Originariamente Scritto da
axeUgene
ma dove lo vedi questo "usa e getta" ?
si gettano gli oggetti, non le persone; quando una coppia si rompe, anche chi è abbandonato ha comunque se stesso, recupera la sua libertà di fare quel che vuole, di riaccoppiarsi con chi lo vuole di più dell'ex; mica è un oggetto mandato in discarica, eh...
non sarai uno di quegli uomini che quando si sposa pensa di aver acquisito un surrogato della mamma-a-vita, spero...
poi, il papa fa il mestiere suo e deve promuovere quella dottrina, ci mancherebbe; ma io non ho mai "gettato" nessuno, né sono stato "gettato" da nessuno quando si è interrotta una relazione, che è la decisione di comune accordo di stare insieme;
se anche solo uno dei due non vuole, che pregio ci potrà mai essere nel forzarlo a restare ?
per quanto tu possa citare Matteo nella lettera, è davvero surreale attribuire al Gesù dei vangeli l'idea che un coniuge possa anche solo pensare di trattenere l'altro che per suoi motivi non voglia più, in nome della lettera della Legge; avresti un Gesù farisaico;
l'unica lettura possibile - visto il passo precedente - è che quella statuizione si riferisca al ripudio del soggetto forte dell'epoca, l'uomo, nei confronti di quello debole, la donna;
ma in un contesto attuale, di parità, non ha alcun senso evangelico l'idea che un coniuge trattenga l'altro in virtù della legge dell'indissolubilità, perché sarebbe solo sopraffazione dell'interesse egoistico di uno su quello dell'altro; una stupidaggine, di nessun valore morale o sociale;
e la prova è che i due grandi gruppi di confessioni cristiane non cattoliche, protestanti e ortodossi, ammettono il divorzio, si tratta di oltre un miliardo di credenti, più dei cattolici; non una setta marginale.