Chi avrebbe mai detto che il rizoma di quel parente povero del cardamono, l'antico gengiovo,sarebbe assurto alle messime vette della celebrità ? Certo, ha dovuto prendere un nome meno « casareccio », più esotico...che potesse ispirare pensieri di sinuose danzatrici del ventre indonesiane, con diamante nell'ombelico...rossi tramonti a Tahiti....o giunche cinesi cariche di spezie che solcano i mari della Sonda...zenzero, per esempio. Sempre dalla terra, per sottolineare che « chi si umilia sarà esaltato », ecco l'umile tubero, salvatore dallo sterminio per fame dei popoli europeri vessati da guerre e carestie,che dal buio delle zolle e dei maggesi, grazie alla fiamma vivificante, sublima in vapori eterei e condensa in cristallina acqua non più di patata, ma di vita.
Stessa « success story » di quell'alberello (Citrus aurantiifolia...o limetta) i cui frutti non arrestavano lo scorbuto sulle navi di Sua Maestà, in quanto sembravano limoni, profumavano (+/-) come limoni, avevano (+/-) il gusto del limone, senza averne la vitamina C....per di più ridotta a zero dal contatto con i recipienti che ne contenevano il succo. Si parla del lime, naturalmente....e quindi, tropici soleggiati (monsone a parte),vegetazione lussureggiante, sottofondo di tam-tam tribali....Ah....i recipienti....Corsi e ricorsi storici. Il rame, l'oro rosso. Rosso , come se Madre Natura avesse voluto dare un segno di pericolo : per chi lo estrae, chi lo lavora...chi lo usa come recipiente (Royal Navy docet...)
Ed ecco che il caso....o la mente cosmica....o Madre Natura che,in vena di scherzi, mette insieme questi elementi,...un tavolino, una rigattiera con tazze di rame decorate con un asinello che nessuno vuole, un trafficante d'alcol imbevibile ed un venditore di gazzosa spacciata per birra. Agita bene, e serve ad un pubblico di riconosciuti bongustai. Gli Americani....e per i raffinati, foglia di menta e cetriolo.
Il cetriolo,già. Quello che, notoriamente, gira gira....