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E fu così che Jerda, nobile cavaliere fiorentino dedito, tra le altre, alla blasonata arte della caccia, un giorno nei pressi di Peretola (in quei remoti anni non vi era ancora il noto areoporto, ma invece bellissimi stagni ricchi di selvaggina da piuma) cacciò una gru che consegnò al suo cuoco veronese Kanyu.
Mentre costui era dedito alla cucina del volatile arrivò dark (buona amica di Kanyu) che attratta dal profumo invitante della gru messa a rosolare, minacciò l'amico di negarle in futuro la sua amicizia se non le avesse regalato una coscia della gru medesima. Kanyu terrorizzato di questo (che dark era donna piuttosto testarda) decise di regalarle il saporito boccone.
Quando, tempo dopo, Kanyu arrivò con la gru cucinata e posta su di un grande vassoio alla grande tavola dove il suo padrone Jerda era seduto con altri nobili commensali: Lilia, Folle, LadyHawke, ReginaD'autunno, Vega, Efua, Bauxite, Pazza di A., e qualcun' altra ancora, assieme ai nobiluomini: Resto d.C., Bumble, Cono, Axe, Turbo, King Kong, Mistelrikx, Tiberio, Crep e altri ancora (di cui in questo momento non mi sovviene il nome ma ben altrettanto coinvolti nello svolgimento della vicenda), venne immediatamente redarguito dal nobile cavaliere che gli chiese del perchè alla gru mancasse una coscia. Kanyu svelto di lingua (forse un po' meno di cervello) rispose che si meravigliava della domanda in quanto il suo padrone era abile ed espertissimo cacciatore, e che fosse cosa risaputa che le gru se ne stanno su di una zampa e così solitamente determinano il loro dormire, momento nel quale il volatile era stato colto dalla freccia.
Jerda arrabbiatosi della sfrontatezza di Kanyu gli chiese che avrebbe dovuto dimostrare quello che aveva appena detto e decise quindi che sarebbero andati a Peretola (luogo della caccia) il mattino seguente. Poi la cena riprese normalmente.
Così il mattino del giorno dopo montati a cavallo, Jerda, Kanyu (unico a piedi) e buona parte della compagnia della serata arrivarono sul luogo di caccia, e lì videro motissime gru stazionare su du una zampa e beatamente dormire. Kanyu fu felicissimo di questo e quindi disse al padrone che in questa maniera era stato dimostrato che quanto lui aveva affermato corrispondesse al vero.
Jerda da buon nobiluomo fiorentino decise di sbugiardare il cuoco e avvicinatosi alle gru sbattè violentemente le mani al che gli uccelli spaventati mostrarono la seconda gamba e si alzarono in volo gracchiando, ma Kanyu (svelto di lingua) rispose che se il nobilissimo Jerda avesse sbattuto le mani in quella stessa maniera alla gru cucinata la sera precedente anche lei avrebbe mostrato la seconda zampa.
Fu così che Jerda ebbe una reazione di ilarità e di allegria nel sentire la risposta pronta di Kanyu e decise quindi di perdonarlo.
Ancora per una volta Kanyu, merito la sua lingua veloce, salvò la pelle, in quanto è risaputo di come i nobiluomini fiorentini siano altrettanto svelti nel mettere a segno ottimi colpi di stocco.
Ultima modifica di Kanyu; 15-03-2020 alle 14:07
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