Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
ti ringrazio, visto che Lady non sostiene cose tanto diverse da quelle che scrivo io, e cioè che le coppie fanno bene a sperimentarsi ed eventualmente ripensarci, se vedono che non è opportuno far famiglia con una persona che nelle circostanze concrete mostra propensioni e sentimenti diversi;


beh, ma questo implica una disciplina in positum della circostanza in cui il sentimento venga meno, o sia ostile, bilateralmente o unilateralmente;
cioè, ti devi assumere la responsabilità morale del perorare una famiglia senza amore, e le sue conseguenze sui figli, ivi inclusa quella - comunissima - che quelli non vogliano saperne di emulare quella famiglia;

guarda che questa cosa di declassare il "sentimento" è una postulazione enorme, perché implica la limitazione dell'auto-determinazione dell'individuo, alla quale deve sostituirsi un'altra autorità, necessariamente; anche la stessa volontà di una persona è comunque fondata su un sentimento di giustizia della scelta che si compie;

poi:


dilla tutta com'è: le giudica "fuori", nega la comunione, se quelle persone non restano caste in perpetuo; poi, ognuno giudichi la cosa come crede...
«Essi (i divorziati risposati) non solo non devono sentirsi scomunicati, ma possono vivere e maturare come membra vive della Chiesa, sentendola come una madre che li accoglie sempre, si prende cura di loro con affetto e li incoraggia nel cammino della vita e del Vangelo. Questa integrazione è necessaria pure per la cura e l’educazione cristiana dei loro figli, che debbono essere considerati i più importanti»

AMORIS LAETITIA punto 299

«Esorto caldamente i pastori e l’intera comunità dei fedeli affinché aiutino i divorziati procurando con sollecita carità che non si considerino separati dalla Chiesa, potendo e anzi dovendo, in quanto battezzati, partecipare alla sua vita».

FAMILIARIS CONSORTIO punto 84