no. direi che la proprietà sia una "proiezione" di un carattere tipicamente "umano", cioè il "senso" della appartenenza, del possesso. allora tu comprendi il motivo per cui nei sistemi "comunisti" si tentò di eliminare la "proprietà" come concetto, e non dal novero delle categorie "economiche" ma da quello delle categorie mentali. da cui il progetto di "homo sovieticus".
si. ovviamente in ogni analisi bisogna partire dai "dati". e ovviamente anche i dati possono essere fallaci. e allora il discrimine è nella valutazione di dati "reali". ma ovviamente come ti dicevo, se i dati dipendono dal caso non è possibile alcun tipo di analisi. occorre perciò fare in modo da produrre dati che siano confacenti ad un progetto di sviluppo. da cui l'economia "di piano".
si. questo in ottica di mercato può essere "proficuo" nella misura in cui si limiti ad un mero "dolus bonus", cioè esaltazione dei pregi del prodotto venduto, in questo caso la casa della bistecca, senza però diffondere "dati artefatti", tipo che "ogni sera" c'è gente che fa i 400 km ecc.
si. a patto che non lo si faccia "di proposito", si tratta di bias mentali e di ragionamento che spesso entrano in gioco in maniera "involontaria". e ovviamente si fanno rientrare nel novero delle "opinioni personali", magari anche infondate, ma insomma...
la fiat come ti dicevo serviva a "far campare" altra gente che faceva campare a sua volta altra gente. i dirigenti avevano "timore" di non andare in paradiso e quindi avevano manica larga. i lavoratori avevano "timore" di morire di fame o troppo lavoro e allora cercavano di rivendicare i "propri diritti". e infine i contribuenti che beneficiavano dell'indotto perché anch'essi imprenditori legati alla produzione di autovetture, nel versare i contributi pagavano una parte di ciò che in termini di guadagno era loro garantita dall'indotto, cosicché quando c'erano periodi di vacche magre, almeno potevano contare sulla fiat, che grazie agli aiuti "di stato", ma resi possibili dalla contribuzione, non falliva mai e, in quanto monopolista poteva, con auto che costavano poco, favorire anche i consumatori, che in questo modo, e grazie all'italianità del prodotto, erano in qualche modo "legati" a quelli cui davano il voto. che ovviamente erano coloro che destinavano gli aiuti alla fiat, le cui auto costavano così poco.
si, ho capito. ma sempre "se" torna la lira, allora devi sperare in un regime di compresenza, perché se no chi deve pagare mettiamo 3000 lire per un tuo euro, allora dei tuoi soldi non sa che farsene. cioè se si esce dall'euro non è che te ne vieni in italia con capitali in euro, perché ci sono regole per le quali i capitali "esteri" non possono "tornare" senza un qualche "pedaggio", cioè una imposta sul totale del rientro. e mi pare che tale percentuale sia prevista anche in base allo "scudo fiscale" introdotto in era berlusconiana.
allora, a parte iraniani e sauditi, che mi pare un po' una "barzelletta", mi pare che i monti e i fiumi che abbiamo qui in italia ce li invidino dappertutto, e a parte la propaganda "filocomunista" sulle dighe "crollate", abbiamo una serie di enti pubblici tipo eni e enel che insomma, non hanno niente di meno dei loro omologhi "francesi" o "svizzeri".