Citazione Originariamente Scritto da Jerda Visualizza Messaggio
Insomma si citano 200 famiglie che fanno quello che dovrebbero fare tutti i cristiani, a sostegno di che tesi non so, ma nessuno qui pensa, dico pensa, che in riferimento al messaggio di gesù dovrebbero dividere con gli altri i propri beni.
Io davvero mi chiedo come si faccia a essere cristiani e accusare in coscienza chi ha un percorso spirituale personale o in divenire, di crearsi un credo su misura a proprio comodo.

Ma anche se non ci fosse stata questa parabola, non basta amare il prossimo tuo come te stesso per non mangiare bene sapendo che la maggioranza del mondo muore di fame? Anche se non l'avesse detto e lo ha detto (né gesù né gli apostoli avevano beni King, si vede che Gesù aveva chiesto a tutti la stessa cosa, anche a sé stesso... che coincidenza) ma sembra anche regolare entrare a Mediaworld a vedere il nuovo tv o programmare lavori al proprio salotto di questi tempi.

Questi sono quelli che fanno le vittime, dicono di non giudicare quando è lo sport nazionale della loro chiesa, basta che non si rivolga a loro, il giudizio.
Un credo su misura gli altri... ma che bel coraggio.
Io, ti ho citato solo le 200 Famiglie dell'articolo...di quell'incontro col Papa: Ma sai quante ne partono ogni anno, cugino? E solo del Cammino Neocatecumenale? Tantissime!

E’ tempo di "missio ad gentes": Siamo chiamati a essere discepoli - missionari nella quotidianeità e a portare la gioia del Vangelo a tutti gli uomini. Il contesto storico in cui viviamo offre numerose opportunità per continuare a testimoniare con passione e fiducia la tenerezza di Dio per tutti i suoi figli.

Tutti siamo coinvolti pienamente nella missionarietà della Chiesa. E’ la nostra vocazione, la missione consegnata a tutti i cristiani: “Guai a me se non annuncio il Vangelo!” (1Cor 9,16). Tutti discepoli-missionari, promotori di incontro, di dialogo, di condivisione, di solidarietà, di scambio.

L'«andate» è insito nel battesimo, perché gli orizzonti dell'evangelizzazione sono sempre i confini del mondo. Confini che non sempre e non solo si misurano in chilometri percorsi, sono le “periferie esistenziali”:

“Quando la Chiesa è chiusa, si ammala. La Chiesa deve uscire verso le periferie esistenziali” (Papa Francesco).

Ce lo ha ben ricordato e riaffermato anche il IV Convegno missionario nazionale svoltosi a Roma nel 2014. Proprio ai partecipanti al Convegno Papa Francesco ha rivolto un invito:

“Vi chiedo di impegnarvi con passione… Le diverse realtà che voi rappresentate nella Chiesa italiana indicano che lo spirito della missio ad gentes deve diventare lo spirito della missione della Chiesa nel mondo: uscire, ascoltare il grido dei poveri e dei lontani, incontrare tutti e annunciare la gioia del Vangelo”.

http://www.cmv.it/it/cmv/website/app...ssio-ad-gentes