando axe deride la meloni che ha ben capito lo "spirito" di quel messaggio, che di fatto "è nichilista" e non di sinistra, non fa che confermare quello che ti dicevo. cioè "artatamente", con "sofismi" e "senza fondamento", quelli cc.dd. "di sinistra" rompono sempre i "cc.dd." ai malmestatori che li dirigono, a loro volta diretti da altri "malmestatori", per sabotare (non un pezzo di artiglieria) la morale "comunemente condivisa". per instillare nel "popolo" sentimenti che in definitiva suscitano sempre le solite "risse verbali" e non solo. ora, non credo che questo tipo di istigazioni abbia altro scopo se non guadagnare qualcosa e magari "fare l'amore e non la guerra". finché è questo il risultato, non c'è problema e auguri agli svergognati. ma quando si superano i limiti, in un contesto nazionale e "internazionale" che è quello che è, allora mi pare "abbastanza" rischioso. insomma è come "giocare d'azzardo". imho.
Io non sono di sinistra, ma non amo entrare nelle sterili polemiche politiche. Io valuto semplicemente i contenuti. Non mi interessa nulla della cornice. La violenza contro le donne è un problema? Si. Bisogna parlarne per sensibilizzare l'opinione pubblica? Si. Del resto non mi importa nulla e me ne guardo bene dal lasciarmi coinvolgere in qualsivoglia strumentalizzazione. Per me una cosa fatta bene è una cosa fatta bene, che arrivi da destra o da sinistra.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Il problema, in questo caso, è che la scelta ricade SEMPRE e SOLO da una parte. C'è un evidente sbilanciamento a presentare SEMPRE e SOLO una faccia della medaglia, la violenza sulla donne, che è un fatto grave e va denunciato...ma non è più grave dell'altra faccia della medaglia, la violenza sugli uomini, che è tenuta costantemente sotto silenzio.
Lo stagista.
Apprendista stregone.
Siamo sempre nel campo delle 100 pertiche. Il problema c'è ed è giusto parlarne. Che ci siano poi anche problemi di cui si parla troppo poco è assolutamente vero. Ma questo non toglie nulla al monologo della Jebreal, che ha giustamente scelto di parlare di una cosa che le stava a cuore e in cui comunque si sentiva coinvolta, vista la storia di sua madre. Probabilmente se avesse avuto un padre vittima di violenza, avrebbe parlato di quello. Uno parla del proprio vissuto, non di quello di altri.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
si, carissima. ma se tu fossi nella testa di chi ha voluto "lei" in quel posto, perché pensi che avrebbe fatto quella "scelta"? un contenuto non vuol dire niente. può piacere o no. e ovviamente sanremo non è l'"actor's studio". se vuoi uno spettacolo "bello" e basta, allora ti scegli la recita a teatro e ci vai. con la tv non funziona allo stesso modo. non è che se parli a mettiamo 9.000.000 di persone puoi dire quello che ti pare solo perché "è bello". devi realizzare che chi guarda sanremo probabilmente fa parte di quel popolo che ai tempi della "sinistra" si pensava avesse "il bisogno" di essere "educato". dato che però quei tempi sono finiti, allora c'è solo il sospetto sul giro d'affari e cioè di consenso, che un messaggio del genere può suscitare. e purtroppo "niente altro".
Questo lo puoi supporre, ma vale per chiunque calchi qualsivoglia palco o studio televisivo di qualsivoglia trasmissione. Non mi interessa, in questo luogo, giudicare quello. Io la televisione non la guardo, non ho guardato neppure il monologo (ma ne ho letto volentieri il contenuto), né men che meno guardo Sanremo. Ma qui nessuno ha parlato di entrare nel merito di quello che fa o non fa la tv. Qui si parla semplicemente di violenza contro le donne.
Se poi per certi uomini è un fastidio parlarne, e preferiscono continuare a nascondere la testa sotto la sabbia... beh, io qualche domandina, se fossi in tali uomini, me la farei.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
si. quello che contestavo è il "tipo di argomentazioni", cioè quando dici che "conta solo il contenuto". pensa ad esempio al flame inverosimile che si è scatenato qui, tra quattro gatti. tu pensa, ovviamente nell'immediato, cosa può succedere, anche davanti a un apparecchio televisivo, nelle famiglie magari anche "interessate".
non vedo la questione del nichilismo;
trovo stupida la Meloni quando fa queste gaffes, vista "da destra", col grande imbarazzo di tante donne di destra in vista che conosco; perché il messaggio che arriva forte e chiaro, e che tu confermi involontariamente, e con te tanti altri, è che è destra nella mentalità comune la sensibilità per i temi civili è quasi del tutto assente o addirittura venata di ostilità;
questo, per un politico di destra che aspiri alla popolarità è piuttosto deleterio, perché associa l'essere di destra all'essere dei buzzurri, trogloditi; e nessuno desidera anche solo apparire come un troglodita, se non in mezzo ad una rissa al bar;
non capisco quale sarebbe 'sta morale "comunemente condivisa", né tutte le considerazioni successive; la morale comunemente condivisa è nella legge; se non è nella legge non è condivisa, ma solo il desiderio o la fantasia che lo sia., non fa che confermare quello che ti dicevo. cioè "artatamente", con "sofismi" e "senza fondamento", quelli cc.dd. "di sinistra" rompono sempre i "cc.dd." ai malmestatori che li dirigono, a loro volta diretti da altri "malmestatori", per sabotare (non un pezzo di artiglieria) la morale "comunemente condivisa"
c'� del lardo in Garfagnana
allora. faccio come se fossi "più giovane dentro". il nichilismo è assenza di valori "condivisi". ora, uno può anche essere "nichilista", cosa per la quale occorre una buona dose di indipendenza "intellettuale". però se sei nichilista è chiaro che non puoi "propagandare" il nichilismo per il fatto stesso che non c'è niente da propagandare. se si mette in scena, davanti a milioni di persone, che magari "nichiliste" non sono, e che magari sono coppie sposate di lavoratori con "bambini", una roba del genere, allora si destabilizza lo spettatore, il quale magari ha dei valori, cioè delle priorità, che magari sono anche prive di "fondamento" nel presente, ma che aiutano ad andare avanti. ora, se tu pretendi che chi ti guarda veda la questione delle violenze nel tuo stesso modo, cioè come una generalizzazione di un dato di fatto "endemico", allora non fai altro che "rinfocolare" il problema. e non è roba da poco, perché come dicevo può suscitare "reazioni" abbastanza violente, o addirittura delle pericolose "epifanie", con tutto ciò che ne consegue.
non ho capito. "gaffe" perché?
no. è il contrario. è sempre il solito "meccanismo". quello di attribuire ad altri i propri difetti e ascriversi il merito dei loro "presunti pregi". o viceversa. col risultato che non ci si "vede chiaro". questo io lo chiamo nichilismo.
no. ci sono una serie di "regole morali", cioè non "scritte", per le quali uomo e donna dovrebbero agire, dato che si parla di "sessualità", possibilmente in maniera "consapevole" e "rispettosa". e reciprocamente. questo "al di là della legge", la quale viene applicata "solo" in caso di "patologia di un rapporto giuridico", quale ad esempio è il rapporto "matrimoniale". ma ovviamente uomini e donne si frequentano anche e soprattutto "indipendentemente" da un riconoscimento "legale". e quindi...
perché l'intendimento della Meloni non è quello di raccogliere consensi tra iper-reazionari o dichiaratamente fascisti, ma in una platea più ampia; non ne faccio una questione di giudizio morale, ma funzionale; se quella sostiene che la questione della violenza sulle donne è "di sinistra", automaticamente si pone - e pone i suoi potenziali sostenitori - su un piano di avulsione dal valore condiviso nella legge; che per una politica di destra è uno scivolone grave;
vuoi un altro esempio di stupida gaffe della Meloni ? eccoti servito:
qualche tempo fa, la pasionaria di Tor Gnoranza se n'è uscita con l'idea: introdurre il reato di tortura ostacola il lavoro delle Forze dell'Ordine
cioè, tu aspiri a governare uno stato di diritto, nel quale peraltro in cronaca emergono gravi episodi di abuso, e ti scappa un concetto che implica l'idea che le FdO dovrebbero poter essere esenti da imputazione se torturano ? geniale proprio...
quella pensa che gli italiani stiano ancora sotto al balcone, e a me sta pure bene, per carità; sono fatti suoi;
ma se vuoi governare devi un minimo renderti conto della realtà e delle sensibilità diffuse; se non altro perché l'elettorato dei tuoi alleati di destra liberale difficilmente può venirti incontro; che è la stessa stupidità del citofono di Salvini; quando mostri la propensione reiterata a farla fuori dal vaso, puoi essere pure tanto simpatica ma non ti invitano più a casa, perché gli altri ospiti non hanno piacere ad andare in un bagno smerdato di fresco ogni volta.
c'� del lardo in Garfagnana
Ma infatti, mia cara, io non ho detto NULLA contro il contenuto del monologo. Non ho detto NULLA contro la Jebreal. Non ho detto NULLA contro l'argomento del monologo.
Ho detto che NON E' SERIO presentare sempre e solo una faccia della medaglia, la violenza sulle donne, e non presentare MAI l'altra faccia della medaglia.
E ho anche detto che presentare SOLO un monologo contro la violenza sulle donne è un modo per diffondere una IDEOLOGIA: la colpevolizzazione del maschio.
Guarda...questa storia mi ha francamente rotto gli zebedei. Non avevo visto quel monologo e sono andato a vederlo ora per farmi una idea ben precisa.
E in quel monologo c'è una COSA GRAVE.
Il mio giudizio è CAMBIATO RADICALMENTE...proprio adesso che sto scrivendo queste righe. Questa pseudo signora VILE E CODARDA mi ha davvero fatto incazzare!
Questa PRESUNTA signora, che non è una signora, ma solo un essere VILE e PRESUNTUOSA a un certo punto dice: "E adesso parlo agli uomini".
Questa donna VILE e PRESUNTUOSA non dice "E adesso parlo agli uomini violenti e repressivi nei confronti delle donne", ma dice "E adesso parlo agli uomini"....come se TUTTI gli uomini fossero REI e COLPEVOLI di non lasciare che le donne siano ciò che vogliono essere. Che poi è ESATTAMENTE IL MESSAGGIO IDEOLOGICO che simili MINCHIATE fatte passare come monologhi "buonisti" vorrebbero propagandare e cioè: TUTTI gli uomini SONO COLPEVOLI e MASCHILISTI e quindi vanno TUTTI educati o ri-educati.
QUESTA E' UNA DELLE TANTE FORME DI VIOLENZA DELLE DONNE NEI CONFRONTI DEL MASCHIO: LA COLPEVOLIZZAZIONE A PRESCINDERE.
Questo è il messaggio della Jebreal: SEI MASCHIO...QUINDI, PER DEFINIZIONE, SEI COLPEVOLE E NON VUOI CHE NOI DONNE POSSIAMO ESSERE QUELLO CHE VOGLIAMO.
Cara Jebreal...torna nella FOGNA dalla quale sei uscita.
E rimanici.
Ultima modifica di xmanx; 06-02-2020 alle 18:51
Lo stagista.
Apprendista stregone.
si. ma tra valore "condiviso" nella legge e "sentimento popolare" c'è differenza. la legge in questione, come certo saprai, nasce negli anni "di piombo" come "pezza" da parte del msi e "conquista" del pci. non è che ci sia da scappare. e ovviamente la meloni è come la pivetti. quest'ultima, come dicono al mio paese, prendeva "ordini" da scalfaro. la meloni dai "suoi elettori", tipo gasparri, ma insomma. e poi come donna mi pare "consapevole".
va bene. però se pensi a tutti i tifosi, mettiamo della "lazio", che con questi slogan "ce campeno", allora ti fai ovviamente "un'idea".
e questo perché "intercetta" un modo di pensare che è una reazione spontanea, da parte di gente "di quella cultura", al "nichilismo" imperante...imho.
"casa comune"?
È quello che penso anch'io, perchè, scusatemi l'espressione, " brucia tanto il culo" parlar di femminicidi e violenza sulle donne quando si sa che è un fenomeno che esiste, confermato quasi quotidianamente dall'informazione e da testimonianze di donne che hanno subito nel corso della vita forme di violenza, e il tema del 3ad è un monologo sull'argomento violenza sulle donne che presumo pochi hanno visto, ascoltato, cercando di sviare l'argomento sulla violenza delle donne?