update: la cassa erano i proventi della questua, consistevano in cibo, qualche oggetto e monete che ricevevano in carità.
Io, ti ho citato solo le 200 Famiglie dell'articolo...di quell'incontro col Papa: Ma sai quante ne partono ogni anno, cugino? E solo del Cammino Neocatecumenale? Tantissime!
E’ tempo di "missio ad gentes": Siamo chiamati a essere discepoli - missionari nella quotidianeità e a portare la gioia del Vangelo a tutti gli uomini. Il contesto storico in cui viviamo offre numerose opportunità per continuare a testimoniare con passione e fiducia la tenerezza di Dio per tutti i suoi figli.
Tutti siamo coinvolti pienamente nella missionarietà della Chiesa. E’ la nostra vocazione, la missione consegnata a tutti i cristiani: “Guai a me se non annuncio il Vangelo!” (1Cor 9,16). Tutti discepoli-missionari, promotori di incontro, di dialogo, di condivisione, di solidarietà, di scambio.
L'«andate» è insito nel battesimo, perché gli orizzonti dell'evangelizzazione sono sempre i confini del mondo. Confini che non sempre e non solo si misurano in chilometri percorsi, sono le “periferie esistenziali”:
“Quando la Chiesa è chiusa, si ammala. La Chiesa deve uscire verso le periferie esistenziali” (Papa Francesco).
Ce lo ha ben ricordato e riaffermato anche il IV Convegno missionario nazionale svoltosi a Roma nel 2014. Proprio ai partecipanti al Convegno Papa Francesco ha rivolto un invito:
“Vi chiedo di impegnarvi con passione… Le diverse realtà che voi rappresentate nella Chiesa italiana indicano che lo spirito della missio ad gentes deve diventare lo spirito della missione della Chiesa nel mondo: uscire, ascoltare il grido dei poveri e dei lontani, incontrare tutti e annunciare la gioia del Vangelo”.
http://www.cmv.it/it/cmv/website/app...ssio-ad-gentes
amate i vostri nemici
Beh, non puoi farlo funzionare a fasi alterne....
il cammello una traduzione falsa;
la cassa una traduzione falsa;
"vendi quello che hai e dàllo ai poveri" invece vale 1:1 facendolo assurgere a norma universale, cosí, per dire che i cristiani dovrebbero vestirsi di stracci e vivere nella polvere...
Aut hic aut nullubi
Ai poveri chi? Ci fai capire per bene il meccanismo di funzionamento di tutto questo lasciare ogni proprio bene a terzi?
Non è che uno parta in tre secondi per andarsene per il mondo se hai la casa, l'auto, i mobili, i vestiti, il conto in banca da depennare dalla propria esistenza, burocrazia e fisco compresi.
Ma poi che senso avrebbe lasciare tutto ad altri e diventare poveri noi stessi? Che tanto i soldi servono lo stesso e se non li hai, te li devono dare gli altri. Una catena di S. Antonio diventa.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Io penso che, come ogni confraternita, il lascito rimanga all'interno per l'autofinanziamento, e dove andrai troverai un'accoglienza già preparata per lo scopo. In compenso farai dei bei salti nella gerarchia interna alla comunità. Vai a catechizzare dove il terreno è vergine, credo che i poveri c'entrino poco.
E' chiaro che se la comunità fallisce allora veramente non sai più dove andare, è anche chiaro che potresti essere facilmente manipolabile, ma per loro l'obbedienza al vertice è una virtù.
Ultima modifica di crepuscolo; 17-02-2020 alle 13:39
C'è solo l'imbarazzo della scelta, oggi come oggi. Sono innumerevoli le organizzazioni (laiche e religiose) che si occupano delle povertà e dei poveri del mondo....
Il Signore chiama e le Persone rispondono. Lasciando proprio tutto.
"Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino!" (Matteo 10)
Una coppia di nostri amici (professore universitario lui, commerciante lei, con 4 figli) sono in Missione in Australia. Vivono lavorando in un allevamento ovino. Perchè? Cosa li ha spinti? Sono improvvisamente impazziti? O davvero hanno sperimentato che Dio esiste? Che Dio non abbandona?
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
MATTEO 6
amate i vostri nemici
Caro cono, cercare il Regno di Dio e la sua giustizia non ha regole affinché sia possibile a tutti, ognuno secondo il proprio talento.
Non è auspicabile per nessuno "fare così", invece io credo sia auspicabile per tutti "essere così" per poi fare, non in tal modo, ma secondo l'spirazione dell'esser così, che apre infinite possibilità al fare.
Tu prendi tutto come una regola misurando poi il prossimo secondo quella regola, in tal modo rinunci fatalmente alla profondità dell'essere fermandoti solamente alla superficie.
Ultima modifica di crepuscolo; 18-02-2020 alle 08:08
Cono raccontala tutta e giusta, restare nel vago non serve.
Parli di famiglie che lasciano tutto, le metti sul piedistallo, ma come funziona tutta la trafila?
Se tu e Cona oggi decideste di fare domanda per essere mandati chissà dove nel mondo, quale sarebbe l'iter per diventare nullatenenti e partire subito dopo?
I tuoi amici per chi allevano pecore in Australia?
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Ma non leggi? E' il Signore, che chiama. E' Lui che prende l'iniziativa. Poi ciascuno risponde o non risponde. Mai il Signore forzerà la mano a qualcuno, Crepuscolo. Mai! Da dove siamo partiti? Dal passo di Marco postato da Jerda: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». Quel giovane ricco non lo fece, molti invece si. Ancora oggi.
amate i vostri nemici
Ahahahahaha non si fa domanda. La Chiesa non è un ufficio di collocamento, Laura. Ho appena detto a Crep che l'iniziativa è sempre di Dio. E' Lui che chiama. Chi vuole e quando vuole.
"Perché una famiglia dovrebbe partire per una missione? Punto Famiglia ne ha parlato con Padre Piero Gheddo, instancabile missionario del PIME (Pontificio istituto missioni estere), pieno di grinta e di energia nonostante i suoi 60 anni di sacerdozio e una vita vissuta in giro per il mondo.
Padre Gheddo ha seguito il cammino di tante famiglie partite in missione durante il suo sacerdozio. La presenza dei missionari nei paesi poveri è per queste popolazioni un segno di speranza, la certezza che c’è qualcuno che condivide in pienezza la loro condizione e lo fa con gratuità di cuore.
Quando poi questa condivisione viene da famiglie che lasciano la loro casa spesso seguiti anche dai figli, la loro presenza suscita stupore e gratitudine. “Ricordo in modo particolare una coppia di sposi di Verona con quattro figli adulti che è partita per la Guinea, in una missione del Pime, il marito era ferroviere e la moglie con qualche anno di meno stava a casa ma sapeva coltivare la terra, l’orto. Quando il marito è andato in pensione a sessant’anni, ha cominciato ad ammalarsi perché si sentiva inutile. Hanno incontrato un missionario del Pime che gli ha proposto di andare con lui in missione e sono partiti. In Africa hanno avviato un’attività agricola, coltivando cipolle, carote, pomodori e anche la frutta, cosa che in questo paese è raro trovare. Sono rimasti un po’ di anni, sei o sette anni, e hanno lasciato una grande testimonianza per la gente del posto. Ricordo anche l’esperienza di una coppia giovane partita per la Cambogia, la moglie era infermiera, hanno lavorato per diversi anni nell’ospedale locale”. Indubbiamente la famiglia missionaria si integra diversamente con la gente del posto, spesso ha una casa molto sobria, problemi quotidiani da affrontare, la loro relazione con le altre famiglie è paritaria e il modo in cui vivono gli affetti, educano i figli, considerano il ruolo della donna, questi gesti legati alla quotidianità sono molto più eloquenti di mille parole. Inoltre nei paesi dove c’è stato un forte lavoro di cristianizzazione si sono avuti dei risultati incredibili.
Dove sono arrivati i missionari molto si è fatto per la famiglia, quale cellula della società. Sono stati costruiti ospedali, scuole e posti di lavoro. Le donne sono più istruite e le malattie infettive diminuiscono notevolmente. In questo compito di educazione dei popoli la testimonianza della famiglia è fondamentale”.
https://www.puntofamiglia.net/puntof...one-ad-gentes/
Ultima modifica di conogelato; 19-02-2020 alle 00:27
amate i vostri nemici
Via, non fare lo sciocchino, se parli di chi destina le famiglie ad un preciso angolo del mondo, qualcuno organizzerà e coordinerà, no?
Lasciare tutti i beni è condizione sine qua non per andare in missione o è facoltativo?
Tu puoi avere la chiamata e pure un'orchestra in testa, ma dio di sicuro non ti gestisce la vita e la parte fiscale e burocratica.
A meno di non avere qualcosa da nascondere, chiedere lumi su come funziona l'iter mi sembra normale, soprattutto laddove si parla di lasciare tutto, lavoro, casa, soldi, beni vari.
Si pone infine la questione di chi mantiene queste persone e come, poi l'eventuale ritorno in patria e ritrovare lavoro e casa.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Doppio
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Bisogna sapere cosa intendi tu per chiamare, e riflettere sul fatto che i Vangeli sono stati scritti a posteriori.
E poi chiamare a fare che? Secondo te a predicare, secondo me ad imparare. Io intendo Gesù come mio maestro di pensiero e di vita.
Tutta la mia vita è stata intesa ad imparare da Lui e so che morirò ancora imparando proprio come si muore da cristiano.
Noto che non hai riflettuto affatto su quello che ho detto sui talenti, sulla diversità delle persone che se le immaginassimo come noi le limiteremmo in tutto ed escluderemmo le infinite possibilità di Dio, infatti Gesù chiamò anche Giuda, ma Giuda non si lasciò convertire.
Posso concordare pensando alla chiamata come potenziale invito alla conversione, ma non a quella degli altri, che per amore della libertà individuale non dipende da noi, ma alla conversione di noi stessi.
Tu avrai pure il talento a convertire io invece ho quello a migliorarmi che se vogliamo è una conversione intima ed un contatto continuo con Dio, ma non sono geloso della mia conversione come nella parabola dei talenti o come tu potresti immaginare dandomi del solitario, ma con il mio modo di essere e di comportarmi sono d'esempio non ad ignoti potenziali sconosciuti ma a coloro che conosco, che mi circondano e con i quali sono costantemente in contatto.
Ed anche se Gesù non sta nelle mie parole poiché io credo che di parola ce ne sia una sola come uno solo è il padre, sicuramente sta nel mio cuore, e so che Lui lo gradisce perché il cuore è mio e mio solo, e se lo dedico a Lui è proprio perché lo amo, infatti è sempre Lui che mi fa capire quando lo estrometto.
Questo è l'insegnamento che il maestro Gesù m'insegna.
Se poi devo essere come vuoi tu, dillo.
Ultima modifica di crepuscolo; 19-02-2020 alle 08:54
Cosa dice Gesù Cristo? "Non portate con voi niente" "Cercate prima il Regno di Dio e tutto vi sarà dato": E così avviene. In semplicità. Te chiedi un iter. Sono 5 piccoli punti:
1) La chiamata di Dio
2) Il "Si" delle Famiglie
3) La Chiesa esamina dove c'è bisogno di portare Testimonianza
4) L'invio
5) La Missione
Le persone vivono lavorando. Esattamente come qua. Come ti ha descritto Padre Gheddo. I nostri amici erano professore e commerciante, adesso allevano ovini. Gratuitamente hanno ricevuto, gratuitamente danno. Il Signore non manda la gente allo sbaraglio. Il Signore provvede. Sempre.
amate i vostri nemici